Il mostro di Loch Ness? Quasi sicuramente è una leggenda, ma per la Scozia è una vera fortuna

Il mostro di Loch Ness esiste davvero? Leggenda o meno, la Scozia dovrebbe ringraziarlo: le è valso una vera fortuna!

Ci sono numerose leggende che sono sopravvissute nel tempo e che ancora oggi fanno parte dell’immaginario collettivo. Chiaramente molte di queste si sono trasformate nel tempo, divenendo più che altro dei racconti di folclore, qualcosa di cui conoscere la storia per cultura personale e curiosità.

Esiste davvero il mostro di Loch Ness?
La leggenda del mostro di Loch Ness viene costantemente alimentata da foto e video – Grantennistoscana.it

Le leggende hanno dato vita, ad esempio, a figure mostruose come i vampiri, le streghe, i licantropi e gli zombi, mostri che oggi sono parte della nostra cultura popolare e spunti di scrittura per libri, serie tv, film e videogiochi. Nessuno infatti più crede all’esistenza di esseri sovrannaturali dotati di abilità particolari o di vere e proprie capacità magiche.

Ci sono poi altri tipi di leggende, quelle legate alle gesta eroiche di personaggi appartenenti ad epoche storiche antiche. Figure mitologiche come Ercole, Re Artù e Robin Hood appartengono all’immaginario collettivo e rappresentano una visione idealizzata dei valori e della giustizia, ma chiaramente tutti noi sappiamo che si tratta di figure letterarie.

Esistono poi miti la cui provenienza è ancora avvolta nel mistero, per i quali esiste ancora il dubbio che ci sia un fondamento di verità. Sicuramente a questi appartiene la civiltà perduta di Atlantide. Ancora oggi, infatti, ci sono teorie secondo cui questa città stato incredibilmente avanzata a livello tecnologico sia davvero esistita.

Un alone di mistero avvolge ancora alcune figure facenti parte della cultura di alcuni popoli. C’è chi ritiene che ad esempio i fantasmi esistano davvero e continua a cercarli attraverso sedute spiritiche e strumentazioni. C’è anche chi è convinto dell’esistenza dello Yeti, mostro dalle sembianze umanoidi la cui narrazione è nata dalle parti dell’Himalaya.

Tra mito e realtà: Loch Ness come Big Foot?

Con ogni probabilità la storia dello Yeti non è troppo dissimile da quella di Big Foot. Qualcuno ha sostenuto di aver visto una creatura spaventosa e gigantesca e la storia si è ingrandita al punto da generare fenomeni di illusione collettiva. Non tutti forse sanno, infatti, che Big Foot, una specie di Yeti bruno che è diventato una creatura mitologica negli Stati Uniti d’America, altro non era se non l’invenzione di un burlone.

Nessie come Big Foot?
Il primo uomo che sostenne di aver visto Big Foot ha ammesso di aver inventato tutto e creato lui le impronte – Grantennistoscana.it

Ray Wallace, operaio che lavorava in California, nel 1958 decise di dare sostanza ad alcune leggende appartenenti alle popolazioni native americane. Secondo le leggende degli indiani d’America, infatti, nei boschi esistevano degli ominidi dalle dimensioni inusitate. Tale leggenda venne portata all’attenzione dei media nel 1920 da John W. Burns, il quale, dopo aver ascoltato le storie su questi uomini giganteschi, coniò il termine “Bigfoot“.

Negli anni successivi, l’idea che delle creature gigantesce abitassero i boschi degli Stati Uniti si diffuse. Un’idea che divenne più concreta quando Wallace sostenne di aver trovato e mostrò ai giornalisti delle impronte gigantesche nei boschi. Da quel momento in poi gli avvistamenti furono numerosi e la leggenda di questo essere crebbe a dismisura. Tuttavia nel 2002, poco prima di morire, Wallace confessò di aver preso in giro tutti, e di aver creato lui le impronte che avrebbero dimostrato l’esistenza di Big Foot.

