Friabili, croccanti e amatissimi, tutti matti per i cracker: conosci la loro storia, sia chi li ha inventati e perché hanno i buchi?
Oggi sono uno degli snack salati più amati e diffusi. Comodi e pratici da portare con noi, sfiziosi e stuzzicanti, perfetti anche da associare ad altri ingredienti, come formaggi spalmabili e simili, per trasformarli in un vero e proprio pasto. Conoscete la storia dei cracker? Chi li ha inventanti e perché hanno i buchi: scopriamo tutti i dettagli!
In commercio ce ne sono così tante varianti che possiamo stare certi di accontentare sempre i gusti di tutti. Integrali, aromatizzati, insaporiti da ogni tipo di ingrediente: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Di sicuro anche voi, sgranocchiandoli, vi sarete chiesti perché queste sfoglie croccanti siano ricoperte di fori e chi è stato ad inventarli. Ecco la storia affascinante.
Chi li ha inventati e perché hanno i buchi: la storia dei cracker
Ebbene, prima di tutto andiamo a svelare qualche dettaglio a proposito del periodo e del luogo. L’origine risale agli Stati Uniti verso la fine del ‘700 e l’ideatore di questa “ricetta” oggi amatissima fu un fornaio, Theodore Persons. Pare che si mise all’opera su un prodotto già esistente, le gallette di cui si cibavano quasi sempre soldati e marinai, durissime e forse un po’ insapori. In seguito, Josiah Bent, andò a perfezionare ancora la ricetta di Persons, usando il forno per rendere “biscottosa” questa nuova tipologia di galletta. Grazie a questi due signori, nacquero i cracker come li conosciamo oggi. Ma perché questo nome e i fori?
Ebbene, per quanto riguarda la scelta del nome, non è difficile capire l’assonanza al rumore che fanno quando li sgranocchiamo. Quel “crack” ormai marchio di fabbrica di questo prodotto pare sia stato di ispirazione. Per quanto riguarda i buchi, invece, il discorso è diverso e c’entra la componente della consistenza. Vediamo nel dettaglio cosa intendiamo.
Il signor Bent si rese conto che forando queste gallette prima di infornarle, riusciva ad evitare che di deformassero a causa della formazione di bolle. In questo modo, i cracker restano perfettamente dritti, con una superficie liscia omogenea in tutti i punti. Inoltre, a seconda del numero di fori e di come sono posizionati, si riesce ad ottenere un prodotto più o meno croccante e friabile.
Una storia senza dubbio affascinante, soprattutto se pensiamo che questa stuzzicheria è giunta fino a noi e ed è ancora oggi amatissima e diffusa ovunque, apprezzata per il sapore delicato e la consistenza sfiziosa e per la sua lunga conservazione!