Google continua a chiudere o vendere i progetti che non ritiene interessanti: ecco qual è l’ultimo servizio a dover abbandonare l’azienda.
Google è noto per non avere molti scrupoli quando deve chiudere o vendere i suoi progetti. Esiste addirittura un curioso sito web chiamato “Killed by Google“, che elenca tutti i progetti che Google ha deciso di abbandonare negli ultimi anni e le motivazioni per cui l’ha fatto.
Agli inizi di quest’anno, ad esempio, Google aveva deciso di smettere di supportare l’app autonoma di Google Street View. Negli ultimi giorni, invece, è stato annunciato l’ultimo capitolo di questa lunga serie di chiusure. Google ha annunciato di aver venduto le attività legate a Google Domains all’azienda Squarespace.
Cosa è Google Domains
Google Domains è un servizio di registrazione di domini. A differenza di molte altre popolari società di registrazione di domini, questo non offre alcun tipo di hosting. Ciò significa che, una volta registrato il dominio, è necessario acquistare l’hosting separatamente. Questa scelta è dovuta alla volontà di Google di semplificare l’intero processo.
Google Domains offre inoltre la possibilità di lavorare in connessione ad altri servizi, come Google Workspace o Google Search Console. Inoltre, è possibile accedervi utilizzando lo stesso account Google che usate per altri servizi.
L’obiettivo dichiarato è permettere alle aziende molto piccole o meno esperte di tecnologia di “andare online” più semplicemente. E ancora di più, significa rendere il processo di ottenimento di un dominio il più semplice e trasparente possibile.
Era stato lanciato da Google nel gennaio 2015 e ora, se l’operazione di vendita sarà completata senza intoppi, cesserà di esistere alla fine di quest’anno.
Cosa succede con il passaggio a Squarespace
Le due aziende non hanno condiviso i dettagli finanziari di questa vendita. Secondo il giornale Bloomberg, si tratterebbe di un affare da 138 milioni di dollari. L’accordo prevede che Squarespace acquisisca circa 10 milioni di domini attualmente ospitati su Google Domains.
Per il momento, Squarespace ha dichiarato che garantirà i prezzi di rinnovo dei clienti esistenti per almeno 12 mesi dopo il completamento dell’acquisizione. Durante il processo di migrazione, utilizzerà l’infrastruttura di Google Domains per garantire un passaggio agevole dei domini.
Una volta completato l’accordo, diventerà il fornitore esclusivo di domini per gli utenti di Google Workspace che desiderano acquistare un dominio tramite il proprio abbonamento. Squarespace si occuperà ovviamente anche della fatturazione e dell’assistenza per i clienti di Google Workspace che hanno già un dominio da Google Domains.
La chiusura dell’operazione è prevista per il terzo trimestre di quest’anno. dovranno essere infatti valutate ed approvate varie questioni burocratiche e condizioni di chiusura. Squarespace prevede che i principali benefici di questa acquisizione si verificheranno nel 2024.
Le altre avventure fallite di Google
Il sito web “Killed by Google” offre una panoramica completa di tutti i servizi e i progetti che Google ha in qualche modo abbandonato negli ultimi anni. Solo nel 2023, chiuderanno o saranno venduti più di 10 progetti. L’anno scorso, a fare scalpore era stata la chiusura di Hangouts, la popolare piattaforma di messaggistica e videochiamate che tante aziende e professionisti utilizzavano abitualmente.
Google Album Archive
Google Album Archive era una piattaforma che permetteva agli utenti di accedere e gestire le foto e i video archiviati da vari servizi Google, come Hangouts e Picasa Web Albums. È arrivata a quasi 7 anni di attività. Proprio pochi giorni fa Google ha deciso di abbandonare il progetto.
A partire dal 19 luglio 2023, infatti, non sarà più disponibile. L’azienda consiglia di utilizzare Google Takeout per scaricare una copia dei dati di Album Archive prima di tale data e trasferirla su altri servizi di archiviazione.
Google Takeout è uno strumento gratuito utilizzato per esportare i dati di Google per il backup. Supporta 51 tipi di dati, tra cui la posta, i contenuti di Drive, i calendari, i segnalibri del browser e persino la vostra attività su YouTube. In sostanza, recupera e scarica tutte le informazioni che Google ha su di voi e permette di trasferirle dove serve.
La scelta di chiudere Google Archive e obbligare gli utenti a trasferire i propri contenuti per non perderli è stata abbastanza criticata. Alcuni commentatori online hanno sottolineato che questa scelta interesserà chiunque abbia un vecchio blog Blogger o Blogspot. Se i contenuti multimediali non saranno più disponibili, molti blog (soprattutto di natura educativa) faranno difficoltà a mantenere la propria attività.
Optimize, Grasshopper, Street View. E la lista non si ferma qui
Anche Google Optimize chiuderà presto la sua attività, il 30 settembre 2023. Era uno strumento di analisi e test web che aiutava gli esperti di comunicazione nel loro lavoro. Permetteva di eseguire esperimenti volti ad aumentare i tassi di conversione dei visitatori e valutare la soddisfazione generale degli utenti che visitavano le pagine web. Chiuderà dopo più di 11 anni.
In questo caso la decisione di Google è stata giustificata dalla volontà di proporre ai suoi utenti contenuti sempre all’avanguardia. Questo, spesso, rende necessario chiudere alcuni progetti per investire più efficacemente in altri che possono essere più utili per gli utenti.
Google ha chiuso anche Grasshopper, un’app gratuita per dispositivi mobili e web che aiutava i principianti a imparare JavaScript. Molte persone l’hanno usata per avvicinarsi al mondo della programmazione web e la sua chiusura ha rattristito molti. Con Grasshopper era possibile acquisire le competenze di base di programmazione attraverso piccoli rompicapi divertenti. Aveva circa 5 anni ed è stata interrotta il 15 giugno 2023.
L’eliminazione del servizio da parte di Google, però, non è una grande sorpresa. Grasshopper è stato lanciato come parte dell’Area 120 dell’azienda, un incubatore di idee simili a quelle delle startup. La divisione aveva subito forti tagli nel 2022, quando Google ha reagito al rallentamento della crescita economica, eliminando metà dei suoi progetti.
E la lista non finisce qui: Google OnHub, Google Stadia (cloud-gaming), Google Jacquard, Google Currents, Google Cloud IoT Core sono tutti i nomi degli altri progetti chiusi da Google tra il 2022 e il 2023.