Incredibile ma vero: hanno fatto pure il cappuccino con il latte di bufala. Noi vi sveliamo dove potete assaggiarlo.
La fantasia in cucina non ha davvero più limiti. Dopo i burger di grilli e la carne stampata in 3D, arriva anche il cappuccino fatto con il latte di bufala. Vediamo dove è possibile assaggiarlo. Sempre ammesso che qualcuno ci tenga ad assaggiarlo.
La cucina è una forma di arte e, in quanto tale, si evolve. Le ricette tradizionali vengono rivisitate in funzione dei cambiamenti sociali e culturali e anche per andare incontro a palati sempre più curiosi di sperimentare nuovi sapori. Del resto per i nostri nonni sarebbe stato impensabile mangiare frutti esotici come mango o papaya: oggi presenti in tutti i supermercati.
Negli ultimi mesi, bisogna ammetterlo, l’immaginazione ai fornelli ha superato ogni limite. Prima ci siamo abituati – per volere dell’Europa – a burger di grilli e farine d’insetti; poi ha fatto capolino la carne vegetale stampata in 3D; oggi arriva anche il cappuccino fatto con il latte di bufala. Tutti piatti che decisamente non fanno parte della storia culinaria del nostro Paese. Ma del resto la cucina è anche divertimento e se non si osa non ci si diverte.
In Italia siamo abituati alla mozzarella di bufala sulla pizza. Pensare al latte di bufala nel cappuccino che beviamo al mattino appena svegli, fa un po’ rabbrividire. C’è chi non la pensa così e ne ha fatto il prodotto di punta del proprio locale. Strategia di marketing? Forse ma, per ora, sta funzionando.
Se siete curiosi e volete provare il cappuccino di bufala non dovete andare né a Milano né a Roma. Qui, al massimo, troverete burger di grilli o carne vegetale. Per una tazza fumante di cappuccino con latte bufalino vi basterà prendere il primo volo per New York e il gioco è fatto. L’idea geniale è venuta allo chef Giuseppe Bruno titolare di due ristoranti nella Grande Mela: il Sistina e il Caravaggio. E proprio al Sistina è possibile ordinare lo specialissimo Golden Cappuccino, realizzato, appunto, con latte di bufala. Questo prodotto consente di ottenere uno strato di schiuma molto più denso e ricco e sta riscuotendo un gran successo tra i critici gastronomici.
Il Golden Cappuccino ha la superficie impreziosita da una foglia d’oro e costa ben 20 dollari a tazza. È doveroso puntualizzare che nessuno lo beve a colazione. Negli Stati Uniti sono abituati a pasteggiare con il cappuccino. Il Golden Cappuccino, nello specifico, viene servito come dessert a fine pasto. Per rendere l’esperienza davvero unica, viene servito in tazze che sono opere d’arte, parte di un servizio del Novecento realizzato dall’azienda Ginori: le stesse tazze che venivano prodotte per la corte del re Vittorio Emanuele.
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