I farmaci d’estate possono essere un grave pericolo, ecco cosa fare subito per preservare la salute.
L’estate è la stagione del divertimento e del relax ma questo non deve impedirci di prestare attenzione alla nostra salute. I medici mettono in guardia i cittadini sul fronte della conservazione e del trasporto dei farmaci perché sono particolarmente sensibili alle alte temperature e rischiano di diventare inutili se non nocivi. Dobbiamo infatti sempre ricordare che se esposti al sole o alle temperature eccessive i composti chimici con cui sono realizzati potrebbero trasformarsi e diventare anche dannosi. Federfarma Verona in questo periodo sta fornendo dei consigli pratici per la corretta conservazione dei farmaci e per impedire che un utilizzo non adatto alle alte temperature dell’estate possa compromettere la salute.
Ma non sono soltanto le alte temperature il pericolo. Infatti quando arriva la bella stagione alcuni pazienti modificano autonomamente la terapia magari in assenza di un consulto con il medico di base o con il medico specialista. Per una buona conservazione dei farmaci Federfarma Verona rammenta che è essenziale il controllo della data di scadenza. Molti pazienti infatti sono convinti che i farmaci abbiano sempre una lunga scadenza e non hanno l’abitudine di verificarla. Oltre a questo controllo c’è anche da tener presente che se i medicinali arrivano a temperature superiori ai 25 gradi anche solo per pochi giorni rischiano di essere chimicamente e farmacologicamente compromessi.
Sul foglietto c’è sempre scritta la temperatura di conservazione ma se non la rispettiamo le conseguenze potrebbero essere pesanti. In particolare l’allarme viene lanciato in caso di insulina, analgesici, sedativi, antipiretici e antibiotici. Ma guai a considerare che tenere i farmaci in frigo sia la soluzione perché molti farmaci sono altrettanto sensibili alle basse temperature.
Come dicevamo tanti pazienti cambiano la modalità della terapia in estate senza consultare il medico semplicemente perché hanno letto informazioni da internet su siti poco attendibili. Ricordiamo che la modifica di una terapia farmacologica la può fare soltanto il medico e nessun sito internet può sostituirsi al rapporto fondamentale del medico curante. Ad esempio la terapia ipertensiva a seconda delle temperature stagionali potrebbe essere modificata dallo specialista ma tanti pazienti la modificano da soli convinti di poter cambiare dosaggio e tempo di somministrazione in base al buon senso del momento.
Ma Federfarma Verona offre anche dei consigli pratici in merito a cosa fare se il farmaco è alterato. Il paziente chiaramente non può eseguire un’analisi chimica per capire se il farmaco è alterato ma potrebbe notare variazioni nel colore oppure nel sapore o nella consistenza. Se si riscontrano queste modificazioni anomale il medicinale non va consumato per nessuna ragione ma va riportato in farmacia.
Il problema maggiore però è che i farmaci possono alterarsi senza offrire una manifestazione esterna e visibile. Proprio per questo i medici per il periodo estivo suggeriscono di prediligere formulazioni solide rispetto a quelle liquide. Infatti le gocce e gli spray in linea di principio sono più sensibili alle temperature elevate e potrebbero modificarsi più facilmente. Ma il consiglio più importante è quello che prima di partire per le vacanze è sempre utile chiedere consiglio al medico o al farmacista relativamente al corretto trasporto dei farmaci.
Per esempio i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e tanti farmaci ormonali subiscono variazioni termiche e ogni farmaco ha modalità di trasporto diverse quando si tratta di alte temperature. Quindi ci uniamo ai medici per ricordarvi che i farmaci e le alte temperature non vanno d’accordo e che per qualsiasi dubbio non bisogna mai fare da sé ma sempre confrontarsi con il medico o almeno col farmacista. Ma vediamo alcuni consigli pratici.
Quando viaggiamo in auto o con un altro mezzo di trasporto non lasciamo mai la borsa contenente i farmaci in una zona nella quale potrebbe essere colpita direttamente dal sole. Se ad esempio quando siamo in treno o in auto notiamo che la borsa dei farmaci viene colpita dai raggi diretti del sole, posizioniamola in un altro modo perché così la temperatura non potrà che salire troppo. In generale è meglio trasportare i farmaci in una borsa refrigerata.
Dovremo trattare i farmaci un po’ come se fossero degli alimenti e capire che sono facilmente deperibili ma che possono farci anche più male dei cibi. Ad ogni modo ogni farmaco ha modalità di trasporto diverse quando si tratta del caldo. Alcuni farmaci possono anche resistere alle alte temperature mentre altri proprio no. Proprio per questo se sappiamo in anticipo che durante l’estate dovremmo continuare una terapia farmacologica dobbiamo avere ben chiare le modalità di conservazione sia in casa che in viaggio. E non dobbiamo affidarci al buon senso e all’estro del momento.
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