Flavio Briatore, il piano dettagliato per il futuro di suo figlio: ecco cosa farà da grande

Tredici anni oggi e futuro già deciso per il piccolo Nathan Falco, figlio di Flavio Briatore e di Elisabetta Gregoraci.

Quando si fa riferimento ai più noti imprenditori italiani, uno dei primi nomi che viene subito in mente è quello di Flavio Briatore. L’oggi settantatreenne nato nella provincia di Torino continua a districarsi tra la vita in famiglia e i numerosi affari che ancora oggi ha voglia di portare avanti. Dopo essere diventato famoso soprattutto come manager di Formula 1, l’imprenditore ha saputo dimostrare di saperci fare anche in altri campi.

dichiarazione shock Briatore sul figlio
Flavio Briatore e la dichiarazione shock sul figlio – (Foto: Ansa) – Grantennistoscana.it

Come quello della ristorazione che lo ha visto aprire una nota catena di pizzerie che, come sempre succede in questi casi, ha diviso e non poco il pubblico. A proposito di polemiche, di recente si è tornati a parlare di Briatore e delle sue ultime dichiarazioni che hanno fatto particolarmente discutere. Specialmente quelle circa il futuro di Nathan Falco. Figlio ormai tredicenne avuto dalla sua compagna, la showgirl Elisabetta Gregoraci.

Intervenuto come ospite in una nota trasmissione in onda sulla Rai, l’ex capo del Billionaire e re della vita mondana in Sardegna, ha raccontato come si immagina suo figlio da grande. Per quanto il giovane Nathan non avrà di certo la maggior parte dei problemi delle gente comune, il suo futuro non appare affatto rosa e fiori. Briatore sembra avere ben chiaro in mente il destino di suo figlio.

Già deciso il futuro di Natahn Falco, cosa farà da grande il figlio di Briatore

Per anni in una relazione con l’iconica modella Naomi Campbell, che ha annunciato che avrà il suo primo figlio a 53 anni, il noto imprenditore nel 2008 ha sposato la presentatrice calabrese che due anni dopo gli ha dato il suo primo e unico figlio. Lo stesso che da grande, ha rivelato Briatore ai microfoni di Carta Bianca, non dovrà azzardarsi a fare l’università: il rischio è quello di finire fuori casa.

Famiglia Flavio Briatore Elisabetta Gregoraci
Il futuro di Nathan Falco, cosa farà da grande il figlio di Briatore e della Gregoraci – (Foto: Ansa) – Grantennistoscana.it

Una dichiarazione che ha lasciato tutti di stucco. Ma perché Briatore Jr. non potrà frequentare l’università? Non di certo per mancanza capacità visto che chi lo conosce da vicino parla di un ragazzo attento e con grandi qualità. Piuttosto, questa specie di divieto è dovuto ad una filosofia molto particolare adottata da Briatore. Nel corso della trasmissione l’ex manager della Benetton ha detto di non credere particolarmente agli studi universitari.

Perché non sarebbero state le lauree ad aver fatto grande il nostro Paese ma le piccole e medie imprese, specialmente quelle relative ai lavori che piano piano andranno scomparendo. Soprattutto perché, rivela lo stesso Briatore, ci sono ragazzi che certi mestieri sembrano non volerli fare più. Per non dire addio all’artigianato il businessman di Verzuolo ha quindi in mente altri piani per Nathan Falco che invece di continuare a studiare andrà ad imparare sul campo insieme a suo padre.

La scuola in Italia deve migliorare: il pensiero di Briatore

Insomma, tra vent’anni non ci saranno più falegnami o muratori secondo Briatore. Per questo è importante che i giovani di oggi riscoprano gli antichi mestieri del passato, gli stessi che ha detta dell’imprenditore hanno contribuito a fare grande il nostro Paese. Se Nathan deciderà il contrario, allora potrà andare per la propria strada senza fare più affidamento sulla famiglia. Una dichiarazione certamente forte ma che aiuta ancor di più a capire una simile filosofia.

Cosa farà da grande il figlio di Flavio Briatore
Il futuro del figlio di Briatore, qual è il piano dell’imprenditore – (Foto: Ansa) – Grantennistoscana.it

Il figlio di Briatore per anni ha frequentato una scuola internazionale in quel di Montecarlo, lì si parlava principalmente in inglese. Una cosa che in Italia si fa poco e male quando invece dovrebbe essere tra le priorità, aveva ammesso qualche tempo in un’altra discussa intervista. Secondo il businessman la scuola in Italia, per migliorare sensibilmente questo Paese, dovrebbe prima di tutto ripartire proprio dalle lingue straniere.

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