Infarto: quasi tutti credono di conoscere i sintomi ma il 90% sbaglia | Ecco come salvarti

Se vuoi scoprire quali sono tutti i sintomi reali dell’infarto, continua a leggere: imparerai a riconoscerlo e ti salverai la vita

Ogni infarto è diverso da qualsiasi altro e, soprattutto, è modulato a seconda dello stato di salute del soggetto, della sua condizione di partenza, della sua età e di molti altri fattori. Se hai sentito il racconto dell’infarto di qualcuno vicino a te, non è assolutamente detto che quei sintomi sarebbero gli stessi che affliggerebbero anche te, nel caso in cui ti prendesse: conoscerli tutti significa quindi essere preparati ad ogni evenienza.

Infarto: riconosci i sintomi
Infarto: riconosci i sintomi, eccoli tutti (grantennistoscana.it)

Nonostante la scienza e la medicina avanzino facendo passi da gigante, l’infarto resta la principale causa di morte in Italia e anche chi gli sopravvive diventa un malato cronico: diagnosticarlo il prima possibile è importante ma, ancora più importante è prevenirlo mediante una vita sana, un’alimentazione corretta, un’attività fisica costante nel tempo e visite periodiche di controllo.

Se quando pensi ai sintomi di un infarto ti viene in mente il classico dolore al petto, i formicolii al braccio e la sensazione di tachicardia sicuramente sei sulla strada giusta, anche se in realtà ce ne sono molti altri: scoprili tutti e proteggi te stesso e chi ti sta intorno.

Cos’è l’infarto a livello medico

Si definisce infarto, in medicina, qualsiasi situazione in cui un determinato organo del corpo riceve una quantità di sangue insufficiente: di fatto non accade solo al cuore, poiché esistono anche gli infarti ai polmoni e all’intestino, nonché l’infarto al cervello definito anche ictus. A livello cardiologico, è importante conoscere le funzionalità di questo organo: se da un lato pompa il sangue riossigenato in tutto il corpo, dall’altro lato riceve ossigeno ed energia attraverso le coronarie, una sorta di cavo elettrico di alimentazione del nostro cuore.

Quando nel corpo si accumulano le placche di colesterolo, queste vanno lentamente ad ostruire le coronarie e a limitare il passaggio di quell’alimentazione, cioè del sangue ricco di ossigeno e di energia: questa è la causa più comune di infarto, che si verifica quindi quando le arterie coronariche sono completamente ostruite.

Quando si verifica un infarto
Quando si verifica un infarto: ecco cosa succede (grantennistoscana.it)

Di fatto, il cuore e le sue cellule necessitano di un apporto costante e continuo di nutrienti: bastano pochi minuti per causargli un danno definitivo. L’infarto, quindi, porta alla morte in molti casi poiché richiede una tempestività da record nell’individuarlo e nel trattarlo, mediante il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, mentre si attende l’arrivo del personale medico: se si è fortunati, gli si sopravvive mediante un intervento finalizzato alla riapertura dell’arteria ostruita.

I sintomi dell’infarto: conoscili tutti

Sicuramente tra i sintomi dell’infarto c’è il dolore toracico, accompagnato da un senso di pesantezza a livello del cuore e in generale un intorpidimento al lato sinistro del petto. Può esserci anche dolore o difficoltà in una o in entrambe le braccia e questa sensazione di intorpidimento può irradiarsi al collo, alle spalle, alla schiena, alla mascella e infine anche all’ombelico: già questo sintomo è molto vago e, come si può immaginare, è difficile collegare un fastidio allo stomaco o alle spalle all’infarto. Importante e frequente anche il respiro corto e affannato, avvertibile sia in un piccolo sforzo quotidiano, sia in un momento di allenamento vero e proprio.

I sintomi dell'infarto
I sintomi dell’infarto: ecco quali sono (grantennistoscana.it)

Oltre a questi sintomi piuttosto conosciuti, impossibile non citare l’improvviso aumento della sudorazione che avvertono molte persone proprio negli istanti prima che arriva l’infarto, così come la stanchezza travolgente ed inspiegabile, che a volte può comparire già qualche giorno prima dell’evento.

Meno frequenti ma palesi in chi li conosce sono i sintomi dell’attacco di panico, con una sensazione di ansia molto forte: in chi soffre abitualmente di questa problematica, riconoscere un infarto può essere più difficile proprio per la familiarità con queste sensazioni. Da segnalare anche una forte nausea e, in molti pazienti che sono sopravvissuti all’infarto, la sensazione di non aver digerito l’ultimo pasto che si è fatto.

Per quanto riguarda il dolore, la maggior parte degli infarti coinvolge la zona centrale del torace: il senso di intorpidimento al petto può avere un andamento intermittente o può essere costante, per una durata di circa venti minuti. Di fatto, però, non è sempre il primo sintomo e non sempre è così invalidante: per questo motivo è importante conoscere tutto il ventaglio di sintomi e sensazioni correlate all’infarto.

Differenze tra uomo e donna

La scienza e le più recenti ricerche hanno segnalato alcune differenze statistiche tra i sintomi dell’infarto nell’uomo e quelli nella donna. Sia in un sesso che nell’altro, il dolore coinvolge il centro del petto ma nelle donne si manifesta con più frequenza tutto l’ampio ventaglio di sensazioni appena spiegate come la nausea, il dolore alla schiena e alla mandibola, l’ansia inspiegabile e l’affanno.

Infarto: differenze tra uomo e donna
Infarto: differenze tra uomo e donna nei sintomi (grantennistoscana.it)

Inoltre, nella donna spesso i sintomi sono più lievi e subdoli, situazione che aggrava l’infarto poiché fatica il suo riconoscimento precoce e spesso lo rende fatale. Alcune donne, infatti, manifestano per alcuni giorni precedenti all’infarto sintomi gastrointestinali come reflusso, mancata digestione e nausea: il dolore al petto può anche non palesarsi mai.

L’infarto silenzioso, invece, cioè quello che arriva senza alcun sintomo evidente o con sintomi estremamente lievi è più tipico della popolazione anziana, nonché in chi soffre di iperglicemia e diabete non curato.

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