Imu scadenza 16 giugno: la Legge 104 prevede agevolazioni? Ora finalmente lo sai

Mancano pochi giorni alla scadenza dell’acconto Imu, ma quali sono le possibili esenzioni legate alla Legge 104?

È tempo di pagamento Imu ed in tanti cercano di capire se vi sia la possibilità di accedere a riduzioni o addirittura esenzioni che consentano di risparmiare qualche soldo. La normativa effettivamente prevede tutta una serie di esenzioni sul pagamento dell’Imposta Municipale Unica a cominciare da quella più importante legata alla prima casa purché di categoria catastale non di lusso. Stiamo parlando delle abitazioni delle seguenti: A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7.

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Ecco l’esenzione Imu con la legge 104 – grantennistoscana.it

Al contrario, nel caso di abitazioni di categoria catastale A/1, A/8 e A/9 l’Imu dovrà essere versata regolarmente sulla base di un’aliquota agevolata e con la possibilità di ottenere una detrazione di 200 euro. Vi sono poi sconti, ad esempio nel caso di abitazione che i genitori decidono di dare in comodato d’uso ai propri figli: in questo caso l’Imu andrà versata ma al 50% dell’importo complessivo, uno sconto sostanzioso del quale è bene essere a conoscenza.

Una domanda che in tanti si pongono è se anche chi ha la Legge 104 ovvero le persone con disabilità, abbia la possibilità di accedere a sconti o ancora meglio ad alcune esenzioni, evitando dunque di dover sostenere una spesa che potrebbe gravare non poco sul proprio bilancio familiare.

Pagamento Imu, ci sono esenzioni con la Legge 104? Cosa prevede la normativa

Per fornire una risposta occorre conoscere nel dettaglio la normativa vigente. Prima di entrare nel merito occorre sottolineare che anche le pertinenze non esentate e nel limite massimo di tre, sono oggetto del medesimo trattamento delle case di lusso ovvero aliquota agevolata e detrazione.

Tornando invece alla casa del disabile, vi è la possibilità di esenzione Imu, ma in una specifica condizione ovvero qualora il proprietario abbia trasferito la sua residenza in un istituto di ricovero.

Esenzione Imu per trasferimento residenza disabile
Legge 104 ed esenzione Imu: i tre requisiti (grantennistoscana.it)

Vi sono delle casistiche particolari nelle quali pur non essendo stata stabilita la residenza e quindi non sia considerata dimora abituale la casa possa essere assimilata ad abitazione principale ai fini Imu e dunque ricevere il medesimo trattamento. Tali casi sono indicati nel comma 741 legge di bilancio 2020, e sono molteplici: ad esempio l’assimilazione è prevista in caso di “unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari“.

Oppure qualora una casa familiare sia stata assegnata, previo provvedimento del giudice, al genitore affidatario dei figli. O ancora per tornare alla 104, ” l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata”.

Come ottenere l’esenzione Imu con la 104

Dunque per chi ha la Legge 104 l’unico modo per poter ottenere un’esenzione dal pagamento dell’imposta è quello di assimilare ad abitazione principale la casa. Ma questo deve avvenire nel rispetto di alcune specifiche condizioni ovvero: l’assimilazione deve essere prevista in modo specifico dalla delibera Imu del comune nel quale l’immobile del quale il disabile è proprietario.

Esenzione Imu e assimilazione abitazioni
Il Comune deve aver deliberato l’assimilazione della casa (grantennistoscana.it)

Inoltre occorre il trasferimento, da parte del disabile, della residenza in un istituto di ricovero o sanitario e ancora è importante che l’immobile del quale il disabile è proprietario non venga concesso in locazione. Fatto salvo che i tre requisiti vengano soddisfatti, sarà possibile evitare di pagare l’Imu. Qualora invece il Comune non abbia deliberato l’assimilazione, l’abitazione verrebbe considerata come seconda casa ai fini Imu e dunque sarebbe soggetta al versamento della tassa come tutte le altre seconde abitazioni.

Un esempio

Per fare un esempio, se Luigi possiede un’abitazione nel comune di Napoli, ma trasferisce la residenza in un istituto di ricovero in modo permanente e il comune ha deliberato l’assimilazione, qualora la casa di Luigi non sia locata, l’abitazione se non di lusso, sarà esente dal versamento dell’Imu.

Invece in caso si tratti di abitazione di lusso Luigi dovrà pagare l’imposta nelle date prestabilite ma con aliquota ridotta e con la detrazione di 200 euro. Importante è, dunque, verificare a monte la presenza e sussistenza di tutti i requisiti per non incorrere in errori o non ritrovarsi a pagare l’Imu pur avendo la possibilità di esserne esentato.

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