Diversi medici hanno lanciato un nuovo allarme: ecco le avvisaglie dell’Alzheimer che rischiano di essere sottovalutate.
“L’Alzheimer è un disturbo del cervello che peggiora nel tempo e di solito causa un declino della memoria, dell’apprendimento, del pensiero e dell’organizzazione”, ha spiegato la dottoressa Kristin Gill al sito web The Healthy. Alcuni dei sintomi di questa malattia neurologica possono essere conosciuti, ma altri sono piuttosto evidenti e non dovrebbero essere ignorati. Tanto più che la patologia è in crescente diffusione un po’ in tutto il mondo.
The Healthy ha parlato con la dottoressa Gill e altri esperti medici per capire meglio i segnali di pericolo che dovrebbero far scattare immediatamente un campanello di allarme. Nel caso dell’Alzheimer, infatti, agire tempestivamente può fare una grande differenza rispetto al decorso della malattia, sia per il paziente sia per i familiari. Ecco le cinque avvisaglie da tenere d’occhio.
Le spie dell’Alzheimer da non prendere assolutamente sottogamba
1. Cambiamenti nel sonno
“I cambiamenti nelle abitudini di sonno sono abbastanza comuni nelle persone con malattia di Alzheimer. Questi cambiamenti possono includere difficoltà ad addormentarsi, svegliarsi frequentemente durante la notte e sonnolenza durante il giorno”, spiega Kristin Gill.
2. Evitare il contatto sociale
“L’isolamento sociale, caratterizzato da un diminuito interesse per le attività sociali, può essere un indicatore precoce della malattia di Alzheimer”, aggiunge l’esperta.
3. Confusione nell’uso del linguaggio
I problemi possono sorgere nel discorso parlato, è qualcosa che può accadere spesso. “Succede con le parole comuni e non con quelle più complicate”, dice il dottor RJ Tesi.
4. Difficoltà sul lavoro
“La funzione esecutiva è il compito più complicato per la mente umana: è come una partita a scacchi tridimensionale che richiede contemporaneamente il calcolo di rischi, benefici e impatto sugli altri”, continua RJ Tesi.
5. Non pensare troppo alle decisioni da prendere
“Dimenticare di effettuare un pagamento o commettere un errore di tanto in tanto può essere normale con l’età. Tuttavia, per coloro che hanno l’Alzheimer, il fenomeno può essere un po’ più grave”, afferma il neurologo Anjali Patel.
La migliore strategia di contrasto all’Alzheimer
Le persone affette da malattia di Alzheimer possono ottenere diversi benefici se adottano il digiuno intermittente come dieta. La conclusione è tratta da uno studio della facoltà di Medicina dell’Università di San Diego in California, negli Stati Uniti. La ricerca è stata condotta sui topi e ha portato a una scoperta fondamentale: gli animali nutriti in momenti specifici, alternati a un corretto digiuno, hanno mostrato una serie di miglioramenti a livello di funzione cognitiva. I risultati più significativi riguardano la capacità di memoria.
“Tutto ciò che si può fare per aiutare i pazienti a recuperare la loro normalità fa un’enorme differenza nel modo in cui gestiamo l’Alzheimer, specialmente nel caso dei caregiver che aiutano i pazienti a gestire la malattia nel contesto domestico”, ha spiegato Paula Desplats, uno degli autori dello studio. Sebbene i risultati siano stati osservati finora solo negli animali, la dottoressa Desplats e il suo team sperano che le stesse conclusioni possano essere verificate negli esseri umani. “Se siamo in grado di replicare gli stessi risultati negli esseri umani, questo approccio potrebbe essere un modo semplice per migliorare notevolmente la vita delle persone malate di Alzheimer”.
Come noto, la capacità cognitiva diminuisce nel corso degli anni. Migliorare la salute del cervello è la chiave per ritardare il più possibile questo processo. Uno studio pubblicato sulla rivista Heliyon spiega che un certo tipo di giochi può aiutare a proteggere il cervello. La ricerca ha valutato in particolare l’impatto che i giochi cerebrali hanno sulla capacità di migliorare la memoria e la concentrazione. Lo studio ha coinvolto persone giovani e anziane, ai quali sono stati proposti dei giochi digitali che coinvolgevano la memoria delle immagini.
La cosa sorprendente è che gli adulti sopra i 60 anni hanno ottenuto punteggi migliori nei test di memoria e sono stati meno inclini a distrarsi. “I giochi di abilità per le persone anziane hanno questa straordinaria capacità di rafforzare le capacità mentali”, spiega Joe Cutting, uno degli autori dello studio. I puzzle, rispetto ai giochi di strategia e d’azione, sono un passatempo particolarmente vantaggioso per le persone di una certa età.
Le abitudini che possono fare la differenza
La salute del cervello è importante a qualsiasi età. Pertanto, è consigliabile puntare su abitudini che possono aiutare e, naturalmente, stimolare il funzionamento cognitivo. C’è una serie di comportamenti virtuosi che, oltre a essere molto vantaggiosi per il cervello, hanno un impatto positivo sul cuore, proteggendolo da altre malattie e non solo, spiega Gary Small, uno psichiatra geriatrico, all’Huffpost.
- Fare escursioni con un amico. È una forma di semplice esercizio fisico e la conversazione stimola il cervello;
- Meditare per 10 minuti ogni giorno. Aiuta a ridurre lo stress, che ha effetti molto negativi sulla salute del cervello;
- Tenere un “diario della gratitudine”. Questa abitudine aiuta a riflettere e ricordare le cose migliori della giornata mentre si scrive e stimola il cervello;
- Adottare un programma di sonno rigoroso. La privazione del sonno ha conseguenze molto negative sulla salute del cervello e del corpo;
- Cimentarsi in un nuovo sport. Puntare su un’attività che include l’apprendimento e il coinvolgimento sociale è uno stimolo di provata efficacia per il cervello.