Bere un bicchiere d’acqua fredda può costarti anche la vita in estate a causa della congestione: ecco come difendersi.
L’estate è la stagione più bella e più attesa dell’anno. Si può finalmente andare in spiaggia e soprattutto si può staccare dal duro lavoro. Certamente anche d’estate i lati negativi non mancano. Innanzitutto ci sono le zanzare che ci disturbano, ci rovinano le serate e le nottate. In secondo luogo c’è l’inflazione che ha reso i costi di ombrelloni e sdraio veramente proibitivi.
Ad ogni modo l’estate è sempre la stagione del divertimento e del relax, ma i medici consigliano di stare attenti. Innanzitutto bisogna stare attenti all’abbronzatura. Infatti anche se molti lo sottovalutano, il sole fa molto bene alle ossa, ma fa anche molto male alla pelle. Melanomi, invecchiamenti precoci, eritemi e quant’altro possono colpire chi si espone al sole negli orari sbagliati e senza filtro solare. Ma un nemico insidioso dell’estate è anche la congestione.
I rischi della congestione: perchè avviene
Parliamo di un nemico non solo fastidioso, ma che può avere risvolti realmente pericolosi. Bloccare la digestione a causa di uno sbalzo termico può portare una lunga serie di conseguenze negative e in tanti casi può essere addirittura letale. La digestione è un processo molto delicato e intervenire su di esso è pericoloso.
Si può danneggiare il processo digestivo attraverso un colpo (come può essere una pallonata) ricevuto accidentalmente nella zona addominale. Anche lo stress può andare ad intaccare la digestione e può renderla pesante con comparsa di reflusso gastroesofageo. Ma anche uno sbalzo termico può renderla difficoltosa e addirittura bloccarla.
Un caso particolarmente pericoloso di congestione è quello che capita a chi entra in mare o in piscina senza aver aspettato le classiche due ore dopo il pasto. Se accade questo la congestione può rivelarsi letale ed i casi purtroppo non mancano. Ma per difendersi da questa insidia è importante capire cosa spiegano i medici e cosa consigliano. La congestione tecnicamente è uno squilibrio nella circolazione del flusso sanguigno.
Cosa accade dopo il pasto
Dobbiamo tenere presente che dopo un pasto e specialmente se è ricco ed abbondante, il corpo fa confluire il sangue verso lo stomaco. Il fatto è che questo ha bisogno di tanto sangue per poter digerire e dunque il flusso ematico viene concentrato in quest’area del corpo. Se durante questa delicata fase subiamo lo sbalzo termico improvviso abbiamo una modifica della circolazione sanguigna.
Tecnicamente a verificarsi è una vera e propria vasocostrizione cioè un restringimento di vene e arterie e il sangue, invece di andare verso lo stomaco, va in direzione opposta. Il flusso sanguigno defluisce dall’apparato gastrointestinale: questo accade per una ragione importantissima e cioè per mantenere la temperatura corporea equilibrata.
Dunque lo stomaco richiede il sangue per poter digerire, ma il cervello, avendo rilevato un vero e proprio crollo della temperatura, glielo sottrae lasciandolo impossibilitato a completare il processo di digestione. Dunque se si esce subito dopo aver mangiato o anche solo se si beve una bevanda ghiacciata dopo aver consumato un pasto particolarmente abbondante e difficile da digerire, bisogna fare molta attenzione.
I sintomi che devono metterci in allarme
I medici spiegano quali sono i sintomi della congestione. Infatti come sempre accade per le condizioni patologiche, conoscerli significa intervenire sul problema precocemente ed evitare le conseguenze più gravi. Innanzitutto il primo sintomo della congestione è uno stato di malessere generale ed improvviso. Questo è apparentemente ingiustificato, ma coinvolge tutto il corpo.
I bambini, per esempio, non riusciranno a spiegare le motivazioni di questo stato e magari tenderanno ad essere irritabili e debilitati. Altri sintomi particolarmente evidenti della congestione sono una sudorazione diffusa ed improvvisa accompagnata da brividi, nausea, vomito e dolori addominali. Un sintomo al quale prestare una particolare attenzione è il senso di svenimento che può arrivare fino alla perdita di conoscenza. Quando ci sono questi sintomi e dunque si sospetta la congestione il fattore tempo è determinante.
Bisogna intervenire subito
Bisogna intervenire con grande celerità. Se la congestione si è verificata dopo un bagno bisogna asciugare immediatamente il corpo e coprirlo facendolo distendere con le gambe all’insù. L’accorgimento di tenere le gambe in alto è molto importante perché “costringe” il sangue a defluire verso l’addome.
In generale però è utile andare al pronto soccorso. Secondo i medici ciò è necessario e non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che la persona magari si sia ripresa e sembra aver ripreso conoscenza. Una volta che l’individuo abbia riassunto la temperatura corporea corretta è importante dare da bere una bevanda calda.
In linea di principio i medici ricordano che dopo due o tre ore dalla congestione ci si riprende senza gradi problemi. Ma la cosa più importante è verificare che la temperatura corporea si sia ristabilita e che questo valore sia costante. Altrettanto importante è verificare che la circolazione del sangue sia ripresa in maniera normale.