Il Reddito di Cittadinanza, come cambia con il governo guidato da Giorgia Meloni? Scopriamo i beneficiari e gli importi del sostegno.
E’ stato uno degli argomenti più dibattuti durante l’ultima campagna elettorale che ha preceduto le elezioni politiche del 25 settembre 2022. La futura presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e leader di Fratelli d’Italia contro il numero uno del Movimento 5 Stelle, ed ex premier, Giuseppe Conte. Tema: il Reddito di Cittadinanza.
Tesi opposte. Giorgia Meloni ha continuato a ripetere come l’esperienza del Reddito di Cittadinanza sia da ritenere assolutamente insoddisfacente, poiché non ha risolto il problema riguardante l’inserimento, o il reinserimento, dei percettori del reddito, nel mondo del lavoro.
Ovviamente Giuseppe Conte, su tale questione, ha tenuto l’atteggiamento opposto, ritenendo invece che il sostegno contro la povertà, fortemente voluto dal suo movimento, abbia aiutato concretamente oltre un milione di persone. Le elezioni le ha poi stravinte Giorgia Meloni, per cui non ha sorpreso che, fin da subito, il nuovo esecutivo abbia cercato di “smontare” la misura pentastellata. Ora si pensa al dopo-reddito di cittadinanza ed il governo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia ha pronta la nuova misura. Anzi tre.
Quindi nell’immediato futuro legato ai sostegni contro la povertà e l’inclusione, al posto del Reddito di Cittadinanza troveremo non una singola misura, bensì tre.
Gil, Garanzia per l’inclusione, Pal, Prestazione di accompagnamento e Gal, Garanzia per l’attivazione lavorativa. Gil, Garanzia per l’inclusione, entrerà in vigore dal 1°gennaio 2024. Riguarderà poco più di 700mila famiglie che riceveranno un sostegno economico pari a 500 euro mensili. A tale somma potranno aggiungersi altri 280 euro intesi come contributo affitto.
Tali sostegni si riceveranno direttamente sulla carta di inclusione. Chi ne avrà diritto? Per avere diritto a ricevere almeno uno dei sopracitati sostegni è necessario che il nucleo familiare rispetti almeno uno dei seguenti requisiti, ovvero che abbia la suo interno un minore, un over 60, un soggetto disabile o invalido civile. Altra condizione è che si sia residenti in Italia da almeno 5 anni. Il sostegno avrà una durata di 18 mesi. Chi rifiuta un’offerta di lavoro vedrà immediatamente decadere il beneficio.
Per i nuclei familiari in condizioni di povertà è invece stato creato il Gal, Garanzia per l’attivazione lavorativa. Trattasi di un contributo pari a 350 euro mensili, per un massimo di due componenti del medesimo nucleo familiare. Il secondo contributo, però, avrà un importo dimezzato, ovvero pari a 175 euro. Per coloro, invece, che hanno percepito il Reddito di Cittadinanza nel 2023 e hanno sottoscritto un accordo di lavoro, c’è Pal, Prestazione di accompagnamento al lavoro, che sarà possibile richiedere dal prossimo 1° settembre e che avrà un importo pari a 350 euro mensili.
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