Una cura per il cancro non invasiva e devastante come la chemioterapia è lo scopo dei ricercatori di tutto il mondo.
Da sempre i tumori sono una battaglia ardua per medici e scienziati, che hanno visto spesso e volentieri i loro sforzi vanificarsi. Il dolore è tanto, soprattutto quando a perdere la vita sono i bambini. Ma forse proprio da una tragedia così crudele e ingiusta arriverà il miracolo.
Oggi Linda Malkas esulta per la sua rivoluzionaria scoperta, e ricorda come il suo viaggio alla ricerca di una cura per il cancro sia partito da molto lontano. Forse a breve potremo acquistare una “semplice” pillola in grado di sconfiggere definitivamente il tumore, senza dover ricorrere a interventi chirurgici o a cure debilitanti come la chemioterapia.
Dopo l’avvento del Covid e l’uso su larga scala dei vaccini a mRNA, le case farmaceutiche hanno ideato e cominciato a sperimentare delle terapie con la medesima tecnologia. I “vaccini” anticancro funzionano – per spiegarla semplicemente – come degli attivatori delle difese immunitarie dell’organismo, che riesce a sconfiggere meglio la malattia.
Questi “vaccini” però sono solamente all’inizio e anche se hanno raggiunto risultati incoraggianti devono essere usati insieme ad altri farmaci o terapie.
Chi è Linda Malkas, la dottoressa che forse ci regalerà la svolta definitiva per eliminare i tumori
Linda Malkas è una nota oncologa, che lavora presso i dipartimento di diagnostica molecolare e terapia sperimentale della City of Hope di Duarte, Stati Uniti.
La clinica è una delle più prestigiose e all’avanguardia ed è lì che tutto è nato. Oggi la dottoressa Malkas mostra con orgoglio la sua creazione: tecnicamente la cura si chiama “AOH1996”, ma non siamo di fronte ad una mera etichetta. Infatti è la stessa dottoressa a rivelare che AOH sono le iniziali di una bambina, Anna Olivia Healy, nata nel 1996 e deceduta a soli 9 anni per un tumore incurabile.
I genitori della bambina non si lasciarono scoraggiare dall’immenso dolore della perdita, che possiamo facilmente comprendere, e hanno sempre fatto di tutto per aiutare la Ricerca. Nel 2006, quando la dottoressa Malkas era già un’oncologa molto famosa – oggi ha 69 anni – ricevette la visita di un fotografo, che le chiese di poter fare un servizio su di lei.
La Malkas racconta che durante l’intervista notò nell’uomo un atteggiamento strano, troppo taciturno per essere un giornalista. Alla fine, le rivelò che era il padre della piccola Anna, e che desiderava rivolgere una preghiera alla dottoressa. La conversazione è ancora ricordata dalla Malkas con infinito affetto ed emozioni forti.
Come funziona la pillola “miracolosa”, la nuova cura per i tumori inventata dalla dottoressa Malkas
Dopo aver scoperto la storia della piccola Anna e della dottoressa possiamo immaginare bene come mai per l’oncologa trovare una cura contro il cancro sia diventata una missione, anzi lo scopo della sua vita. Negli anni, ha messo ancora più impegno nelle sue ricerche e oggi presenta quella che potrebbe essere la vera rivoluzione. La cura è in forma di pillola, che forse a breve potremo trovare in farmacia insieme agli altri normali farmaci. È ben lontana dalle modalità in cui agisce la chemioterapia, che purtroppo causa molti effetti collaterali.
La pillola, infatti, va ad agire su una particolare proteina, che si trova in quasi tutti i tipi di cancro. La proteina si chiama PCNA ed è quella che permette alle cellule maligne di moltiplicarsi. Le proprietà della pillola, tra l’altro, salvano le cellule sane mentre interrompe il ciclo vitale di quelle “impazzite”. La dottoressa è fiera di rivelare che fino ad oggi la proteina PCNA era ritenuta non controllabile, invece sembra proprio che in nuovo farmaco funzioni. Come tutte le terapie, ovviamente, la pillola dovrà superare le sperimentazioni, che inizieranno a breve.
Il farmaco sarà prescritto a 8 pazienti, in vari dosaggi, in modo da comprendere come risponde l’organismo, o se esistano delle soglie da non superare. Poi, a seconda dei risultati, si potrà procedere con ulteriori test fino a quando – si spera senza intoppi – la pillola potrà essere prodotta su larga scala e prescritta come cura.
Un sogno che tutti speriamo si realizzi in fretta, così che milioni di vite saranno salvate. In onore a tutti coloro che hanno dovuto affrontare un male terribile come il cancro e ovviamente al piccolo angelo Anna, che ora starà certamente sorridendo alla dottoressa Malkas.