Non sembra volersi arrestare la scalata all’insù del prezzo della benzina. Verrà erogato un bonus per riuscire a mitigarlo? Ecco qual è lo scenario attuale
Che il prezzo della benzina stia crescendo costantemente da ormai diverse settimane non è certo un segreto. Il Decreto carburanti approvato dal Senato lo scorso 8 marzo e che dal 1° agosto ha previsto l’obbligo di esposizione, da parte dei gestori dei distributori di benzina, del costo medio applicato quotidianamente in ogni regione accanto al prezzo praticato non sembra da questo punto di vista aver sortito alcun effetto.
La benzina si avvicina al costo medio di 2 euro al litro sulle strade urbane ed extraurbane e sulle reti autostradali ha già ampiamente superato i 2,5 euro/litro. Questa situazione rischia di andare a erodere parte degli stipendi, in particolar modo dei pendolari e di chi utilizza l’auto per lavoro, tanto più se si va ad inserire questo maxi aumento nel contesto di una esponenziale crescita dei costi della vita quotidiana, tra inflazione, bollette stellari, costi all’insù per fare la spesa e tanto altro.
Caro carburanti, in arrivo il bonus benzina? Le ipotesi e come potrebbe essere erogato
Il governo non ha, al momento, definito nulla dal punto di vista delle misure di sostegno per le fasce di reddito più deboli allo scopo di cercare di calmierare l’incremento del prezzo della benzina. Ma è da tempo che si parla della possibilità di introdurre un bonus benzina, o meglio di un bonus che vada ad ammortizzare anche l’aumento dei costi energetici. Vi sta lavorando il Ministero dell’Economia per definire, nello specifico, il ‘budget’ che potrebbe essere messo a disposizione di questa misura economica e se ne parlerà certamente anche nel corso della prossima riunione del Consiglio dei ministri.
Anche se è ancora improbabile che l’agevolazione possa essere emanata già nelle prossime ore. Nel frattempo però vi sono molti dettagli a riguardo: il contributo potrebbe ammontare ad 80 euro e dovrebbe essere erogato sfruttando la social card Dedicata a te distribuita nelle scorse settimane agli aventi diritto e contenente 382,50 euro da utilizzare per acquistare i beni alimentari di prima necessità; anche il bonus benzina dunque potrebbe essere accreditato su questa carta dal momento che i requisiti per ottenerli potrebbero essere similari a quelli di chi ha ricevuto il nuovo bonus spesa, arrivato alle famiglie composte da almeno tre membri e fino a 15mila euro di Isee.
Bonus benzina e card Dedicata a Te: come potrebbe funzionare
La precedente alternativa prevedeva di introdurre uno sconto diretto presso le pompe di benzina da riservare solo agli 1,3 milioni di possessori di Dedicata a te. Ma l’esecutivo ha poi cambiato rotta ipotizzando di erogare il bonus direttamente sulla card ed iniziando a stanziare risorse possibili per 100 milioni di euro. A beneficiare del bonus benzina saranno dunque le sole famiglie a basso reddito mentre è stata accantonata l’idea di attivare un’accisa mobile, che avrebbe consentito di ridurre le imposte sui carburanti all’aumentare dei prezzi e con uno schema proporzionale. Con questa ipotesi il taglio del costo finale dei carburanti avrebbe potuto potenzialmente interessare tutti i proprietari di un veicolo, compresi quelli di alta cilindrata e di grandi dimensioni oltre che dei veicoli di lusso.
Dovendo fare i conti con un quantitativo limitato di risorse il premier Meloni ha rigettato questa possibilità spingendo dunque su un’erogazione rivolta solo alle famiglie in situazioni di difficoltà economica puntando solo sui possessori di Dedicata a te. Il problema è però duplice: da un lato verrebbe escluso chi non possiede un’auto o uno scooter, dall’altro anche i pendolari con redditi più elevati ma che devono spendere decine o centinaia di euro al mese per raggiungere il posto di lavoro.
Cosa succede il 25 settembre in CdM
Il governo sta anche lavorando ai dettagli legati ai sostegni per far fronte all’altro grosso aumento, quello delle bollette di elettricità e soprattutto del gas. Che con l’arrivo dell’inverno potrebbe tradursi in un salasso elevatissimo, davvero difficile da sostenere per chi oltre ai costi della benzina ha anche un mutuo a tasso variabile da pagare. Insomma non sono giorni facili per il Ministro delle Imprese Adolfo Urso che di concerto con il premier sta mettendo a punto i dettagli del decreto Energia del quale si dovrebbe discutere alacremente il prossimo 25 settembre in occasione del già programmato Consiglio dei Ministri. Le due agevolazioni dunque potrebbero essere concretizzate insieme fornendo una boccata di ossigeno importante a centinaia di migliaia di famiglie.
Peraltro la data del 25 settembre è considerata estremamente importante perché consentirà di capire quanto il governo intenda impegnarsi su questo fronte. E quali siano le risorse che, qualora le misure vengano approvate, saranno effettivamente messe in campo per ammorbidire i costi a carico dei nuclei familiari. Anche perché già a fine giugno il governo ha dovuto mettere in campo 800 milioni di euro da impiegare per un’estensione degli aiuti in vigore dal mese di luglio a settembre. Tra questi vi sono ad esempio l’applicazione dell’Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento, l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette del gas nuovamente prorogato, ma anche il prolungamento del bonus sociale (sconto in bolletta) rivolto ai nuclei familiari a basso reddito.
E ancora l‘Iva ridotta al 5% sulle forniture di gas sia per impiego civile che industriale. Misure che difficilmente potranno essere cancellate e che con tutta probabilità dovranno essere rifinanziate ancora una volta, per evitare che milioni di famiglie si ritrovino all’improvviso con un ulteriore aggravio di costi. Anche per questo motivo sarà difficile stanziare più di 80-100 milioni per il bonus benzina: la disponibilità di risorse è estremamente limitata e la situazione è tutt’altro che semplice. Considerato il fatto che, oltre al capitolo bonus, vi è anche quello legato alla riforma fiscale e alla proroga (con eventuali modifiche migliorative) degli strumenti di accesso alla pensione anticipata. Per il presidente del Consiglio, insomma, l’autunno alle porte sarà davvero intenso e le decisioni da prendere non saranno facili.