L’attestazione Isee è molto importante per chi vorrebbe ricevere l’agevolazione di qualche bonus, oppure per le famiglie con più bambini, in quanto rivelerebbe di essere beneficiari o meno di cospicue somme concesse tramite assegni familiari
Ma non tutta l’intera popolazione ogni anno sottopone la domanda per l’attestazione Isee, questo magari per mancanza di informazione a riguardo o per semplice dimenticanza. Ecco scopriamo dunque cosa succede se ci siamo dimenticati di farne richiesta.
Ogni anno non tutta la popolazione sottopone la richiesta di attestazione Isee, anche se le modalità di presentazione della domanda sono davvero semplici. Basterà, infatti, recarsi a un CAF oppure procedere in autonomia sul sito Inps. Eppure, alcuni italiani, evitano questo passaggio per superficialità o mancanza di tempo. L’Isee va solitamente presentato entro la fine di febbraio, per poter permettere all’ente di erogare la mensilità entro questo mese. Più l’indicatore economico è basso, più ovviamente si potrà usufruire di alcuni vantaggi in termini fiscali. Dal caro bollette, fino agli assegni familiari. Soprattutto per quest’ultimi è fondamentale rispettare la scadenza della presentazione della domanda dell’attestazione. Ma scopriamo cosa accade se per caso ci dovessimo dimenticare di fare tutto per tempo.
Cosa accade se non si fa domanda per l’attestazione Isee
Per ottenere l’aggiornamento dell’indicatore andrà inviata entro il 28 febbraio di ogni anno la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps e attendere la modifica. Questo risulta fondamentale per ottenere la giusta somma che ci spetta per quanto riguarda gli assegni familiari. Può però accadere che per disinformazione personale oppure per mancanza di tempo non si riesca a sottoporre la domanda per l’Isee. In questi casi, verrà erogata solo la quota minima di 50 euro per ciascun figlio. Si avrà poi tempo fino al 30 giugno per aggiornare la richiesta e prendere gli arretrati spettanti. Se non ti sottopone la domanda entro quest’ultima data, non si potrà più accedere ai benefici spettanti per ciascun figlio.
In Italia sono solo il 18% le famiglie che pur non presentando domanda di Isee si vedono riconosciuto un assegno unico in corso di validità. Dopo aver presentato l’attestazione si possono scegliere due modalità di erogazione: quella attraverso un assegno unico annuale e quella per ogni mensilità. Nel primo caso l’assegno verrà erogato nel mese di febbraio, ricevendo quindi una mensilità più ricca del solito. Inoltre, nel caso dell’assegno unico non bisognerà presentare un’ulteriore domanda. In quanto il rinnovo al nuovo anno avviene in modo automatico.