A distanza di due settimane dalla rottura con Lukaku, l’Inter è ancora alla ricerca di un centravanti da affiancare a Lautaro Martinez.
La questione Lukaku, la cessione di Onana e il mercato pirotecnico fatto dai cugini del Milan hanno in parte offuscato e fatto dimenticare quanto già compiuto dall’Inter in questa sessione di mercato estiva. Nelle prime fasi del calciomercato i nerazzurri hanno chiuso cinque acquisti, tra cui tre importanti come Thuram, Frattesi e Bisseck. Di fatto Marotta ed il suo staff hanno brillantemente sostituito i partenti Dzeko, Brozovic e Skriniar, aggiungendo un esterno destro duttile e di talento come Juan Cuadrado.
Se non ci fosse stato il “caso” Lukaku, oggi la rosa nerazzurra mancherebbe solo del portiere (Onana era sicuro partente, si stava solo cercando di ottenere il prezzo giusto). Assenza che era già stata messa in conto per fare cassa e che già da tempo prevedeva una soluzione: l’Inter ha infatti individuato in Sommer il sostituto e nei prossimi giorni la trattativa dovrebbe andare in porto.
Insomma se non fosse saltata la trattativa con il centravanti belga, l’Inter avrebbe chiuso il mercato in entrata e in uscita già a luglio, consentendo ad Inzaghi di avere tutta la rosa al completo già ai primi di agosto. Un dettaglio non da poco, visto che studiare le alternative possibili in estate e fare ambientare i nuovi nel gruppo può fare la differenza in vista dell’inizio di campionato e di conseguenza anche della stagione.
Il “tradimento” dell’attaccante del Chelsea non è stato indolore. In primo luogo perché se la dirigenza avesse saputo che non voleva rispettare l’accordo preso a fine stagione avrebbe tenuto Dzeko almeno per un altro anno. In secondo luogo perché trovare un attaccante che sia subito pronto e subito efficente non è cosa da poco. Lo dimostra, ad esempio, il percorso fatto al Milan da Charles De Ketelaere.
L’obiettivo principale per l’attacco: Balogun
Da settimane si sente e si legge questo nome. L’attaccante statunitense dell’Arsenal, però, non è una prima punta, si tratta di un attaccante di movimento dotato di velocità e tecnica che potrebbe adattarsi a giocare in coppia con Lautaro Martinez, ma che rappresenterebbe un doppione di Thuram e che non si adatterebbe troppo nemmeno in coppia con Correa.
Tuttavia si tratta di un prospetto che piace all’Inter, un giocatore su cui puntare non necessariamente per il presente, ma per il futuro. Un acquisto, per intenderci, in stile Hackimi, con la speranza che possa avere l’impatto avuto dal marocchino sul nostro campionato. L’eventuale arrivo del calciatore, dunque, non coprirebbe la casella lasciata vacante da Lukaku.
Per questo motivo si pensa che i nerazzurri possano pensare di cedere Correa, per fare spazio a Balogun e contemporaneamente liberare una casella per l’arrivo di un vero e proprio centravanti, ma chi è questo mister X? Il fatto è che il mercato non offre tante punte di livello con esperienza e di sicuro rendimento e quelle che ci sono hanno un costo decisamente elevato rispetto a quanto l’Inter sarebbe disposta a spendere.
Centravanti Inter, arriverà uno tra Morata, Taremi o Scamacca?
Che le alternative non siano molte, lo dimostra il fatto che i nomi accostati ai nerazzurri siano gli stessi accostati al Milan fino a qualche settimana fa: Taremi, Morata e Scamacca. I cugini hanno però optato per un colpo lampo, acquistando come punta Okafor e lasciando perdere – almeno per il momento – i tre profili. Sembra infatti che i rossoneri vogliano comprare un altro attaccante, un centravanti puro, ma siano indirizzati su Alejo Veliz, 20enne del Rosario Central.
Per quanto riguarda l’altra sponda di Milano, è stato fatto un sondaggio per Morata. L’Atletico Madrid non ha necessità di venderlo e non abbassa le proprie pretese sotto i 20 milioni di euro. Inoltre Simeone non vorrebbe perderlo e il calciatore attualmente guadagna uno stipendio di 9 milioni di euro a stagione. Il club milanese non andrebbe oltre i 15 milioni per il cartellino e non offrirebbe uno stipendio così ricco.
Considerando il lato tecnico, Morata si adatterebbe bene con gli altri attaccanti in rosa e offrirebbe quelle soluzioni tattiche che sono venute a mancare con le partenze di Dzeko e Lukaku, ma non è mai stato un goleador da 20 reti a stagione. La compatibilità tecnica, dunque, potrebbe non bastare per convincere la società a fare un investimento importante. Lo spagnolo ha 30 anni e ne compirà 31 ad ottobre, dunque il costo del suo stipendio non può essere ammortizzato con il decreto crescita.
Discorso simile anche per Taremi. L’attaccante del Porto vede la porta meglio di Morata e potrebbe assicurare più gol, tuttavia non è detto che si ambienti nel calcio italiano e c’è da considerare che il campionato più importante in cui ha giocato è stato quello portoghese. Anche lui ha 31 anni, non beneficerebbe dello sconto del Decreto Crescita e soprattutto il Porto non è squadra che fa sconti, dunque costerebbe addirittura di più di Morata.
L’ultimo nome spesso accostato all’Inter è quello di Gianluca Scamacca. In questo caso parliamo di un ragazzo giovane – ha solo 24 anni – che conosce bene il campionato italiano e che ha già dimostrato con la maglia del Sassuolo di poter fare molto bene in Serie A. Qualche dubbio in più per quanto riguarda l’impatto nelle competizioni europee, in cui non ha alcuna esperienza. Altri contro sono la pessima annata con il West Ham e il fatto che il calciatore abbia più volte espresso la volontà di andare alla Roma.
Chi potrebbe arrivare se i tre obiettivi fallissero?
Tra le varie opzioni vagliate dalla dirigenza dell’Inter ci sono alcuni profili low cost che potrebbero completare la rosa ma che non esaltano né il tecnico né la tifoseria. Il primo è Anthony Martial, ex enfant prodige del calcio francese che da quando si è accasato a Manchester non ha mai confermato l’enorme potenziale. Si tratterebbe di una scommessa, sia perché è fisicamente fragile sia perché nelle ultime stagioni ha giocato poco, sebbene non si discuta il talento il rischio è che risulti un affare infruttuoso (sulla stregua di Origi al Milan della passata stagione).
Parlando di alternative low cost, Marotta ha tenuto in considerazione sia Beto dell’Udinese che Nzola dello Spezia. Il portoghese è una prima punta pura e lo scorso anno ha fatto bene, ma difficilmente potrà assicurare 20 reti a stagione. L’angolano invece è una prima punta atipica e nei tre anni in Serie A ha dimostrato di essere alquanto scostante nel rendimento. Insomma nessuno dei tre farebbe urlare al miracolo, ma potrebbero essere utili per completare il reparto in caso di arrivo di Balogun e cessione di Correa.
Infine c’è da considerare che il calciomercato andrà avanti sino alla fine di agosto e che dunque c’è un mese di tempo per concludere l’acquisto della punta. Inzaghi vorrebbe avere il centravanti quanto prima e non è detto che non si presentino occasioni nei prossimi giorni. Attualmente il mercato dei top player è bloccato, ma basterà la cessione di uno tra Mbappè, Kane, Kolo Muani, Vlahovic, Hojlund, Osimhen e David per innescare un effetto domino che potrebbe liberare calciatori finora ritenuti incedibili.