Quali sono gli alimenti da consumare per migliorare la nostra memoria e che fanno bene al cervello? Ce lo spiega una nutrizionista.
Ne esiste uno in particolare che sembra essere un vero e proprio “memory-booster”, un potenziatore della memoria.
Per tenere in allenamento mente e cervello e ottenere buone performance sul piano cognitivo è molto importante mantenere delle sane abitudini di vita. Premesso che sono molti i fattori che giocano un ruolo importante nella salute del cervello, sono tante le abitudini sane che possiamo integrare nella nostra routine quotidiana per tenere sotto controllo la nostra salute cognitiva e mantenere bassi i livelli di ansia. Ad esempio dormire un numero sufficiente di ore, ma anche praticare con regolarità un’attività fisica.
Tuttavia una delle abitudini più importanti da non trascurare mai è la nostra dieta. Sembra infatti che diversi alimenti mettano a dura prova la salute del nostro cervello nell’arco del tempo. Ma è altrettanto vero che ci sono anche diverse soluzioni in grado di produrre un reale miglioramento per la nostra memoria e per l’umore e perfino per quel che riguarda la “nebbia cognitiva”, ovvero quel complesso di sintomi che comprendono difficoltà di concentrazione, confusione mentale e deficit di attenzione.
Il parere della nutrizionista sugli alimenti che fanno bene alla mente e alla memoria
Ma quali sono questi alimenti che contribuiscono ad avere un cervello più sano? Il sito SheFinds ne ha parlato con la nutrizionista Mary Sabat per scoprire come rafforzare la salute cognitiva e migliorare la memoria.
Mary Sabat è nutrizionista e trainer. Possiede e gestisce BodyDesigns Ltd,, un’azienda che si propone di aiutare le persone a perdere peso e a mantenersi in salute modificando lo stile di vita della dieta e i metodi di esercizio fisico.
Dopo la laurea in Dietetica e Nutrizione conseguita presso l’Università del Delaware, Sabat ha ottenuto il Master in Nutrizione umana con particolare attenzione sull’esercizio fisico presso la Rutger’s University.
Quale alimento fa bene al cervello?
Scopriamo così che una dieta che fa bene al cervello include una gustosa fonte di grassi sani: il pesce grasso, che non è soltanto una deliziosa aggiunta a un’ampia serie di piatti.
C’è ben più che questo: il pesce grasso rappresenta anche una delle più salutari fonti di proteine in circolazione. E questo vale non soltanto per mantenere il corpo sano e in forma (il pesce è ottimo per chi vuole perdere peso), ma anche per tenere sveglio il nostro cervello.
«I pesci grassi, come salmone, sgombro, trota, sardine e aringhe sono ricche fonti di acidi grassi Omega 3, in particolare EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), che sono essenziali per la salute e la funzione del cervello», sottolinea Sabat.
Perché il pesce grasso aiuta la memoria e anche la salute mentale
Tanto per cominciare, questi acidi grassi avrebbero un ruolo significativo da svolgere nel mantenere viva la memoria. «Gli acidi grassi Omega 3, in particolare il DHA (acido docosaesaenoico), svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento della struttura e della funzione delle cellule cerebrali», spiega l’esperta nutrizionista.
Infatti, prosegue Sabat, «sono componenti integrali delle membrane cellulari, comprese quelle dei neuroni del cervello. Un’adeguata assunzione di DHA è stata collegata a un miglioramento delle funzioni cognitive, compresa la memoria».
Chi invece ha come fonte di principale preoccupazione la salute mentale e l’ansia potrebbe trovare un aiuto sempre nel pesce. Secondo quanto dice la nutrizionista «gli Omega-3 sono noti anche per avere effetti antinfiammatori e aiutano a regolare la funzione dei neurotrasmettitori nel cervello». A dirlo ci sono alcuni studi che «suggeriscono che l’integrazione di omega-3 può aiutare a ridurre i sintomi dell’ansia e promuovere un senso di calma». Un’altra soluzione per limitare ansia e depressione consiste poi nel ridurre il consumo di alimenti processati – come le patatine fritte per esempio.
Per chi si trova alle prese con la nebbia cognitiva il pesce grasso può rappresentare un’ottima opzione. Questo perché gli Omega 3 – i cosiddetti “grassi buoni” – possono contribuire a migliorare il flusso di sangue oltre a ridurre lo stress ossidativo migliorando così la comunicazione tra le cellule cerebrali. Questo fatto, fa osservare Sabat, «può contribuire a ridurre la nebbia cognitiva, spesso derivante da fattori come l’infiammazione e la cattiva circolazione sanguigna».
Quanto pesce andrebbe mangiato a settimana
Sabat, che ama semplificare le ricetta rendendole non solo più salutari ma anche più facili da preparare, ha anche un suggerimento per inserire il pesce all’interno dei pasti. I modi gustosi per farlo infatti non mancano. Una cosa che si può fare è puntare a inserire nella dieta «almeno due porzioni di pesce grasso a settimana. Le preparazioni alla griglia, al forno o alla griglia sono più salutari delle opzioni fritte».
Naturalmente, afferma Sabat, non bisogna fissarsi soltanto sul pesce grasso, per quanto sia «una fantastica fonte di Omega 3». Bisogna tenere a mente che «una dieta diversificata è importante per la salute generale». Da qui la necessità di includere anche «altre fonti di grassi sani (come avocado, noci e olio d’oliva) e una gamma di cibi ricchi di sostanze nutritive».
Infine, conclude l’esperta, anche se aggiungere alla propria dieta cibi salutari per la salute del cervello è senz’altro un’ottima idea, «anche i fattori generali dello stile di vita come una regolare attività fisica, un numero sufficiente di ore di sonno e la gestione dello stress giocano un ruolo cruciale nel mantenere a un livello ottimale la funzione cerebrale e il benessere emotivo».
Pesce, non è il fosforo che aiuta la memoria
Resta comunque il fatto che cucinare salmone, sgombri, trote, sardine e aringhe può certamente aiutare. E chi l’avrebbe mai detto? Certo, a lungo si è detto e creduto che il pesce facesse bene perché contiene tanto fosforo. Prima di accorgersi che ne contiene sì una discreta quantità, ma comunque molto meno di altri alimenti come ad esempio uova, noci, legumi, cereali integrali, nocciole, alcuni tipi di formaggio, carne, yogurt, olio di oliva.
Inoltre c’è da dire che il fosforo non aiuta la memoria, piuttosto è utile, insieme al calcio, per la formazione di denti e ossa. Il fosforo risulta utile anche come costituente del sistema nervoso e per fornire energia alle cellule per trasportare le diverse sostanze nutritive. Favorisce anche l’utilizzo delle vitamine da parte del nostro organismo. Il legame tra alimentazione a base di pesce e sviluppo del sistema nervoso non dipenderebbe dunque dal fosforo, ma proprio dalla quantità di Omega 3 presente nella carne di pesce.