Forse non lo sai, ma anche le cassette di legno della frutta possono essere riutilizzate in un’ottica zero waste davvero imperdibile!
La quantità di rifiuti che buttiamo ogni giorno è davvero impressionante, nonché crescente. Proprio perché, malgrado tutto, viviamo nell’epoca dell’abbondanza e del ricambio facile e veloce, tendiamo a cestinare non solo ancora cibo commestibile – alimentando così la piaga dello spreco alimentare, uno dei mali del nostro secolo – ma anche oggetti e prodotti che con la giusta cura e attenzione durerebbero molto ma molto di più.
Eppure, si tratta di un effetto collaterale più che “naturale“. Se si ha tutto a disposizione e si può ricambiare senza problemi, quale ragione dovrebbe spingerci a non produrre una quantità incredibile di rifiuti? In realtà, è proprio il nostro Pianeta a chiedercelo, ormai sempre più al collasso.
Giusto per rendere l’idea dei danni, alla fine degli anni Novanta l’ecologista William Rees della University of British Columbia e lo studente svizzero Mathis Wackernagel hanno introdotto il concetto di impronta ecologica, volto a dare una chiara panoramica proprio della nostra “orma individuale” sul mondo. E così, tramite questo indicatore è possibile monitorare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle.
E in questo momento gli scienziati hanno calcolato che viviamo la nostra vita come se avessimo all’incirca una Terra e mezza a disposizione. Questo dato, però, è destinato solo a salire in meno di 30 anni. Prima del 2050, infatti, consumeremo ben 2 Terre. Ma non finisce qui. Se due anni fa, infatti, l’Italia ha finito tutte le risorse annuali fornite dalla Terra ad agosto, quest’anno l’Overshoot Day – la giornata che indica per ogni nazione l’esaurimento ufficiale delle risorse rinnovabili – per il nostro Paese è stato il 15 maggio.
Cosa fare per ridurre la nostra impronta ecologica?
Insomma, siamo vicini a un punto di non ritorno e la condotta individuale, seppur minima, può fare la differenza a lungo andare. Scegliere ad esempio di usare i mezzi pubblici o fare una passeggiata per andare a lavoro, ove possibile, anziché prendere la macchina, mangiare frutta e verdura di stagione e preferibilmente a km 0 o ancora non consumare più acqua del dovuto quando si lavano i piatti o si fa la doccia, sono degli accorgimenti utili.
Tuttavia, resta il gran problema dei rifiuti, a prescindere dalla raccolta differenziata. Stando, infatti, ai dati emersi dell’ultimo rapporto dei rifiuti urbani dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ogni cittadino italiano produce 641 chilogrammi di rifiuti. Questo valore pro capite interessa principalmente l’Emilia-Romagna, l’Istituto però ha rivelato un aumento significativo anche in queste regioni.
Si tratta, da Nord a Sud, del Trentino-Alto Adige (+5,9%), la Liguria (+3,9%), il
Piemonte (+2,9%), le Marche (+4,3%), il Lazio (+2,4%), la Toscana (+2,1%), la Sardegna (+5%), la Calabria (+4,8%) e infine la Campania (+3,6%). E alla luce di questi risultati poco confortanti, il riciclo resta la parola d’ordine.
I benefici del riciclaggio: tutto quello che c’è da sapere dalla sostenibilità al risparmio
Ovviamente, sono diversi i benefici che derivano dal riciclaggio. Quello meno evidente, ma più pressante, riguarda proprio la salute del nostro Pianeta. In questo modo, infatti, oltre a prevenire la perdita di biodiversità e a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, calano le dimensioni delle nostre discariche che a lungo andare non potranno più contenere un numero così crescente di rifiuti.
E così, oltre alle isole di plastica che si trovano nell’Oceano Pacifico, si stanno formando ulteriori discariche che potremmo definire abusive, come quella nel deserto di Atacama in Cile che raccoglie da ogni parte del mondo 39mila tonnellate di capi fast fashion tra gonne, maglioni, camicette e jeans.
Ma c’è anche un aspetto economico da considerare. Riciclare significa risparmiare. Ecco perché se già compri la frutta al mercato magari in cassette di legno, è un vero peccato gettarle. Non sai, infatti, quanti oggetti originali puoi creare e che ti saranno utilissimi in casa. Se non sai però da dove cominciare, non ti preoccupare. Abbiamo davvero tantissime idee per te!
Dai una seconda vita alla cassette di legno della frutta: tutti le adoreranno!
Ora che la bella stagione sta per arrivare, lo sapevi che puoi usare le cassette di legno della frutta per raggruppare tutte insieme le tue piantine in un unico ambiente verde che darà quel tocco in più al tuo balcone o giardino? Tutto quello che ti serve sarà il tuo estro e le cassette, così avranno una seconda vita e non solo in giardino!
Con le cassette in legno, infatti, puoi realizzare davvero qualsiasi cosa. Dai contenitori organizer alle mensole, dalle librerie agli scaffali, fino ai comodini e ai puff, non c’è nulla che non si possa personalizzare, ottenendo così un pezzo unico nel suo genere, a costo zero e che non troveresti in nessun negozio!
Puoi decorarle, infatti, come meglio preferisci. Uno dei metodi più in voga tra gli amanti delle decorazioni fai da te è sicuramente quello dello stencil. Che siano dei semplici adesivi (come scritte o disegni floreali) da applicare sul legno e colorare con una bomboletta spray o ancora della pasta stencil da stendere con una spatolina o con un coltellino appuntito, in ogni caso otterrai dei vasi personalizzati senza dover spendere una fortuna.
Un’altra tecnica decorativa, invece, molto gettonata, divertente e facile da realizzare è quella del decoupage. Ti basterà scegliere i ritagli di carta o le illustrazioni che ti piacciono di più, incollarli sul legno e poi ricoprirli con diversi strati di vernice o lacca. In questo modo, sembrerà che i disegni siano stati dipinti sulla cassetta.
Infine, se vuoi ottenere un risultato smart e veloce, puoi anche decidere solo di passare una mano di vernice o di lucidante sulle cassette di legno per uno stile casual sì, ma molto raffinato e d’effetto!
