Può capitare di cancellare per sbaglio file dal PC, abbiamo perso tutto? Ecco un semplice trucco che consente di recuperare ogni cosa.
L’attitudine nella vita è tutto. Se si è una persona ordinata e precisa, probabilmente anche nell’utilizzo del computer avrai delle precauzioni particolari, il tuo desktop sarà ordinato e i file saranno opportunamente suddivisi e catalogati in modo da darti la possibilità di accedervi nel minor tempo possibile, ma soprattutto di recuperare informazioni utili qualora ce ne fosse bisogno.
Chi invece è maggiormente disordinato e distratto avrà un desktop che rispecchia queste sue caratteristiche. Probabilmente non ha mai realmente imparato ad utilizzare delle cartelle e per questa persona il concetto di archiviazione e catalogazione è qualcosa di totalmente alieno. Riconoscerlo è facile, quando avvierà il PC non ci sarà uno sfondo sul desktop, bensì un ammasso di documenti e foto che per l’occhio della persona organizzata è una perfetta illustrazione dell’entropia dell’universo.
Così come accade per la gestione e la disposizione all’interno di uno spazio fisico, anche in quello virtuale ognuno ha un proprio schema o codice con il quale riesce a lavorare senza soffrirne troppo, tuttavia è logico che un’archiviazione fatta tramite cartelle e sottocartelle facilità le operazioni di ricerca e non costringe puntualmente a fare ricorso alla funzione “Search” dell’Os per trovare il file che ci interessa.
Che siate ordinati o disordinati nella gestione dei file del vostro computer, a tutti può capitare di cancellare per sbaglio uno o più file per sbaglio. A volte capita per disattenzione, altre per semplice stress, ma quando succede è probabile che l’imprecazione diventi udibile a chilometri di distanza e possa anche allertare la diocesi più vicina che si adopererà immediatamente per le pratiche di scomunica.
Alle volte possiamo cancellare intere cartelle dopo aver dato uno sguardo rapido al contenuto e accorgerci solo in un secondo momento che tra le cose inutili c’era anche qualcosa che ci serviva. Altre volte è proprio il disordine sul desktop a portarci a non capire bene cosa stiamo eliminando dal PC, ma può anche capitare che la colpa non sia nostra nemmeno in maniera marginale, perché magari il lavoro che stiamo facendo viene cancellato da un improvviso sbalzo di tensione, o da un crash inatteso del sistema.
Qualunque sia la causa di questa perdita di file, il risultato quando ce ne accorgiamo è lo stesso e potremmo pensare che a quel punto sia impossibile recuperarlo, ma non è esattamente così. Esistono infatti dei programmi che ti permettono di entrare più in profondità nel tuo PC e nel tuo hard disk, consentendoti di recuperare le tracce del file che ti serve per ripristinarlo.
Un buon programma per recuperare un file perduto è ad esempio RecoverIt. Scaricarlo e installarlo è completamente gratuito. Una volta fatto dovete selezionare la scansione del Pc ed il programma vi troverà tutti i file che sono stati cancellati. A quel punto potete decidere se ripristinare solo quello che vi interessa in quel momento o ripristinarli tutti per controllare che nella vostra opera di pulizia non sia stato cancellato qualcos’altro di utile.
Come detto la perdita di un file non è una cosa così difficile e più avanti si va con il tempo, più anni assomma il vostro terminale, più è facile che qualcosa vada perso. Oltre agli incidenti dovuti alla nostra disattenzione o a cause di forza maggiore, può sempre capitare che si contragga un virus navigando o che un PC improvvisamente smetta di funzionare.
Si deve considerare inoltre che è buona regola effettuare delle procedure di manutenzione almeno una volta l’anno. Insomma potrebbe essere necessario effettuare una formattazione dell’hard disk per risolvere un problema o semplicemente per evitare che se ne verifichi uno. In questi casi è d’obbligo effettuare un backup dei dati e dunque avere un luogo in cui effettuare lo storage dei file che sono salvati sul tuo computer.
Il backup dei dati periodico permette anche di preservare l’utilizzatore dagli imprevisti. Avendo una copia dei file aggiornata sul cloud o su un hard disk esterno, infatti, ci si protegge dal possibile ingresso nel sistema di virus e malware, ma anche dalla naturale obsolescenza del dispositivo che stiamo usando e dal rischio di un malfunzionamento o della rottura di un componente del PC (hard disk interno compreso).
Prima abbiamo parlato dell’evenienza in cui uno sbalzo di tensione possa portare allo spegnimento del PC e alla perdita del lavoro che state effettuando. Molti di voi avranno come piattaforma di lavoro un Macbook Air o Pro, oppure un portatile, il che vi protegge (qualora la batteria sia ancora funzionante) da rischi di questo tipo. Per chi invece preferisce la comodità di un fisso per avere uno schermo più grande e affaticare meno la vista, il problema è da non sottovalutare.
Non solo lo sbalzo di corrente ti farà perdere il lavoro che stavi facendo – il che nel migliore dei casi ti porterà a dover recuperare il file nella speranza che non risulti irrimediabilmente danneggiato – ma a lungo andare potrebbe anche causare danni al PC stesso. Se lavorate da casa in smart working con un fisso, dunque, l’ideale sarebbe proteggere il vostro sistema con gruppo di continuità che vi permetterà di continuare a lavorare e salvare i file nel caso in cui ci sia un blackout.
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