Tendi ad avere segreti nella vita di coppia oppure sei un libro aperto per la tua dolce metà? Scopriamo insieme se sia meglio dirsi tutto o no.
Uno dei requisiti fondamentali per una relazione stabile, profonda e duratura è sicuramente la fiducia. Senza mancherebbe un pilastro fondamentale della coppia: gelosia, sospetti e cattivi pensieri sarebbero all’ordine del giorno in caso contrario. Se poi in passato si è sofferto parecchio per amore, tutte le insicurezze dei precedenti rapporti sarebbero immediatamente proiettati sull’altro che paga lo scotto di essere arrivato dopo un’importante delusione d’amore.
In quest’ottica, qualsiasi storia non solo è destinata a esaurirsi come una candela, ma genera un malessere che l’amore per sua natura non può completare. È vero che l’amore è passione e farfalle nello stomaco, ma è altrettanto importante che assieme al fuoco sacro della passione arda quello della comprensione, del rispetto e del dialogo. La comunicazione, infatti, a lungo andare fa la differenza.
Se si tendono ad alzare muri e barriere invalicabili, l’amore non è sufficiente per abbatterli. Ci si addentra all’interno di una matassa così complicata e fitta da essere praticamente impossibile trovare una soluzione efficace per la coppia che non sia quella di dividere le proprie strade per il bene di entrambi. Insomma, non è sempre detto che l’amore basti.
Immagina piuttosto un rapporto come una piccola piantina. Se riceverà le giuste cure attenzioni, se sarà annaffiata ogni giorno e sarà esposta al sole, questa crescerà forte e rigogliosa, in caso contrario seccherà prima del tempo; perché il segreto è scegliersi ogni giorno e rinnovare la promessa di esserci per l’altro anche nei momenti più bui e complicati. Ma è giusto dirsi tutto oppure va bene avere qualche segreto?
È meglio dirsi tutto oppure qualche piccolo segreto fa bene alla coppia?
Partiamo da una piccola premessa: ogni coppia è un mondo a sé e non esiste a priori un paradigma che vada bene a tutti. Ci sono delle linee guida o se vogliamo dei piccoli suggerimenti che la rendono però certamente più funzionale. Ma non solo. Rispondere a questa domanda non è esattamente la cosa più facile del mondo.
Di solito, infatti, nel partner si ricerca un complice, un alleato con cui combattere nel quotidiano le sfide della vita, una spalla su cui piangere e una persona alla quale affidarsi quando il mondo ci opprime. Insomma, i requisiti di ogni annuncio di lavoro che si trova oggigiorno online in confronto sono molto più semplici da soddisfare. Ma perché si esige quasi nell’altro così tanto? In tal ottica, subentra la paura della solitudine e del fallimento.
Proprio perché ormai viviamo delle relazioni sfilacciate e una vita frenetica che poco tempo lascia alla riflessione e alla meditazione, nella maggior parte dei casi cerchiamo una persona che ci possa salvare principalmente da noi stessi. Questi presupposti tuttavia sono assolutamente fallaci di base. Se non si è risolti e risoluti, se non si ha abbastanza forza per vivere e stare bene da soli, qualsiasi relazione ci apparirà sempre monca, povera e svuotata. A volte le aspettative sono le nostre peggior nemiche.
Cosa fare in questi casi però? La cosa migliore è certamente fare un lavoro di analisi e introspezione individuale per comprendere appieno quali siano i nostri punti di forza e quelli deboli. Solo dopo aver scandagliato il nostro animo siamo pronti, pronti davvero, a concederci a qualcun altro.
Quello che le coppie (non) dicono: si può avere una relazione a prova di segreti?
Forse una delle sensazioni più belle del mondo è essere un libro aperto per il partner senza la paura del suo giudizio. Come diceva lo scrittore Cesare Pavese “Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l’altro se ne serva per affermare la sua forza“.
Nella sua semplicità, Pavese è arrivato al cuore della questione. L’amore altro non è se non compassione e di solito questo grado di intimità si raggiunge solo quando si ha completa fiducia nell’altra persona che, malgrado tutti i problemi, decide di rimanere al nostro fianco. In questo stato di grazia terrena, è anche più naturale e semplice aprirsi e raccontare non solo i nostri segreti, ma anche le nostre fragilità.
Ma esistono coppie così spiritualmente connesse al giorno d’oggi? In realtà sì, però è una condizione molto rara. Se stai vivendo quindi una relazione simile fatta di rispetto, fiducia e sostegno, sappi che sei molto fortunato: non capita di certo di tutti i giorni di trovare la propria persona nel mondo.
Quando la mancanza di segreti è nociva per la coppia: attenzione a questi segnali
Tuttavia, la mancanza di segreti non è sempre indice di una relazione sana. A volte questo si traduce più come immaturità e mancanza di responsabilità, proprio perché c’è sempre l’altra persona pronta a sacrificarsi per noi e al posto nostro. In altre parole, si “usa” l’altro come tutore e genitore promuovendo così una dipendenza affettiva a tutti gli effetti. E non finisce qui.
La mancanza di segreti, infatti, può rivelare un meccanismo ancora più subdolo: la pretesa di dover sapere tutto dell’altro perché non ci si fida abbastanza. In altre parole si fa leva su un concetto nobile del dirsi tutto per controllarne le azioni, i pensieri e le emozioni del partner. In questo caso quindi si esercita un potere meschino sull’altro. Se pensi di star vivendo una situazione simile, sarebbe meglio troncare il rapporto all’istante per il tuo benessere.
Ma non solo. Partendo dal presupposto che ci voglia una vita per conoscere noi stessi figurarsi gli altri, se sei all’inizio della tua storia, meglio aspettare per rivelare tutto, ma proprio tutto, di te. Non c’è nulla di male ad avere dei segreti piccoli o grandi che siano se non si è pronti. Sforzarsi o andare contro la propria volontà sarebbe solo tossico e deleterio.
Avere qualche segreto, infatti, può fare anche bene alla coppia. Si ha, infatti, un proprio campo di azione dove sentirsi più liberi e leggeri senza nessun obbligo. Ma ci sono dei segreti che invece andrebbero condivisi a priori oppure vanno custoditi gelosamente? In realtà è che dipende dalla relazione che si sta vivendo e dal grado di fiducia che si ha nell’altro.
In ogni caso, l’importante è saper distinguere con coscienza e consapevolezza cosa sarebbe meglio condividere e cosa invece no. Ovviamente, tutto dipende anche dal tipo di segreto. Ci sono, infatti, dei segreti che potremmo definire buoni e dei segreti cattivi. Se sui primi si ha campo libero, i secondi sono assolutamente da evitare. Nella maggior parte dei casi, infatti, i segreti combaciano con delle bugie volte a ingannare l’altro modificando o negando alcune informazioni essenziali pur di non perdere il proprio partner.
Non si deve mai e poi mai però danneggiare l’altro per paura. Lascia che sia chi è al tuo fianco a decidere autonomamente se condividere o meno questo viaggio con te. Forzare le cose non servirebbe a nulla e non faresti altro se non soffrire e far soffrire.