Se i tuoi vicini sono rumorosi e non ti permettono di riposare in queste occasioni puoi chiamare le forze dell’ordine: ecco quando!
Negli ultimi anni, a causa della pandemia, tutti noi abbiamo passato molto più tempo in casa che fuori. Molti hanno iniziato a lavorare in smart-working ed hanno poi mantenuto questa modalità di lavoro da casa. La maggioranza delle persone ha dovuto re-imparare le regole di un buon vicinato, in modo da evitare di disturbare le persone vivono vicino a loro. Molto spesso però, le liti condominiali e di vicinato sono inevitabili.
La maggior parte di esse infatti avviene a causa dei rumori provenienti dall’appartamento dei vicini. Ciò che forse molti ignorano è che non è lecito fare tutto ciò che si vuole all’interno della propria abitazione. Ad esempio, attività come l’ascolto di brani musicali ad alto volume, l’utilizzo di trapano o martello per piccole riparazioni, lo spostamento di mobili ed arredamento risultano attività lecite in astratto, ma in concreto possono diventare illecite se comportano dei disagi per il vicinato.
Soglia di tollerabilità, come stabilirla
L’art. 844 del Codice Civile prevede che il proprietario di un immobile non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità. Ci deve essere quindi una soglia di tollerabilità entro la quale si devono sopportare i rumori che provengono dall’appartamento del vicino. Se si oltre passa questa soglia di tollerabilità si può procedere per vie legali. Ma come si individua questa soglia?
Bisogna, innanzitutto, prendere in considerazione l’orario in cui avviene il rumore. I suoni che provengono dall’esterno sono maggiormente tollerabili durante il giorno rispetto alla notte, indicativamente dalle ore 22:00 alle 6:00. Altro fattore è la durata del rumore. Infine, occorre valutare la condizione dell’ambiente circostante, tenendo in considerazione se si abita in aperta campagna o zona residenziale o commerciale, e le caratteristiche e le abitudini degli abitanti. Tenuti presenti questi fattori i giudici hanno sentenziato che un rumore che supera di 3 decibel il rumore di fondo della zona durante la notte non è tollerabile. Invece di giorno non è tollerabile se lo supera di 5 decibel.
Come comportarsi
Per tentare di far cessare il rumore proveniente dall’abitazione del vicino spesso vengono chiamate le forze dell’ordine. Le forze dell’ordine però possono intervenire quando il rumore lamentato disturba un numero indeterminato di persone o gran parte del vicinato. Si può decidere di rivolgersi all’amministratore di condominio, ma anche lui può fare ben poco. Questo perchè il suo compito è far rispettare il regolamento condominiale e non appianare i contrasti tra condomini. Pertanto, l’amministratore di condominio può intervenire solamente se il regolamento prevede delle norme comportamentali specifiche.
Quello che si può fare quando i rumori dei vicini sono insopportabili è chiederne la cessazione in sede civile. Il giudice, verificato che il rumore supera la normale tollerabilità, ne ordinerà l’immediata cessazione, condannando il responsabile al risarcimento del danno, eventualmente provato. Per provare che il rumore non è tollerabile basta la testimonianza dei vicini. Il danno, invece, andrà provato anche con documentazione medica che certifichi i disturbi legati al rumore.