Gli adolescenti adorano la sigaretta elettronica, ma non sanno a cosa vanno incontro

Sempre più persone fumano la sigaretta elettronica, considerata una valida alternativa a quella tradizionale. Ecco però i rischi

Nonostante la Legge Sirchia del 2003, che vietò di fumare in tutti i luoghi pubblici chiusi come uffici, bar, ristoranti e mezzi di trasporto, sono ancora molte le persone che usano quotidianamente le sigarette. Quella norma, comunque, disincentivò il fumo per molte persone che, quando si videro costrette ad uscire dall’ufficio per ogni sigaretta, decisero di provare a smettere. Sebbene molti ci riuscirono, sono ancora tantissimi i fumatori. Soprattutto i giovani, consci dei rischi legati al consumo di sigarette, oggi provano a perdere questa dannosa abitudine mediante le sigarette elettroniche: ecco però a cosa vanno incontro.

Sigaretta elettronica: attenzione
Sigarette elettroniche tanto amate dai giovani – (grantennistoscana.it)

Le sigarette elettroniche sono dei dispositivi che possono contenere una quantità variabile di nicotina (anche zero), la quale viene vaporizzata in una miscela composta da glicole propilenico, glicerolo, acqua ed altre sostanze chimiche. Oggi ne esistono molti tipi in commercio ma tutti si caratterizzano per la presenza di un atomizzatore, fondamentale per la vaporizzazione, di batterie ricaricabili e di cartucce, contenenti il liquido da vaporizzare. Diffusissime soprattutto tra i giovani poiché pensate totalmente innocue, ecco in realtà cosa possono causare.

Sigarette elettroniche: come funzionano

Il meccanismo di funzione delle sigarette elettroniche è molto semplice. L’atomizzatore riscalda una soluzione liquida che, in percentuali variabili, contiene nicotina, aromi e altre sostanze, fondamentali per dare il gusto al prodotto: esistono aromi di frutta, di dolci o di altri cibi. Questa miscela, quando riscaldata, si trasforma in vapore: l’utente lo inala inspirando e questo genera una sensazione simile a quella che si ha quando si fuma una sigaretta.

Sigaretta elettronica: attenzione
Se fumi la sigaretta elettronica, ecco a cosa vai incontro (grantennistoscana.it)

Poiché manca del tutto la combustione, vengono a mancare anche i residui di questo processo come gli idrocarburi e il catrame, responsabili nell’uso delle sigarette tradizionali delle conseguenze negative del fumo come la loro pericolosità a livello cancerogeno. In realtà, però, la questione della sicurezza per la salute delle sigarette elettroniche è molto dibattuta.

Sigarette elettroniche nei giovani: alcuni dati

Nel 2022, ben l’11% degli studenti delle medie e delle superiori negli Stati Uniti ha ammesso di fare regolare utilizzo di sigarette elettroniche. Si tratta di oltre 3 milioni di bambini e di ragazzi: il 28% di loro le usa quotidianamente e quasi l’85% sceglie quelle aromatizzate alla frutta o a sapori dolci. Un recente studio condotto nel Regno Unito, però, aggiunge una nota dolente: il 14,3% degli utenti di sigarette elettroniche, nel giro di un anno, è passato a fumare le sigarette tradizionali.

Sigaretta elettronica: attenzione
Utilizzi delle sigarette elettroniche, i rischi – (grantennistoscana.it)

Nonostante quindi le sigarette elettroniche manchino dei rischi legati alla combustione, questo non significa che siano del tutto innocue. Innanzitutto, come per quelle tradizionali viene a crearsi l’assuefazione e la dipendenza. Inoltre, alcune possono contenere alti livelli di nicotina e quindi possono causare ulteriori problemi, soprattutto nei cervelli in via di sviluppo.

I genitori non se ne accorgono

Secondo il Mott Poll Report del marzo 2023, il problema delle sigarette elettroniche negli adolescenti è anche la difficoltà, da parte dei genitori, di verificare che i propri figli ne facciano uso. Sono pochissimi, infatti, quelli che credono e sanno che i figli fumano: la maggior parte di loro, infatti, non riesce a capirlo a causa dell’assenza dei segnali tradizionali come l’odore di sigaretta sui vestiti.

Inoltre, oggi come oggi, le sigarette elettroniche hanno dei design che gli consentono di essere facilmente confuse con altri dispositivi come penne USB o altri oggetti di uso quotidiano e questo rende ancora più difficile il loro riconoscimento. In realtà, sarebbe bene ricordare ai venditori che è illegale dispensare questi prodotti ai minori di 18 anni ma, vedendo le statistiche, è chiaro che tale legge non venga rispettata.

Le conseguenze sul cervello

Secondo le più recenti ricerche, l’uso quotidiano e costante di sigarette elettroniche ha degli effetti avversi sullo sviluppo a lungo termine della struttura e della funzione del cervello. Si possono notare anche dei cambiamenti della neurocognizione e del comportamento. Importanti e pericolosi anche i potenziali rischi per i polmoni, soprattutto nei giovanissimi: le particelle chimiche ultrafini introdotte nel corpo mediante l’uso di sigarette elettroniche può causare problemi cardiovascolari, esacerbazioni dell’asma, danni ai tessuti polmonari e anche una bronchite cronica.

Nascita della sigaretta elettronica

Il primo prototipo di sigaretta elettronica venne prodotto da Herbert A. Gilbert nel 1963: già negli anni Cinquanta, infatti, la società iniziava a vedere i primi problemi legati al fumo di sigaretta e si rendeva conto della sua pericolosità. L’origine vera e propria di questo dispositivo, però, risale al 2003: il farmacista cinese Hon Lik, infatti, sviluppa il primo prodotto che sfrutta una tecnologia ad ultrasuoni. Motivato dalla morte del padre per cancro ai polmoni, applica la tecnologia da lui scoperta alla sigaretta elettronica.

Sigaretta elettronica: attenzione
Sigarette elettroniche dalle origini a d oggi – (grantennistoscana.it)

Questa viene introdotta sul mercato dalla Holdings Golden Dragon e, con la denominazione sociale di Ruyan, l’azienda diventa una delle più grandi produttrici mondiali di sigarette elettroniche. In Europa, il prodotto è arrivato prima nel Regno Unito, grazie a Greg Carson che fu il primo ad occidentalizzare questo prodotto, e poi si è diffuso a macchia d’olio in tutti i paesi.

Ancora oggi, però, la comunità scientifica si dibatte in merito all’effettiva sicurezza di questi dispositivi e si interroga in merito ai potenziali effetti sulla salute: gli studi continueranno e, nel corso del tempo, sapranno dare risposte definitive.

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