Perché è stato istituito il gioco del lotto? Potremmo pensare per vincere soldi! Ma non è esattamente così.
Il gioco del lotto ci fa sognare, in Italia è uno dei giochi basati sulla fortuna più usati ed è molto antico. Ci fa sognare perché giocando sfidiamo la sorte, nella speranza di portare a casa una grossa fortuna e quindi cambiare la nostra vita come mai avremmo potuto con qualsiasi altro mezzo! Chi di noi non ha mai provato a compilare una schedina per tentare la fortuna! Il montepremi a volte è molto alto specialmente quando dei numeri mancano all’appello da molti mesi. Un po’ per gioco un po’ perché mettiamo le nostre speranze in quella schedina, tutti prima o poi proviamo a giocare.
Il lotto non ha avuto sempre lo stesso schema, diciamo che con il tempo si è evoluto fino ad arrivare a quello dei giorni nostri. Le ruote adesso sappiamo che sono 11: una nazionale e 10 regionali, quelle regionali prendono il nome dei vari capoluoghi di provincia, Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia. Ma inizialmente non erano così tante le ruote su cui giocare i numeri.
Nel 1863 erano soltanto 6: Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Venezia e in seguito all’annessione di Roma all’Italia nel 1871, le ruote divennero 7; nel 1874, fu aggiunta quella di Bari e divennero così 8. Molto tempo dopo, nel 1939, arrivarono ad essere 10 perché furono aggiunte anche Genova e Cagliari. Solo nel 2005 entrò in ballo anche la ruota nazionale, arrivando così a 11.
Il gioco del lotto è molto antico, ma inizialmente non aveva affatto le finalità del gioco odierno. Per che cosa era nato?
Il gioco del lotto è nato nel 1500 a Genova, ma pare ce ne siano anche forme antecedenti, ma non era esattamente così com’è adesso ma parte da quel periodo, quello delle Repubbliche marinare: venivano estratti 5 nomi a caso su 120 di cittadini giudicati meritevoli per ricoprire una carica pubblica. Su questa estrazione cominciarono ad esserci scommesse su chi sarebbe stato sorteggiato, da qui l’origine del gioco. La stessa Repubblica marinara lo vietò pochi anni dopo perché era effettivamente dilagato come gioco d’azzardo e nel 1620 gli fu data, proprio a Genova, una vera e propria regolamentazione.
Successivamente, dal 1800 in poi, comincia ad assomigliare sempre più a quello odierno e, pian piano, evolvendosi ha raggiunto la forma attuale. Ha subito un’altra trasformazione durante il periodo della pandemia: le estrazioni venivano effettuate in ogni regione simultaneamente ma dal 2020, a causa del covid, si fa un unico sorteggio a Roma nella Sala Belli. Altra grande innovazione è stata introdotta con l’avvento delle tecnologia: le giocate possono essere fatte anche on line mediante il sito istituzionale e anche le estrazioni si possono consultare on line.