Jannik Sinner ha dimostrato ancora una volta di essere un campione anche di umiltà: l’omaggio per l’avversario appena sconfitto è stato emozionante.
Fino a questo momento gli US Open hanno avuto un sapore agrodolce per gli italiani appassionati di tennis. Questo torneo doveva essere quello del definitivo ritorno di Matteo Berrettini ai livelli che gli competono e quello della consacrazione di Jannik Sinner. Inoltre ci si attendeva un Musetti finalmente competitivo con i più forti al mondo.
Il primo a deludere le aspettative è stato il tennista di Carrara: Lorenzo ha cominciato male il suo primo incontro ai “Flushing Meadows”, ma era stato capace di ribaltare il primo set perso e aggiudicarsi persino un tie break di vantaggio. Sembrava fatta, ma poi è entrato nuovamente nel limbo di inizio incontro ed ha perso in maniera inspiegabile.
Musetti è ricco di talento, ha colpi di estro che ricordano persino alcune giocate del grande Federer, ma deve lavorare sulla concentrazione e sulla continuità, sia nel corso della stagione che all’interno della partita, se vuole avere qualche chance di giocarsela con i top ten. Lo sa bene anche lui, il quale ammette che gli manca l’ultimo step per potersela giocare alla pari con i più forti al mondo.
Preoccupazione Berrettini
L’altra nota negativa di questo torneo è stato il brutto e impressionante infortunio occorso a Matteo Berrettini. Il tennista romano ormai da anni lotta contro la sfortuna e i problemi fisici e nel secondo incontro del suo torneo è incappato in una dolorosa distorsione alla caviglia che ha ovviamente posto fine agli US Open e che mette a rischio il resto della stagione.
Ovviamente l’ex numero uno del tennis italiano farà di tutto per recuperare, ma appare difficile al momento vederlo in campo con la maglia dell’Italia per la Coppa Davis. Un duro colpo per lui e per tutto il movimento. Il talento di Berrettini è sicuramente utile alla causa e potrebbe dare una possibilità in più alla nostra nazionale di conquistare un trofeo che manca dal ’76, ma rischiarlo in questo momento potrebbe voler dire compromettere definitivamente la sua carriera.
D’altronde già così si teme che possa non riuscire mai a recuperare le forze e la continuità che gli hanno permesso nel 2021 di arrivare sino al numero 6 del ranking mondiale. La speranza di tutti è ovviamente che i timori vengano fugati e che la preoccupazione svanisca. Perderlo sarebbe un peccato per il nostro movimento ma anche per il tennis mondiale, di tennisti con le sue caratteristiche infatti non ce ne sono tanti e quando è in forma può giocarsela con tutti.
Le note positive degli US Open: Matteo Arnaldi e Jannik Sinner
Le note positive di questo ultimo torneo slam della stagione sono il solito Sinner e la novità del 2023 Matteo Arnaldi. Il ragazzo di Sanremo in questa stagione ha mostrato una crescita straordinaria e costante che lo ha portato a scalare continuamente il ranking Atp sino alla posizione 61 prima dell’inizio degli US Open. Le prestazioni sui campi di New York gli hanno già permesso di salire sino alla posizione 47, se dovesse continuare in questo modo lo vedremo presto tra i migliori 20 al mondo.
Estremamente positive sono state anche le prime tre partite di Jannik Sinner. All’esordio ha piegato il tedesco Hanfmann con un netto 6-3, 6-1, 6-1, quindi ha vinto il suo decimo derby consecutivo in incontri internazionali contro Lorenzo Sonego per 6-4, 6-2, 6-4 e nella notte tra sabato e domenica si è imposto anche su Stan Wawrinka, vincendo per tre set a uno (6-3, 2-6, 6-4, 6-2).
Risultati degni di nota ma che ormai, una volta raggiunto questo livello, vengono considerati da tutti come normale amministrazione. Qualora Sinner non fosse riuscito a passare i primi tre turni e si fosse quindi fermato prima degli ottavi di finale che lo vedranno confrontarsi contro Zverev, il suo percorso americano sarebbe stato considerato fallimentare.
Il bel gesto di Sinner per Wawrinka
Nonostante abbia ormai raggiunto un livello altissimo, Sinner non dimentica da dove è arrivato e soprattutto non scorda quali sono i principi di questo sport: lealtà e sportività. Già dopo l’incontro vinto contro Lorenzo Sonego, Jannik aveva voluto omaggiare il suo avversario, mostrando al mondo intero la stima che prova nei confronti del tennista connazionale. Nel post Instagram si leggeva infatti che era sempre un piacere confrontarsi contro un amico e un forte rivale.
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Un gesto di stima che ha ripetuto anche dopo la vittoria contro l’avversario svizzero. In un post in cui viene mostrata la stretta di mano a fine partita tra i due tennisti, Jannik scrive: “Non ho mai considerato questi momenti in cui condivido il campo con te come qualcosa di scontato“. Bellissime parole che fanno capire quanta stima Sinner provi per il suo avversario e quanto lo rispetti come tennista. Un gesto non dovuto e che infatti Stan Wawrinka ha dimostrato pubblicamente di apprezzare commentando per primo il post dell’altoatesino.
Il tabellone impossibile di Sinner
La notte tra lunedì e martedì si giocherà incontro tra Zverev e Sinner e si scoprirà se l’italiano andrà a confrontarsi ai quarti di finale con Carlos Alcaraz. Il big match ai quarti vale una semifinale che con ogni probabilità vedrà uno dei due confrontarsi contro il numero 3 al mondo Danil Medvedev. Nella migliore delle ipotesi, ovvero se Jannik dovesse riuscire a battere Zverev, Alcaraz e Medvedev (sarebbe la prima vittoria della sua carriera contro il tennista russo), la finale con ogni probabilità lo vedrebbe confrontarsi contro Djokovic.
Insomma il prosieguo del torneo americano per il nostro numero uno è tutt’altro che in discesa e qualora dovesse portare ad una clamorosa vittoria rappresenterebbe davvero la prova del nove, la definitiva consacrazione di questo talento precoce e atteso da tutti. Inoltre la vittoria in un’eventuale finale contro Djokovic rappresenterebbe simbolicamente un passaggio di consegne. I due infatti si allenano spesso insieme ed il tennista serbo ormai da anni lo indica come suo possibile erede.