Istruttoria Antitrust contro Chiara Ferragni, l’influencer rischia grosso: “Pratica commerciale scorretta”

Nuove polemiche in vista per la regina delle influencer. Anche questa volta sembra esserci lo zampino del Codacons.

Negli ultimi anni, la potenza dei social media e degli influencer ha avuto una crescita esponenziale. Queste personalità hanno accumulato un enorme seguito e hanno guadagnato un’influenza significativa sulle opinioni e sui comportamenti delle persone. È sempre più chiaro, però, che non tutte le azioni intraprese dagli stessi siano trasparenti e autentiche, soprattutto quando si tratta di campagne benefiche.

perché il pandoro di chiara ferragni è indagato
Nuovi guai e polemiche per Chiara Ferragni (Foto Instagram @chiaraferragni) – grantennistoscana.it

Molti influencer si sono impegnati negli ultimi anni in campagne di raccolta fondi per cause nobili, come la lotta contro le malattie, l’assistenza ai bisognosi o la protezione dell’ambiente. Queste possono sembrare lodevoli e altruistiche, ma dietro di esse non sempre c’è totale trasparenza. Alcuni influencer cercano di sfruttare l’immagine positiva associata alle iniziative di beneficenza per migliorare la propria reputazione pubblica o incrementare i propri guadagni. L’ultimo caso di cui si è parlato riguarda Chiara Ferragni, considerata la regina degli influencer.

Recentemente, l’autorità Antitrust italiana ha avviato un’indagine su una recente iniziativa benefica della giovane milanese, accusandola di pratiche commerciali scorrette. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto.

Qual è l’iniziativa sotto accusa?

Lo scorso novembre, in occasione delle festività natalizie, Chiara Ferragni ha annunciato la sua collaborazione con l’azienda Balocco, famosa produttrice di pandori e dolci natalizi. La collaborazione era finalizzata a un’iniziativa benefica, come spesso accade per Ferragni in occasioni simili. L’operazione commerciale, denominata “Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino“, prevedeva la vendita di un’edizione speciale e limitata del pandoro di Balocco brandizzato Chiara Ferragni.

perché chiara ferragni e balocco sono stati accusati
L’iniziativa di Chiara Ferragni e Balocco è accusata di essere una pratica commerciale scorretta (Foto Instagram @chiaraferragni) – grantennistoscana.it

Attraverso i suoi canali social, Ferragni ha spiegato che la collaborazione aveva lo scopo di sostenere un progetto di ricerca per nuove cure terapeutiche destinate ai bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. La stessa ha dichiarato sui social: “Sono davvero orgogliosa di questa iniziativa“.

Qual è il problema in tutto questo?

Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il problema sta nel modo in cui la campagna è stata presentata. Le parole dell’influencer e le campagne pubblicitarie, secondo l’accusa, inducevano i consumatori a credere che l’acquisto di un pandoro avrebbe comportato una devoluzione di fondi all’ospedale Regina Margherita. Tuttavia, l’azienda produttrice aveva già deciso la somma da donare in beneficienza, indipendentemente dalle vendite dei pandori. L’Antitrust ritiene che si tratti di una pratica commerciale scorretta.

L’indagine è stata avviata in seguito (ovviamente) a una segnalazione del Codacons, l’associazione per la tutela dei diritti dei consumatori. Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di chi ha acquistato il pandoro, il Codacons si è rivolto all’Antitrust per ottenere chiarimenti sulla questione.

A giugno, l’Autorità Garante ha ritenuto fondate le accuse del Codacons e ha avviato un’inchiesta per verificare se l’operazione commerciale in questione sia stata condotta “in modo poco trasparente, con l’intento di influenzare le decisioni economiche dei consumatori“.

le accuse dell'antitrust contro chiara ferragni
Il Codacons minaccia azioni legali risarcitorie contro la Ferragni e la società se le accuse si riveleranno fondate (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

Il Codacons ha anche dichiarato che, qualora le accuse venissero confermate dall’indagine dell’Antitrust, intraprenderà un’azione legale per ottenere il risarcimento di tutti i consumatori che hanno acquistato il pandoro credendo di contribuire a una causa diversa.

Le sue dichiarazioni, come spesso accade quando si parla di Chiara Ferragni e di suo marito Fedez, sono molto polemiche e danno l’impressione di essere costantemente sul piede di guerra. In questo caso, tuttavia, nonostante una donazione a favore dell’ospedale sia effettivamente avvenuta, i metodi adottati per condurre la campagna sembrano essere poco corretti. L’influencer e il suo team, al momento, non hanno ancora commentato la notizia. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri di questa nuova disputa tra i Ferragnez e il Codacons.

Ferragni, Fedez e Codacons: una faida che non accenna a calmarsi

Le divergenze tra Chiara Ferragni, Fedez e il Codacons hanno avuto inizio qualche anno fa, nel 2020. Durante i primi mesi della pandemia, i due influencer hanno promosso una raccolta fondi attraverso la piattaforma Gofundme per la costruzione di un reparto aggiuntivo di terapia intensiva presso l’ospedale San Raffaele di Milano.

In quell’occasione, l’associazione per la tutela dei consumatori ha ritenuto “ingannevole” l’opzione di commissione del 10% applicata dalla piattaforma sulle donazioni degli utenti. Dopo la segnalazione del Codacons, la piattaforma ha smesso di applicare automaticamente l’opzione del 10%.

i litigi tra fedez e il codacons
Fedez e il Codacons sono continuamente in conflitto da qualche anno (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

In quell’occasione l’associazione di tutela dei consumatori aveva accusato i coniugi milanesi di promuovere una raccolta fondi ingannevole nei confronti dei consumatori. La questione non ha avuto seguito. Anzi, i Ferragnez hanno anche ricevuto un riconoscimento dalla città di Milano per il loro impegno a favore della comunità.

A seguito di tale episodio, è scoppiata una vivace polemica tra le due parti, che ha portato addirittura a una causa per diffamazione intentata dal Codacons contro Fedez. La questione si è conclusa quest’anno con l’assoluzione del rapper e la condanna del Codacons al pagamento di 20.000 euro di spese legali.

Da quel momento, la rivalità tra il Codacons e i Ferragnez non si è mai placata. Durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo, Fedez ha persino dedicato una strofa polemica all’associazione in una delle sue canzoni: “Ciao Codacons, guarda come mi diverto“. Due anni fa, l’associazione aveva anche accusato il rapper di pubblicità ingannevole. La sua canzone “Mille” ripeteva molte volte la parola “Coca Cola” e secondo l’associazione faceva una pubblicità illecita al marchio di bevande. Anche in quel caso, l’accusa non ha avuto seguito in tribunale.

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