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Curiosità

I dolcificanti aiutano davvero a dimagrire? Finalmente la verità con un nuovo studio: tutto stravolto

Ma i dolcificanti aiutano davvero a dimagrire oppure è solo una leggenda metropolitana? Finalmente arriva la verità con nuovo studio dell’OMS.

Quando si inizia una dieta, nella maggior parte dei casi arbitrariamente, si decide di ridurre o eliminare del tutto il consumo degli zuccheri, responsabili (in parte si intende) dell’aumento del peso. Ed effettivamente di base ridurli, soprattutto quelli raffinati, che troviamo nelle merendine o nelle bibite gassate non è di certo una cattiva abitudine alimentare in sé e per sé. Lo diventa però nel momento in cui si sostituisce in toto lo zucchero

Tutto sui dolcificanti: davvero aiutano a perdere peso? – Grantennistoscana.it

Soprattutto negli ultimi anni, infatti, sempre più persone hanno eliminato lo zucchero completamente a favore dei dolcificanti pensati proprio per rendere, ad esempio, più dolce il caffè tenendo sotto controllo il peso. Ma può davvero mezza bustina o una bustina intera di zucchero “normale” essere così deleteria nel processo di dimagrimento?

Un team di ricercatori canadesi ha fatto il punto della situazione arrivando a una conclusione che può essere a tratti spiazzante. Non esiste, infatti, almeno fino a ora, alcuna prova scientifica che confermi come sostituire lo zucchero con del dolcificante artificiale sia vantaggioso per perdere peso o rimanere in forma. Come riportato da ‘Focus‘, confrontando i parametri dei soggetti che assumevano zucchero con quelli di chi consumava edulcoranti artificiali, è emerso come non ci sia un vantaggio per la perdita di peso.

Al contrario, “non esiste un chiaro vantaggio per la perdita di peso e c’è semmai una potenziale associazione con l’aumento del peso, l’insorgenza del diabete e di altri problemi cardiovascolari“, ha spiegato Meghan Azad, nutrizionista della University di Manitoba in Canada che ha preso parte allo studio. Nello specifico, chi ha consumato regolarmente edulcoranti ha circa il 14% in più di probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2.

Dolcificanti e dieta: l’Organizzazione Mondiale delle Sanità fa chiarezza

Pur trattandosi ancora di studi sperimentali da approfondire, non è la prima volta che si sollevano alcune preoccupazioni non solo sulla presunta perdita di peso, ma anche sugli effetti negativi sulla salute causati proprio dai dolcificanti. Uno studio condotto nel 2012, infatti, ha posto l’attenzione proprio sulla relazione tra l’assunzione di edulcoranti e la sovrapproduzione di insulina, ovvero uno degli effetti collegati al diabete di tipo-2.

L’OMS fa chiarezza sui dolcificanti – Grantennistoscana.it

Ma nel mare magnum degli studi e delle preoccupazioni, cosa ne pensa l’Organizzazione Mondiale della Sanità del consumo di dolcificanti? In realtà, per l’OMS non ci sono dubbi. Sarebbe meglio, infatti, evitare l’utilizzo di dolcificanti non zuccherini per perdere peso o per ridurre l’incidenza delle malattie croniche non trasmissibili.

Dopo aver revisionato ben 500 studi scientifici in merito, l’Organizzazione ha stilato delle nuove linee guida secondo le quali gli edulcoranti anche a lungo termine non offrano nessun beneficio. Al contrario, pure per l’OMS gli effetti sono controproducenti sulla salute. Oltre all’aumento del rischio del diabete di tipo 2, l’istituto ha individuato anche importanti problemi cardiovascolari e un incremento del rischio di mortalità negli adulti.

Sono da evitare allora tutti i dolcificanti?

Non esiste però un solo tipo di edulcorante. Anzi, sul tema il mercato è davvero vasto e lo scorso anno ha registrato un profitto complessivo di 2 miliardi di dollari a livello mondiale. In altre parole, si stratta di un mercato davvero florido e in salute. Ma sono da evitare quindi tutti i dolcificanti a priori?

Nel documento dell’OMS, l’istituto fa riferimento ai “non-sugar sweeteners – NSS“, ovvero i cosiddetti dolcificanti non zuccherini. Questi, infatti, sono stati proprio ideati e pensati come alternativa valida e “salutare” allo zucchero per dolcificare alimenti e bevande senza intaccare la linea. Ma non solo. Il marketing che ruota attorno alla loro pubblicità e vendita sul mercato ha puntato proprio sulla salute a 360 gradi.

La Stevia e gli altri dolcificanti non aiutano a dimagrire – Grantennistoscana.it

E così, i non-sugar sweeteners spesso vengono venduti come aiuti per dimagrire e non riprendere i chili persi. Oppure, per tenere a bada i livelli di glucosio nel sangue per chi è affetto da diabete. I più famosi edulcoranti artificiale “amici” della salute sono:

  • Acesulfame K
  • Aspartame
  • Advantame
  • Ciclamati
  • Neotame
  • Saccarina
  • Sucralosio

Tra quelli naturali, invece, abbiamo la stevia e tutti i suoi derivati, a dimostrazione del fatto che sono davvero tantissimi gli edulcoranti presenti sul mercato proprio con questo “obiettivo“. Un scopo, questo però che si può raggiungere anche in maniera del tutto naturale.

No, non serve introdurre dolcificanti nella propria dieta per dimagrire efficacemente

I dolcificanti non zuccherini sono elementi non essenziali nell’alimentazione e non hanno valore nutrizionale“, ha spiegato Francesco Branca, direttore OMS per la nutrizione e la sicurezza alimentare, a ‘Focus’. Ma non solo. Il direttore dell’OMS, ha posto l’accento anche sulla graduale desuetudine ai sapori dolci. “Bisogna considerare altri modi per ridurre l’apporto di zuccheri, come consumare cibi naturalmente zuccherini come la frutta, o cibi e bevande non dolci“.

Concediti pure una bustina di zucchero per rendere più dolce il caffè – Grantennistoscana.it

Per migliorare la salute generale, quindi, basta ridurre e non sostituire. Meglio se già dalla prima infanzia. L’educazione alimentare, infatti, è alla base di un sano e duraturo rapporto col cibo che non necessita in questi casi di dolcificanti, proprio come ha spiegato Andrea Natali, coordinatore eletto del comitato scientifico della Società Italiana di Diabetologia. Il coordinatore, infatti, condivide appieno le nuove linee guida dell’OMS.

L’effetto molto piccolo sulla riduzione di peso associata all’uso di dolcificanti è spiegato dalla modesta riduzione di calorie che comporta scambiare lo zucchero con i dolcificanti“, ha spiegato in un’intervista rilasciata a ‘Quotidiano Sanità‘. Il consumo di zuccheri semplici è abbastanza modesto infatti nella maggior parte dei casi. In altre parole, se si segue già una dieta ricca di tutti i macronutrienti e si fa attenzione all’apporto calorico giornaliero, va bene anche una bustina di zucchero per rendere più dolce il caffè!

Karola Sicali

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