Moltissimi credono che lo stadio della Juventus sia in assoluto il primo di proprietà di una società di calcio.
In realtà non è così, anche se il primo è stato un fallimento sotto diversi punti di vista.
Ricordiamo che praticamente tutti gli stadi che ci sono in Italia sono di proprietà dei comuni e presi a noleggio dalle varie società che pagano per giocarci. Al momento le squadre italiane con stadio di proprietà sono pochissime.
Se abbiamo già parlato della Juventus, che ha inaugurato lo Juventus Stadium diventato poi Allianz Stadium, c’è da raccontare anche il caso della famiglia Pozzo che ha nel 2013 acquistato lo Stadio Friuli di Udine per l’Udinese trasformandolo nella Dacia Arena che è sicuramente un campo straordinariamente funzionale.
C’è poi il Mapei Stadium dove gioca il Sassuolo anche se c’è da dire che questo stadio ha una storia molto interessante e che ci porta indietro di diverse decine di anni. Ma qual è stato il primo stadio in Italia di proprietà di un club?
Il primo stadio di proprietà in Italia
Ebbene sì, il primo stadio di proprietà in Italia è quello dalle cui ceneri è nato il Mapei Stadium. Stiamo parlando dello stadio Giglio che fu costruito a Reggio Emilia tra il 1994 e il 1995 grazie a un accordo di sponsorizzazione con la nota azienda alimentare che gli ha dato il nome.
L’obiettivo era quello per la Reggiana, società in ascesa in quel momento, di andare via dallo Stadio Comunale Mirabello che aveva dei problemi di struttura e che trovandosi al centro della città creava ogni domenica grandissimi problemi alla viabilità.
Oltre alla costruzione dello stadio si puntò anche sul far sorgere un centro commerciale dando così al progetto un respiro europeo in un momento in cui si era davvero molto indietro nel nostro calcio. Con capitale privato fu costruito lo stadio e anche grazie ai tifosi che si proposero di acquistare abbonamenti per dieci stagioni sportive senza nemmeno sapere il futuro della squadra e in che categoria avrebbe giocato.
Lo stadio Giglio fu inaugurato nel 1995 nel mese di aprile in una gara curiosamente tra Reggiana e proprio la Juventus. La Reggiana però crollò negli anni a venire iniziando una crisi che purtroppo dura ancora oggi. Lo stadio è stato poi rilevato dalla proprietà del Sassuolo nel 2013 divenendo Mapei Stadium con la squadra neroverde che così potè lasciare il Braglia di Modena. Oggi è uno stadio funzionale e davvero straordinario sotto ogni punto di vista.