Cambiamento radicale dal 2024 per i forfettari, ci sono importanti novità in vista e regole da rispettare. Scopriamole insieme
Ci sono novità importanti in vista per i forfettari, il regime fiscale agevolato legato all’apertura della Partita Iva. Dal 2024 infatti per migliaia di contribuenti autonomi che hanno scelto questa opzione, è previsto un cambiamento ‘drastico’ ed un obbligo che dal 1° gennaio in poi dovrà essere rispettato.
La regola era per la verità già in vigore da tempo ma fino al 31 dicembre era prevista un’esclusione per una ricca fetta di forfettari che però dal prossimo anno dovranno allinearsi agli altri contribuenti. Vediamo di che cosa si tratta.
Partita Iva forfettari, attenzione alla novità: dal 1° gennaio 2024 cambia tutto. Le nuove regole
La novità in questione riguarda l’eliminazione della fatturazione in cartaceo o in altri formati preparati autonomamente, ed il passaggio alla fatturazione elettronica. Lo stabilisce la norma apposita del Decreto 36/2022 ed il tutto è stato confermato, con una circolare ed una Faq, anche dall’Agenzia delle Entrati. Specificando che non ci saranno più alternative: a prescindere dalle somme percepite nell’ambito della propria attività, sarà necessario emettere sempre la fattura elettronica.
L’applicazione di questa norma è avvenuta in due fasi specificate nell’articolo 18 del DL del 30 aprile 2022 chiamato “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”. L’obbligo era previsto dal 1° luglio 2022 per i forfettari che nel 2021 avevano percepito compensi superiori a 25mila euro. Per tutti gli altri soggetti invece l’obbligo è, per l’appunto, dal 1° gennaio 2024.
L’Agenzia delle Entrate ha confermato il tutto nella Faq 150 specificando che anche per chi ha conseguito ricavi o compensi di importo superiore ai 25mila euro nel 2022 l’obbligo sarà previsto dal 2024. Si è trattato dunque di un percorso graduale, quello relativo al passaggio alla fatturazione elettronica via Sistema di Interscambio, per snellire le operazioni dilatandole su un più ampio periodo di tempo. Con una sorta di deroga che volge ormai al termine.
L’obbligo vale sia nel caso di cessione di un bene o della prestazione di un servizio tra due soggetti Iva che nel caso essi riguardino un operatore Iva ed un consumatore finale. Per redigere la fattura elettronica bisognerà necessariamente procedere mediante pc, tablet o smartphone attraverso un’apposita piattaforma, per poi trasmetterla telematicamente al cliente attraverso il Sistema di Interscambio. Quando il sistema la riceve vengono avviato una serie di controlli automatici sul suo contenuto.