Da dove nasce la leggenda del mostro di Loch Ness

Sebbene ancora oggi non ci sia la prova che gli avvistamenti siano frutto di pura immaginazione, la leggenda del mostro di Loch Ness (lago che si trova nel nord della Scozia), non è troppo dissimile da quella di Big Foot. Il primo avvistamento del mostro che abiterebbe il lago risale al sesto secolo dopo Cristo ed è contenuta in uno scritto del monaco irlandese Adamnano di Iona. Questo scrisse nelle proprie memorie di aver avvistato un’enorme creatura che emergeva dalle acque del Lago di Loch Ness nel 564 a.C., avvistamento che rimase unico fino al 1933.

nascita leggenda mostro di Loch Ness
Il primo avvistamento del mostro di Loch Ness risale addirittura al sesto secolo a. C. – Grantennistoscana.it

Per quasi 1.400 anni nessuno a parte il monaco aveva visto o quantomeno testimoniato la presenza di un mostro in quelle acque. La leggenda è stata riportata in vita dal quotidiano Inverness Courier, quando è stato scritto un articolo sulla testimonianza di una coppia in vacanza in Scozia. Questi sostennero di aver visto una gigantesca creatura emergere dalle acque del lago e nuotare in superficie.

Da quel momento, proprio grazie alla diffusione che la stampa permise a questa testimonianza, si è creato un vero e proprio fenomeno di culto che ha portato a decine di avvistamenti, storie e presunte prove fotografiche dell’esistenza del mostro. Il fanatismo attorno a questo mostro ha portato negli anni ad una sovrarappresentazione mediatica e cinematografica di questa creatura mitologica.

L’ultimo avvistamento è contenuto in un video amatoriale pubblicato lo scorso anno. A parlarne pubblicamente è stato l’esperto Gary Campbell, il quale ha definito le immagini come le migliori riguardanti “Nessie“. Campbell, il quale è l’addetto delle annotazioni del Registro Ufficiale del mostro di Loch Ness, ha dichiarato: “In merito alle evidenze video, in passato sono stati registrati due o tre ottimi filmati, ma questo è sicuramente il migliore di essi. Quando qualcosa del genere emerge in maniera genuinamente inspiegabile è semplicemente grandioso“.

Quanto frutta “Nessie” al turismo scozzese

Il fatto che ancora oggi ci sia il dubbio sull’esistenza del mostro di Loch Ness è sicuramente un vantaggio per il turismo in Scozia. Per quanto possa sembrare paradossale, infatti, ogni anno ci sono centinaia se non migliaia di persone che si recano nel nord della Gran Bretagna solo per visitare il lago ed il castello di Loch Ness. C’è chi ci va solo perché la località è stata resa nota dalle leggenda e chi invece nutre la segreta speranza di essere colui che porterà la prova decisiva dell’esistenza del mostro.

Quanto turismo genera la leggenda
La leggenda sul mostro di Loch Ness porta in Scozia migliaia di persone ogni anno: ecco quanto frutta in termini economici – Grantennistoscana.it

Che esista o meno interessa poco agli abitanti della zona. Il dubbio infatti è probabilmente il maggior stimolo al turismo. Secondo i dati rivelati da Campbell alla stampa, nel 2018 il turismo a Loch Ness ha creato un indotto di 54 milioni di dollari (49,4 milioni di euro). Introiti tra l’altro in crescita rispetto al passato, visto che lo stesso Campbell ha notato una crescita di 14 milioni di dollari (12,81 milioni di euro) rispetto al 2014.

I dati economici sarebbero cresciuti ulteriormente se non ci fosse stato lo stop causato dalla pandemia di Coronavirus nel 2020. Come tutti sappiamo, visto che lo stiamo vivendo sulla nostra pelle, alla pandemia è seguito un periodo di forte difficoltà economica nel quale ci troviamo ancora oggi. La difficoltà economica ha ridotto le possibilità di viaggio delle persone e dunque avuto un’influenza negativa anche sul turismo.

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