Gerry Scotti si toglie inaspettatamente un sassolino dalla scarpa: a chi è rivolta la frecciata del conduttore?
Nel corso della sua infinita carriera Gerry Scotti ha condotto tantissime trasmissioni ed ha avuto anche diversi ruoli come attore nei film tv di Canale 5. Presentatore televisivo vecchio stampo, dalla grande parlantina e dotato di uno stile elegante e mai sopra le righe, il volto noto di Mediaset è diventato negli anni uno di famiglia per milioni di italiani. Segno che ciò che decide di fare lo fa bene e che generalmente riesce a farsi volere bene da tutti.
Per un presentatore del suo calibro tuttavia appare strano non averlo mai visto alla guida di un one-man show o di averlo visto solo raramente alla guida di un programma di punta in prime time e ancora di non averlo mai visto sul palco dell’Ariston nemmeno per un’edizione del Festival. Di cultura musicale ne ha di certo parecchia e agli esordi era un conduttore radiofonico, oltre che uno dei primi volti di Deejay Television insieme a Fiorello e Amadeus.
Possibile che non gli siano state offerte occasioni del genere? Mediaset davvero non ha voluto proporgli qualcosa che potesse essere interamente creato da lui? A queste curiosità ha in parte risposto Gerry Scotti in una recente intervista concessa al Corriere della Sera.
Gerry Scotti, la frecciata inaspettata: “A me non hanno mai proposto programmi fighi”
Si potrebbe pensare che uno come Gerry Scotti non abbia professionali. Tuttavia nell’intervista concessa al Corriere ha confidato di averne qualcuno: “Ho questo cruccio che nella mia carriera mi hanno offerto di fare i programmi un po’ come il pane, quelli da tavola; mentre i format fighi li hanno dati sempre a qualcun altro“. Insomma il conduttore avrebbe voluto spaziare di più e condurre anche qualcosa di diverso, ma pare che non gli sia stata data l’occasione.
Nel prosieguo dell’intervista, il conduttore fa anche un po’ di mea culpa, visto che qualche occasione di condurre qualcosa di più “figo” gli è capitata, ma alla fine è stato lui a declinare l’offerta. Con il passare del tempo, infatti, ha cominciato ad abituarsi ad un certo tipo di trasmissioni e di impegno lavorativo, il che l’ha spinto a rimanere nella sua zona di confort: “Da orso quale sono mi sono creato la mia comfort zone, un po’ non mi hanno fatto proposte, un po’ non ho avuto il coraggio di cercarmele, questo forse è il rimpianto che ho. Ma va bene lo stesso”.
Gerry dunque non vive questa “mancanza” come qualcosa di doloroso, ha da tempo accettato come sono andate le cose ed è chiaramente contento di ciò che ha fatto durante la propria carriera. L’unico vero sogno che gli è rimasto da realizzare è un progetto insieme a Pupi Avati. Anni fa il regista lo aveva coinvolto per un film che poi non è andato in porto, così Gerry ha approfittato dell’intervista per ricordargli che è sempre a disposizione.
