Sapete qual è il castello più prezioso della storia? Il motivo davvero lascia senza parole anche perché questo splendido monumento si trova proprio in Italia.
Il nostro paese è protagonista di meraviglie incredibili, difficile da credere ai nostri occhi è questo castello che ci porta indietro nel tempo a un’epoca che veramente non esiste più. Andiamo a scoprire qualcosa di più.
Partiamo col dire che ci troviamo in Puglia, una regione particolarmente amata e meta di tantissimo turismo soprattutto in estate per le splendide spiagge e il mare che la circondano. La regione sfiora i quattro milioni di abitanti con il capoluogo che è Bari. Ci sono posti meravigliosi come il Salento o il Gargano che si trova in provincia di Foggia.
Ma di che castello stiamo parlando? Si tratta del Castello di Monte Sant’Angelo, una fortezza che si trova in cima a una collina precisamente nel comune omonimo quello di Monte Sant’Angelo. Fu costruito nel VI secolo è un vero e proprio esempio di quell’architettura militare e sacra che risale al periodo medievale. Andiamo però ora ad analizzare alcuni particolari più da vicino che lo caratterizzano e che lo rendono molto caratteristico.
Castello di Monte Sant’Angelo, quello che c’è da sapere
Il Castello di Monte Sant’Angelo è stato costruito per proteggere il santuario di San Michele Arcangelo che si trova all’interno. Si tratta di un luogo che a lungo è stato meta di pellegrinaggi con tantissimi visitatori che da tutto il mondo si sono mossi per arrivarvi. Il castello poi è composto da diversi edifici. Si parte dalla cappella di San Michele per passare nel chiostro, la sala del tesoro, il pozzo e la prigione. Il tutto è custodito da mura fortificate.
All’interno della cappella di San Michele troviamo anche un’immagine sacra e un altare in marmo risalenti al XV secolo. Sono stati molti i restauri nel corso del tempo con l’UNESCO che l’ha nominato patrimonio dell’umanità nel 2011. Ancora oggi è aperto ai visitatori che si recano lì sia per l’architettura. che soprattutto per il messaggio religioso e per rivolgere omaggio al Beato.
Tra le altre cose da segnalare c’è anche il fatto che dal castello si può ammirare un panorama mozzafiato che si concentra sulla campagna che si muove nei dintorni. Tra i pellegrinaggi più ricordati c’è quello di Papa Gregorio Magno che nel 596 d.C. scrisse anche una lettera della sua esperienza, una sorta di recensione preistorica, in grado di far aumentare ancor più la visibilità del luogo in questione.