Quali sono i cambiamenti del nostro corpo che dovrebbero metterci in guardia per il rischio di melanoma? Ecco i consigli degli esperti.
In questi giorni di caldo rovente tutti abbiamo ben presente l’importanza di proteggere la nostra pelle dai raggi del sole. Quel che spesso dimentichiamo, invece, è che indipendentemente dal periodo dell’anno, la protezione solare resta un’esigenza fondamentale. Fa un’enorme differenza per la nostra cute e può prevenire gravi problemi di salute, a partire dal cancro della pelle. La forma più grave di questo tipo di tumore, detta melanoma, si manifesta con alcune avvisaglie che dovremmo conoscere per poterle all’occorrenza identificare. Eccole una per una.
Innanzi tutto, è importante sapere che il melanoma ha origine nelle cellule della pelle che producono pigmenti chiamati melanociti. Secondo il dottor Daniel Glass, medico specialista interpellato da Women’s Health, “nel melanoma, queste cellule diventano maligne e crescono a un ritmo anormalmente veloce”. Ma ci sono diversi tipi di melanomi. Di solito si trovano sulla pelle, ma in alcuni casi appaiono nella bocca, nell’intestino o negli occhi, cioè dovunque siano presenti i melanociti. In generale, il melanoma si presenta in varie forme e i sintomi tendono a variare da persona a persona. Proprio per questo è cruciale tenere sempre sotto controllo i cambiamenti della propria pelle.
Generalmente, “il sintomo più comune è un neo strano sulla pelle, che sembra o si comporta in modo diverso dagli altri“, spiega Ross Perry, un altro medico esperto in questo campo. Nel senso che “potrebbe avere un colore, una forma o un aspetto insoliti”. Più nello specifico, “in termini di comportamento, è capace di provocare prurito, croste, sanguinamento o essudazione”, aggiunge. Ma non allarmatevi: di solito questi sintomi non si manifestano tutti insieme e “l’importante è essere consapevoli di tutto ciò che sembra sospetto”, avverte il medico.
Per un’efficace valutazione di eventuali sintomi sulla pelle, è utile ricorrere alla tecnica ABCDE:
Resta però il fatto che il danno causato dai raggi ultravioletti non è sempre visibile, poiché i sintomi possono in alcuni casi richiedere fino a 20 anni per manifestarsi, aggiunge Gillian Nuttall, Amministratore delegato di Melanoma UK. Infine, gli esperti menzionano alcuni fattori di rischio da tenere in considerazione, con particolare riferimento agli individui che hanno regolarmente subìto scottature da bambini, coloro che hanno la pelle più chiara, che lavorano all’aperto, che hanno molti nei e precedenti di cancro della pelle in famiglia.
Secondo un nuovo studio condotto in Svezia, i giovani maschi che vanno in bicicletta, nuotano, corrono e fanno altri esercizi che stimolano la forma cardiorespiratoria sono meno vulnerabili a nove tipi di cancro a lungo termine. Più specificamente, i ricercatori menzionano i tumori della testa e del collo, dello stomaco, del pancreas, del fegato, dell’intestino, del retto, dei reni, dei polmoni e dell’esofago. La ricerca è stata pubblicata sul British Journal of Sports Medicine ed è frutto del monitoraggio di oltre un milione di uomini per 30 anni. Tutti i partecipanti hanno prestato servizio militare in Svezia tra il 1968 e il 2005.
All’esito del monitoraggio, i ricercatori, citati da The Independent, hanno concluso che i giovani con un livello più elevato di idoneità cardiorespiratoria avevano il 39% in meno di probabilità di sviluppare il cancro della testa e del collo; il 21% in meno di probabilità di sviluppare il cancro esofageo; il 40% in meno di probabilità di sviluppare il cancro allo stomaco; il 18% in meno di probabilità di cancro al fegato; il 20% in meno di probabilità di cancro intestinale. Inoltre, i giovani più allenati erano anche meno soggetti ad ammalarsi di cancro al rene, ai polmoni e al pancreas. “Questi risultati potrebbero essere utilizzati per la definizione delle politiche di salute pubblica, rafforzando ulteriormente l’incentivo a promuovere interventi volti ad aumentare l’idoneità cardiorespiratoria nei giovani“, hanno scritto gli autori.
Naturalmente, come sempre, ci sono luci e ombre. Gli scienziati hanno infatti scoperto che una maggiore idoneità cardiorespiratoria “è stata associata a un leggero aumento (7%) del rischio di cancro alla prostata e un aumento del 31% del rischio di cancro della pelle“. Ma gli autori hanno suggerito che il rischio più elevato di cancro della pelle può essere correlato a una “maggiore esposizione ai raggi ultravioletti”.
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