L’autunno si prospetta tutt’altro che semplice sul fronte del caro vita ed occorre fin da ora capire come difendersi con strategie volte al risparmio. Scopriamolo insieme
Dopo un’estate certamente non facile sotto il profilo economico, occorre iniziare a pensare a quello che potrebbe accadere, dal punto di vista del caro vita, nel corso dell’autunno sempre più vicino e, poi, dei freddi mesi invernali. Freddi si, ma che rischiano di essere caldissimi per quanto concerne le spese alle quali gli italiani dovranno far fronte.
Dalle bollette di luce e gas ancora di gran lunga superiori alle cifre del 2021/2022 ai mutui a tassi stellari, dagli acquisti di generi alimentari volati all’insù a causa dell’inflazione, ai costi legati alla scuola e al materiale scolastico. Molte di queste spese hanno già pesantemente inciso sui budget di milioni di famiglie italiane: tutto è iniziato con i rincari del prezzo del gas che ha fatto volare gli importi delle bollette, per il mercato tutelato, a cifre anche del 400% più alte.
Autunno ‘caldo’, raffica di aumenti in arrivo: cosa costerà di più
Poi ci si è messa l’inflazione che, arrivando ad infrangere record storici, ha creato un effetto domino dal punto di vista dei prezzi dei beni di consumo, sia alimentari che non. Il costante incremento dei tassi da parte della Bce per tentare di tenere a freno l’inflazione ha portato gli istituti bancari ad alzare progressivamente i mutui (sia a tasso variabile che a tasso fisso) con un conseguente impressionante incremento delle rate mensili, divenute in alcuni casi insostenibili. Infine i bilanci domestici sono stati messi a dura prova anche dal caro vacanze, dai prezzi dei voli a quelli delle strutture ricettive, dalle tariffe impressionanti di benzina e diesel ai costi per il noleggio di veicoli, di lettini e ombrelloni in spiaggia. Insomma, da qualunque angolazione lo si guardi, lo scenario italiano è, economicamente parlando, complesso.
E a partire dal mese di settembre si rischia un’ulteriore ‘mazzata’ dal momento che è previsto un altro incremento dei costi con una stima davvero preoccupante. Gli ennesimi rincari a catena potrebbero pesare per circa 1.600 euro in più sulle spese delle famiglie italiane. A tal proposito è stato effettuato uno studio da parte di Assoutenti per capire dove la stangata economica si farà sentire di più e sono stati presi in esame i costi per generi alimentari e quelli della benzina, i mutui e la scuola, fino alla ristorazione.
Aumenti autunnali: cibo, scuola, mutui e benzina
Il cibo sarà chiaramente l’ambito che andrà ad impattare fin da subito sulle spese degli italiani al rientro dalle ferie. Gli aumenti di cibo, pasta, latte e latticini potrebbero arrivare a costare diverse centinaia di euro in più all’anno per ogni nucleo familiare. Basti pensare che ad oggi l’incremento complessivo dei prodotti alimentari si attesta intorno al 10,7% rispetto al 2022. Con una stima, per il periodo tra settembre e dicembre, di circa 205 euro in più per gli acquisti al supermercato.
Riprendere a lavorare, se ci si sposta in auto per raggiungere l’azienda, costerà davvero moltissimo: attualmente il prezzo della benzina è pari a 1,938 euro, di gran lunga superiore a 1,679 euro del medesimo periodo dell’anno scorso. Si tratta di 103 euro in più per il quadrimestre finale del 2023, a meno che non vi siano adeguamenti al ribasso. Lato mutui la situazione è davvero preoccupante: anzitutto le spese bancarie sono cresciute, in un anno, del 6,4%. Inoltre i nuovi aumenti dei tassi di interesse comporteranno un’ulteriore crescita dei costi relativi ai prestiti e dei mutui.
Tanto costerà anche il ritorno a scuola: i costi più alti riguarderanno sia i libri che i materiali scolastici. Secondo i calcoli di Assoutenti l’aumento dei prezzi dei prodotti di cartoleria si attesta intorno al 9,2% su base annua, pari a circa 50 euro in più rispetto al 2022 per l’acquisto di tutto ciò che occorre per un anno di scuola. I rincari dei libri di testo potrebbero pesare moltissimo: si va dai 300 ai 600 euro tra prima media e liceo. A chiudere tristemente il cerchio vi è poi il mangiare fuori, con una stima per l’ultimo quadrimestre del 2023 pari a 28 euro in più a famiglia.
Le misure di mitigazione per riuscire a risparmiare
Detto ciò ogni famiglia può iniziare a mettere in atto, fin da ora, una serie di ‘misure di mitigazione’ per cercare di ammortizzare per quanto possibile gli aumenti. Con una serie di strategie che le aiutino ad affrontare l’autunno e l’inverno riuscendo ad arrivare alla fine del mese. Fondamentale è stabilire un budget mensile preciso e non sforare, tenendo traccia scrupolosamente delle spese quotidiane.
Per i prodotti alimentari è importante effettuare confronti accurati cercando alternative più economiche senza che si vada a sacrificare la qualità; cercando di non superare assolutamente il budget spesa settimanale. Per mutui e prestiti invece è bene confrontare le proposte di diversi istituti bancari al fine di trovare quella più adatta alle proprie esigenze e con i costi degli interessi più bassi o eventualmente rinegoziare il mutuo. Per ridurre i costi delle bollette si potrebbe inoltre valutare un investimento in soluzioni energetiche più efficienti. Infine per chi ha qualche soldo da parte, investirlo in Btp o Buoni Postali potrebbe aiutare a sentire meno il peso dell’inflazione, recuperando una parte delle spese. Metodi, insomma, per rendere il prossimo autunno per lo meno ‘tiepido’.