Se sei gentile la tua vita cambierà in positivo in cinque fantastici modi: prova subito e sarai sbalordito.
Di gentilezza ne abbiamo davvero bisogno. Il mondo contemporaneo è diventato materialista, spietato e chi soccombe in qualche gara della vita non solo non è aiutato ma anzi è deriso ed è considerato un perdente. Un mondo così duro non è realmente a misura d’uomo e non ha importanza che tu vinca o che perda questa o quell’altra gara: alla fine ti sentirai sempre vuoto e povero. I personaggi pubblici in tv ed i politici si urlano gravi insulti e questo fa salire gli indici d’ascolto.
Al giorno d’oggi chi è gentile appare noioso e fragile. Eppure l’idea che la gentilezza sia una vecchia cosa ormai passata di moda è radicalmente sbagliata. La gentilezza ti rende in realtà più forte e vincente e gli psicologi ci spiegano che smonta l’aggressività e la rabbia altrui.
Lasciamo perdere la tv, le sue urla ed i suoi strepiti ma ascoltiamo gli psicologi ed i coach che ci spiegheranno come la gentilezza migliori le prestazioni al lavoro, i rapporti sociali ed è indispensabile perché per vivere bene in comunità c’è realmente bisogno di questa bellissima dote.
Tra l’altro la gentilezza è contagiosa e se siamo gentili spingeremo l’ambiente nel quale viviamo ad essere più a misura d’uomo. Gli psicologi spiegano che la gentilezza ha due facce. La prima faccia è la buona educazione formale: in sostanza seguire il galateo e le buone maniere comunemente accettate. La seconda faccia della gentilezza è molto più importante perché significa essere nel profondo delle brave persone.
Significa essere generosi, accoglienti, empatici e farsi anche carico dei problemi altrui. Un gesto altruista non fa bene soltanto a chi lo riceve ma anche a chi lo mette in campo e quindi all’intera società. Chi è gentile trae cinque vantaggi che non sospetteresti mai.
Essere cortesi ed aperti nei confronti del prossimo fa bene al cuore. Chi è gentile ha molte meno probabilità di sviluppare ictus ed infarto. Invece chi ha un temperamento aggressivo può sviluppare molto facilmente queste patologie. Ci sono numerosi studi che dimostrano come chi è aggressivo ed ha un temperamento competitivo tende a sviluppare un ispessimento delle carotidi e quindi un rischio di arresto cardiaco che aumenta anche del 40%.
Inoltre anche se non lo si direbbe, la gentilezza è l’arma migliore nelle liti. Anche le liti che possono diventare violente trovano nella gentilezza un forte elemento di risoluzione. L’aggressività chiama altra aggressività e le conseguenze possono essere tremende. Invece la gentilezza è spiazzante e spinge l’altro a seguirci su una via più conciliante che poi fa il bene di tutti.
Se al posto di puntare il dito ed alzare la voce siamo gentili e cerchiamo una soluzione, l’altro è costretto a cambiare registro ed il suo cervello sarà incoraggiato ad elaborare una via completamente diversa. Di fronte alle ingiustizie è molto difficile essere gentili ma può essere l’arma vincente.
Numerose ricerche dimostrano anche che la gentilezza aiuta nel lavoro. I selezionatori del personale nelle aziende o anche nei ristoranti scelgono più spesso persone molto gradevoli e cortesi anche a scapito di chi magari ha una formazione di maggior livello. Alcune ricerche condotte da università americane hanno analizzato quanto i membri di un team si sentivano attratti dal leader. E’ emerso che i leader più amati e più seguiti erano proprio quelli più gentili e che trattavano tutti con equità e considerazione.
Ma la gentilezza è anche un elemento forte per prevenire il bullismo a scuola. Insegnare ai bambini la gentilezza fa bene a loro stessi perché i bambini gentili sono più popolari, ma fa bene anche alla scuola in generale, perché insegnare la gentilezza previene il bullismo. Uno studio condotto in una scuola elementare in Canada ha proprio fatto emergere questo. Sono stati assegnati dei piccoli atti di gentilezza ad un gruppo mentre ad un altro gruppo questo non è stato fatto. Il gruppo a cui erano stati assegnati i piccoli gesti di gentilezza era diventato molto più popolare ed aveva attratto molti più amici.
Ma molti potrebbero obiettare che tutta la fatica investita ad essere gentili sia uno spreco se poi gli altri non ricambiano la cortesia. Invece numerosi studi ci dimostrano che i neuroni specchio hanno proprio questo compito. I neuroni specchio delle persone con cui entriamo in contatto ed alle quali facciamo gesti di gentilezza le spingeranno naturalmente ad essere gentili nei nostri confronti e dunque questa sorta di investimento dal punto di vista emotivo verrà in un modo o nell’altro ripagato.
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