Formica di fuoco in Italia: allarme invasione, pericolo per la salute umana, ecosistemi e agricoltura

Tra le diverse specie aliene che stanno invadendo le nostre terre adesso c’è anche la formica di fuoco. Ecco perché è così temuta.

C’è chi al cambiamento climatico ci crede e chi ancora no, ma di sicuro qualcosa sta mutando negli equilibri del nostro Ambiente. Tra i vari effetti della globalizzazione e del riscaldamento dei mari c’è anche la comparsa di specie animali invasive.

la formica di fuoco è velenosa
La formica di fuoco è arrivata anche in Europa, ed è allarme agricoltura e salute – Grantennistoscana.it

Recente è il caso del granchio blu, che come sappiamo è un animale che devasta tutto ciò che incontra, dunque flora e fauna marina mediterranee sono ad alto rischio. Al momento la soluzione trovata è quella della pesca e del consumo alimentare di questo tipo di granchio gigante. Per fortuna non solo è commestibile ma sembra sia anche molto buono.

In alcuni casi, però, non possiamo ricorrere al metodo sopra citato. Anche se il consumo di insetti sta pian piano entrando nelle nostre abitudini, tra quelli adatti non vi sono le formiche. Se poi parliamo delle formiche di fuoco il discorso si fa ancora più complesso.Sembra che la loro diffusione sia dovuta non tanto ai cambiamenti climatici ma al commercio internazionale. In pratica le specie animali vengono “traghettate” da navi, container e altri mezzi in luoghi diversi dal loro habitat naturale. Si adattano e a volte diventano un pericolo per l’ecosistema in cui sono approdati.

Cos’è la formica di fuoco e perché rappresenta un pericolo – anche in Italia

Come possiamo ben immaginare, al mondo esistono tante specie di formiche; alcune di esse sono velenose e pungono persino l’essere umano, causando disagi da lievi a moderati. Altre specie, però, sono “infestanti”, un po’ come le cavallette per intenderci, e possono arrecare gravi danni all’agricoltura e in generale all’ecosistema in cui proliferano.

dove vive la formica di fuoco
Le formiche di fuoco si espandono troppo velocemente e sono arrivate in tutto il mondo – Grantennistoscana.it

Le formiche di fuoco sono una di queste specie: vengono chiamate anche formiche guerriere, e appartengono alla specie Solenopsis invicta note anche per riuscire a diffondersi molto velocemente. Di recente in Sicilia sono stati trovati addirittura 88 nidi, ed è ufficialmente la prima segnalazione a livello europeo. In realtà la sua diffusione è cominciata diversi anni fa: la formica Solenopsis è originaria del Sud America, ma appunto tramite commercio marittimo e per altre concause è riuscita ad arrivare in molti altri Paesi: Australia, Cina, Stati Uniti, Messico e nei Caraibi. In Europa si pensava di “averla scampata” ma evidentemente non è così.

Gli esperti che hanno analizzato la tipologia di formiche rinvenute in Sicilia hanno fatto alcune ipotesi. Sembra che dal DNA siano risaliti a specie tipiche della Cina e degli Stati Uniti, e sembra che siano già migliaia e migliaia di esemplari, distribuiti su un territorio di quasi 5 ettari.

C’è però da dire che indagando più a fondo i ricercatori hanno scoperto che forse l’invasione era iniziata qualche anno fa. Come abbiamo detto, il veleno della formica di fuoco è abbastanza potente da causare nell’uomo disturbi ala pelle e/o allergie. Sembra che già nel 2019 alcune persone avessero mostrato punture delle formiche di fuoco e ciò è emerso soltanto adesso. Probabilmente le colonie allora erano solamente all’inizio dell’espansione e adesso hanno raggiunto livelli ragguardevoli. Immaginiamo bene che se continueranno ad espandersi potranno causare ingenti danni all’agricoltura locale, e forse anche di salute pubblica.

Le previsioni degli esperti e le azioni intraprese per combattere le formiche di fuoco

Oltre ad aver analizzato i siti invasi dalle formiche guerriere, i ricercatori hanno anche ipotizzato gli eventi futuri.

come eliminare formiche di fuoco
Al momento si sta già provvedendo a eliminare i nidi delle formiche e a monitorare la situazione – Grantennistoscana.it

Nello studio si sottolinea che “circa il 7% del continente europeo ed il 50% delle città europee hanno condizioni adatte alla diffusione della formica di fuoco“. A rischio soprattutto le località costiere, visti i movimenti delle navi che trasportano merci. Ma anche l’innalzamento generale delle temperature si rivela a favore delle formiche di fuoco, che prolifereranno ancora meglio.

Oggi, subito dopo la scoperta degli 88 nidi, gli esperti sono già al lavoro per eliminare le formiche e tenere la situazione sotto monitoraggio attento. Le persone potranno ovviamente contribuire, segnalando tempestivamente alle autorità competenti la presenza di formiche di fuoco. La speranza è che gli interventi tempestivi vadano a diminuire l’impatto negativo di questa nuova specie invasiva.

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