Dopo la sconfitta ad Indian Welles, Jannik Sinner è stato preso di mira dagli appassionati di tennis delusi dal risultato. Il confronto con l’astro nascente del tennis mondiale è impietoso.
L’esordio tra i professionisti di Jannik Sinner è stato accolto con clamore dalla stampa nostrana e con grande gioia dagli appassionati di tennis italico. Per la prima volta dai tempi di Panatta e Pietrangeli, infatti, il tennis di casa nostra può contare su un talento di primo livello, uno in grado di vincere un torneo del Grande Slam e di riscrivere ogni genere di record del nostro movimento tennistico.
Tuttavia le grandi aspettative riposte sul tennista altoatesino, ritenuto il più forte della sua generazione a livello mondiale, sono diventate enormi dopo le sue prime vittorie. In un baleno Sinner si è tramutato agli occhi dei fan da un possibile top ten ad un possibile numero 1 della classifica Atp per i successivi 10 anni.
Aspettative enormi – probabilmente eccessive – che si sono scontrate con la dura realtà. Jannik è cresciuto meno rapidamente di quanto ci si attendesse e di quanto i suoi primi due anni da pro avevano fatto sperare. Dopo essere entrato per la prima volta nella top ten mondiale ha infatti rallentato, sia per ragioni fisiche che per mancanze tecniche.
Gli avversari si sono abituati al suo stile e hanno preso le contromisure, riuscendo a sfruttare le sue debolezze: prima di battuta e resistenza. Il campione (perché questo è) altoatesino sta lavorando sulle proprie criticità ed ha dimostrato di poter migliorare. In questo inizio 2023 ha vinto a Montpellier ed è arrivato alle semifinali di Indian Welles, sconfitto solamente dal numero 1 al mondo, ovvero il giovanissimo Carlos Alcaraz.
Il rallentamento di Sinner nel 2022 non sarebbe stato recepito in maniera così negativa dagli appassionati di tennis se nel contempo non fosse esploso Carlos Alcaraz. Il fuoriclasse spagnolo ha bruciato le tappe ed ha raggiunto la posizione numero 1 del ranking a 19 anni. Il confronto tra i due è impietoso ma lo è anche con tutti gli altri. La verità è che il tennista spagnolo è ciò che i tifosi italiani si auguravano diventasse Sinner.
Tecnica sopraffina, varietà impressionante di colpi, lettura perfetta della partita e delle situazioni di gioco, capacità di gestire il ritmo nel corso del match, caparbietà e garra da vendere. Alcaraz è l’erede perfetto della triade Federer-Nadal-Djokovic e probabilmente dominerà la scena per i prossimi 10-15 anni. Di fronte ad un simile talento c’è poco da fare, eppure il nostro ha dimostrato in più occasioni di avere talento per rivaleggiare con lui.
Nell’ultimo scontro, quello che ha fatto partire le critiche e i malumori del web, Sinner si è giocato il match alla pari per gran parte del tempo, salvo poi mollare sul finale. Il modo in cui ha affrontato il match con il numero 1 al mondo è da vedere in modo positivo, poiché dimostra i miglioramenti di Sinner e fa sperare che in futuro possa rimanere in pianta stabile tra i primi 4-5 tennisti al mondo.
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