Esistono davvero pericoli del talco per la salute? La domanda è d’uopo, visto che gli adulti e soprattutto i bambini usano il prodotto ogni giorno.
Ci sono quelle abitudini consolidate, anche nella beauty routine, per le quali non si immagina il potenziale rischio. Sul talco sono ancora in essere leggende metropolitane e informazioni che lasciano dubbi.
Abbiamo tutti usato il talco dopo la doccia o per lenire gli effetti del sudore, e sicuramente chi ha avuto un figlio ha usato il prodotto pensando di fare una cosa giusta. Ma forse dovremmo stare più cauti.
La storia tutta italiana del talco, o meglio in questo caso del Borotalco, ci porta molto indietro nel tempo. Era il 1878 quando in un laboratorio fiorentino nacque il boro-talcum, un prodotto che è ancora oggi usato da milioni di persone. All’epoca cominciavano le prime campagne pubblicitarie, la comunicazione si fece sempre più indicizzata, e così grazie alle dinamiche di allora, il borotalco divenne quasi “una panacea” per molti mali.
Gli uomini lo usavano come dopobarba, le donne come cipria e ai bambini veniva applicato come rinfrescante e lenitivo. È l’uso che se ne fa ancora oggi, attraverso polveri prodotte da numerosi brand. Anzi, forse non tutti sanno che la profumata polvere può essere sfruttata in molti modi.
Si tratta di una domanda che si sono posti in molti. La formulazione del talco è variata nei decenni, e fino agli anni ’60 nessuno si era posto il problema se il mix di sostanze potesse nuocere alla salute.
Fu negli anni ’70 che cominciarono i sospetti: alcuni ricercatori scoprirono che tra gli ingredienti del talco vi era anche l’amianto. Esatto, proprio quel materiale che è stato usato abbondantemente negli anni ’80 per via della sua resistenza al calore, e che nell’edilizia era conosciuto come Eternit. Ma poi si è scoperto che le fibre che lo compongono, disperdendosi col tempo e con l’usura, causavano il cancro.
Per via di questo ingrediente contenuto nel talco, gli esperti cominciarono a sospettare che causasse il tumore ovarico, visto l’uso intimo. In realtà non si è mai dimostrato il nesso tra l’insorgenza di un tumore e l’uso del talco. Ad ogni modo, è dagli anni ’70 che è vietato l’amianto come ingrediente per la polvere lenitiva, e in tutto il mondo vengono fatti controlli a campione per garantire la sicurezza dei consumatori.
Assodato che non esiste certezza sui pericoli di contrarre una qualche forma di tumore usando il talco, dobbiamo però ricordare che il prodotto va usato con consapevolezza.
Certamente il dubbio sulla sicurezza del prodotto, visto che viene usato sulla pelle e spesso nelle parti intime – anche di neonati – può innescare insicurezze.
Abbiamo detto che il talco non causa i tumori, ma se non lo si usa con cautela si può comunque incorrere in alcuni disagi. Innanzitutto durante l’uso è bene evitare di respirarlo, e dunque naso e bocca vanno tenuti lontani. L’inalazione della polvere, soprattutto se prolungata, può scatenare i seguenti effetti collaterali.
• nei bambini molto piccoli può provocare laringospasmo e/o convulsioni;
• alcuni soggetti sensibili possono sviluppare allergie;
• irritazioni agli occhi.
Addirittura gli esperti avvertono che il talco può interferire con alcuni tipi di medicinali, e quindi sarebbe opportuno consultare il medico in caso di dubbi.
Dopo aver letto quanto sopra potremmo non avere più voglia di usare il talco, anche se non dobbiamo allarmarci o demonizzare il prodotto. In fondo viene usato davvero da più di un secolo e non vi sono mai stati casi così eclatanti da eliminare la polvere dal commercio.
Però possiamo imparare qualche curiosità e scoprire che il talco serve a molte altre cose oltre alla beauty routine.
Sicuramente uno degli usi alternativi del talco è quello di deodorante, che si può mettere nell’armadio o nelle scarpe. Si rivela perfetto poi come districante per la bigiotteria e i gioielli. Un altro uso è quello di spolverare di talco una chiazza di unto sui vestiti, che poi quando saranno lavati in lavatrice torneranno come nuovi.
Il talco è usato anche come polvere anti insetti, per cacciare le formiche dalla cucina e come pesticida/protettivo per i bulbi dei fiori. Dunque, alla fine, questa preziosa polvere possiamo sfruttarla in molti ambiti, naturalmente sempre avendo l’accortezza di non avvicinarsi troppo con naso e bocca. L’uso consapevole del talco permetterà di evitare qualsiasi rischio.
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