Da chi prendono l’intelligenza i figli? La scienza mescola nuovamente tutto con una delusione per molte persone. Sicuramente il fattore dna risulta un panorama difficile da analizzare.
Per tantissimi anni si è pensato che l’intelligenza dei bambini derivasse dagli uomini, una recente scoperta ha un po’ mescolato le carte in tavola. Per questo diventa interessante prendere spunto e fare delle riflessioni in merito.
Quello che appare evidente è che questo ambito merita ancora ulteriori approfondimenti con diversi specialisti che potrebbero mettersi al lavoro. Sta di fatto che quanto creduto per lunghissimo tempo sembra essere sovvertito da un recente studio. Il detto “tale padre, tale figlio” potrebbe dunque essere rivisto anche se non totalmente. Andiamo però ad analizzare da vicino queste informazioni.
La scoperta che cambia tutto
Di recente gli scienziati hanno scoperto che i geni dell’intelligenza per il bambino sono portati dal cromosoma X presente totalmente nella donna e invece mescolato con l’Y nel patrimonio genetico fornito dall’uomo al bambino. Alcuni studi hanno dimostrato come su topi geneticamente modificati ci sia stato uno sviluppo anche di cervello e testa in quelli con dose massiccia di geni materni e invece cervelli più piccoli e corpi più grandi negli altri.
Gli studi scientifici dimostrano dunque che il patrimonio genetico del bambino sia dovuto proprio alla madre e in questo senso si sta lavorando per sovvertire qualcosa che in passato sembrava acclarato. Per tanti decenni infatti si è analizzato il fenomeno totalmente al contrario, mentre oggi, come visto, potrebbe veramente cambiare tutto. Quello che emerge però è anche un certo stato confusionale che potrebbe obbligare ad analizzare ancora più a fondo la questione.
Uno studio recente specifica come i geni materni si svilupperebbero a livello della corteccia cerebrale, all’interno della quale non sarebbero stati rinvenuti invece geni paterni. Ma cos’è la corteccia cerebrale? Si tratta di quella parte di cervello dove sono presenti le funzioni cognitive complesse tra cui pensiero razionale e articolazione del linguaggio oltre ovviamente anche l’intelligenza. Pare che i geni paterni si vadano ad accumulare nella porzione di cervello che invece controlla le emozioni soprattutto nell’ipotalamo e nell’amigdala.
Non manca il contributo maschile
Va specificato che in questo senso si fanno delle analisi e che mai si costruisce un repertorio genetico totalmente da uno dei due genitori, quindi è ovvio che anche il patrimonio genetico del padre vada a inficiare sull’intelligenza. Anche se le recenti scoperte fanno capire che questo accade in quantità inferiori rispetto alla mamma.