Quando capisci come fermare la fame nervosa dimagrire diventa facile e veloce e torni più in forma che mai.
Quando siamo a dieta cerchiamo di attenerci al nostro piano nutrizionale e cerchiamo di mangiare soltanto i cibi giusti per non ingrassare. Eppure un vero grande nemico della nostra linea è proprio la fame nervosa. Questa è una vera insidia perché può farci deragliare dai nostri buoni propositi e quindi renderli sostanzialmente inutili. I nutrizionisti spiegano che la fame si manifesta inizialmente nella forma di un lieve appetito e poi in un desiderio di cibo piuttosto forte e può arrivare anche a crampi dolorosi.
Il centro che regola sia la fame che la sazietà è chiamato “centro della fame” e si trova nel cervello e in particolare nell’ipotalamo. L’ipotalamo è una parte molto importante del nostro cervello perché i nutrienti come i carboidrati, proteine e grassi regolano i mediatori che controllano il senso di fame e di sazietà. In sostanza nell’ipotalamo c’è proprio quell’interruttore che ci dice quando abbiamo fame e quando no. Un complesso gioco di sostanze chimiche e di neurotrasmettitori ci trasmette un vero e proprio ordine di mangiare e a questo ordine è difficile dire di no.
Mangiare con equilibrio e consapevolezza
È fondamentale che ogni pasto ci offra in modo equilibrato zuccheri, proteine e fibre. Gli zuccheri possono venire dal pane, dalla pasta e del riso e risultano più sazianti perché stabilizzano la glicemia. Le proteine invece vengono dalla carne, dal pesce, dalle uova e sono importanti per offrire un senso di sazietà che dura a lungo.
Anche i legumi, la frutta e la verdura aiutano a controllare il senso della fame ma più a breve termine. Ma quando si è a dieta e in generale quando si vuole avere una buona linea non bisogna mai dimenticare che la fame oltre ad avere un’origine fisiologica può avere anche un’origine psicologica.
Infatti molto spesso la fame non nasce da una necessità di energia o di approvvigionarsi di nutrienti fondamentali ma da meccanismi di compensazione emotivo-affettiva che vengono sbrigativamente chiamati appetito nervoso o fame nervosa. La fame nervosa è molto diversa dalla fame tradizionale perché in questo caso il nostro corpo non ci sta chiedendo sostanze nutritive per andare avanti e per svolgere le funzioni fisiologiche ma ci sta chiedendo una specie di coccola, di sensazione positiva, di compensazione per un abbraccio o un amore mancato.
Una coccola che però non può venire dal cibo
In sostanza la fame nervosa non c’entra niente con nutrimento del corpo ma riguarda invece il nutrimento della sfera emotiva. Il problema è che per mettere a tacere questo bisogno di una coccola emotiva finiamo per assumere più il cibo di quello necessario e poi andiamo a finire in sovrappeso. Per controllare la fame nervosa i nutrizionisti ci dicono che oltre ad un’alimentazione equilibrata è anche importante mangiare consapevolmente.
Mangiare consapevolmente è una pratica molto importante per il nostro equilibrio psicofisico e vediamo come funziona. In sostanza mangiare consapevolmente significa fare pasti regolari e non saltare mai la prima colazione o i pasti principali. Molto importante è mangiare bene e lentamente. Masticare a lungo e assaporare il cibo permetterà al nostro corpo ma soprattutto alla nostra mente di non ingurgitarlo senza apprezzarlo e di farlo durare più tempo prima che ci provochi di nuovo il senso della fame.
Dare valore al momento del pasto
Bisogna dare valore al momento del pasto e gustarlo con calma evitando distrazioni come la tv o il telefonino. Assolutamente da evitare è il pasto tappabuchi che si fa per noia, per solitudine, per rabbia o perché ci sentiamo non apprezzati e non capiti dagli altri.
Quando siamo al lavoro e ci sentiamo incredibilmente stressati perché vorremmo un po’ di tregua è facile mangiare uno snack dolce per avere un po’ di quell’affetto che in quel momento nessuno sembra darci, eppure questo a lungo andare diventa un danno per il nostro equilibrio psicofisico.
Dormire bene e fare attività fisica aiutano a ridurre il senso di fame. Se si dorme poco o si dorme in modo superficiale, ecco che complessi meccanismi cerebrali ci portano a essere convinti di avere fame anche quando non abbiamo reale bisogno di cibo. Le situazioni di stress cronico facilmente portano a sviluppare una fame nervosa. Invece l’attività fisica costante aerobica e di rinforzo muscolare riesce a tenere a bada la produzione di grelina e produce quelle endorfine che aiutano a dormire e diminuire lo stress e la fame.
Anche una respirazione diaframmatica e l’abitudine a ritagliarci dei momenti di affetto per noi stessi e di compassione e di gratitudine per i doni che abbiamo possono crearci quell’equilibrio psicofisico che è veramente fondamentale per non fare in modo che il cibo possa trasformarsi nell’unico momento di sfogo e che poi inevitabilmente si depositi nel nostro corpo in forma di grasso.