L’azienda dei genitori di Kate Middleton rischia il fallimento, eppure il popolo inglese non si è dimostrato solidale, anzi è molto infuriato.
Per diventare la persona che è oggi, i genitori di Kate Middleton hanno “investito” tanto sul futuro della principessa, ma anche di Pippa e di James. I Middleton, infatti, si sono impegnati affinché i loro tre figli spiccassero il volo, facendo parte un giorno della società britannica, quella che conta.
Ovviamente, non avrebbero mai immaginato che anni dopo la loro primogenita sarebbe diventata la moglie del futuro re del Regno Unito. Eppure, la scelta del college St Andrews, per quanto casuale, si è dimostrata molto avveduta. Tuttavia, non sempre i genitori della Middleton sono stati benestanti.
Carole e Michael, infatti, hanno lavorato sodo per aprire una loro attività che poi ha fruttato più che bene. Ma le origini “umili” di Kate sono state un ostacolo durante gli anni del college. I compagni di classe non perdevano occasione di deriderla, ricordandole come sua madre prima fosse assistente di volo per la British Airways. E così la chiamavano “porta manuale“, in riferimento proprio al lavoro di Carole.
Insomma, nemmeno la società milionaria ha avuto una forza livellatrice tale da far dimenticare gli inizi complicati dei Middleton. Come se ancora fosse in vigore quella rigida suddivisione sociale tra nobili, clero e terzo stato che comprendeva anche i borghesi arricchitisi e a volte col conto in banca più florido di duchi, conti e principi.
Sono passati vent’anni da allora e se i compagni di classe di Kate avessero saputo di star prendendo in giro la futura regina del Regno Unito, ci avrebbero certamente pensato due volte.
Verso il fallimento l’azienda dei genitori di Kate Middleton: perché il popolo britannico è sul piede di guerra?
Eppure, la felice intuizione imprenditoriale dei Middleton ha decretato la fortuna di Kate, la stessa che ora sembra aver abbandonato i suoi genitori. Dopo anni di sacrifici, l’azienda di famiglia rischia il fallimento con enorme disappunto del popolo britannico inferocito coi Middleton.
Ma come è possibile? Facciamo giusto un attimo un passo indietro e partiamo dalle origini della società.
Era il 1987 quando Carole e Michael decisero di fondare una società specializzata in addobbi e decorazioni per feste. E a suggerire loro l’idea è stata proprio Kate. Per organizzare, infatti, il quinto compleanno della principessa, i genitori crearono la “Party Pieces“, un’azienda molto fortunata e legata a doppio filo, poi, alla Royal Family. Tutti, infatti, volevano che gli addobbi per il loro party e feste di compleanno fossero curati proprio dal padre dell’allora Duchessa di Cambridge.
Quando, infatti, dopo anni di fidanzamento William chiese a Kate di sposarlo, le richieste della Party Pieces salirono vertiginosamente, e sarebbe stato strano il contrario. Ma è stata poi la principessa con il suo carisma, la sua classe e la sua gentilezza a essere inconsapevolmente la “promoter” migliore per l’azienda di famiglia.
Non è un mistero, infatti, che tutti adorino Kate, quello che fa e ciò che rappresenta. E così la società Middleton ha abbellito in giro per il Regno Unito centinaia di party, vantando dei profitti di tutto rispetto. Poi è arrivato il Covid.
Crollata la Party Pieces col Covid: quale sarà il futuro dell’azienda dei Middleton?
Il 2020 è stato un anno complicato sotto diversi aspetti. Quella che fino al giorno prima era stata la normalità, infatti, all’improvviso è diventata un pericolo per la nostra salute e per quella dei nostri cari. Sono passati già tre anni, eppure sono ancora vivide le immagini delle piazze e delle strade deserte, mentre la natura si riprendeva tutto quello che l’uomo le aveva tolto poco a poco.
Il lockdown, infatti, ci ha costretto a fare i conti con una realtà che va benissimo avanti senza l’essere umano che, invece, ha sofferto non poco. Tantissime aziende, soprattutto nel settore della ristorazione e dei ricevimenti, hanno rischiato il tracollo finanziario. Se non si poteva uscire, scambiare quattro chiacchiere in compagnia e festeggiare, come sarebbero potute mai sopravvivere a una crisi di tale portata?
Per evitare il peggio, quindi, è intervenuto tanto in Italia quanto nel Regno Unito direttamente lo Stato con fondi pensati proprio per il sostegno economico delle aziende più in difficoltà. E anche la Party Pieces ha ricevuto aiuti nella speranza e nella cieca fiducia che un giorno, quando la vita sarebbe ritornata quella di una volta senza paura di un abbraccio o di un contatto, si potesse risollevare. Ma così non è stato.
Complice anche la guerra in Ucraina da oltre un anno e un’economia che va a rilento sotto il segno dell’inflazione, far quadrare i conti è stato più complicato di quanto si potesse immaginare. In altre parole, dopo i sostegni sono arrivati i debiti che non si possono più saldare.
Il destino della Party Pieces nelle mani dei contribuenti inglesi: ecco cosa prevede la legge
Proprio per far fronte alle difficoltà economiche coincise con l’inizio della pandemia, come riportato dal ‘The Times‘, Party Pieces durante il lockdown ottenne un prestito di circa 220mila sterline dalla NatWest, un istituto di credito britannico. Il debito, però, come dicevamo prima è rimasto insoluto e così l’azienda dei Middleton è sempre più vicina al fallimento.
Ecco perché i genitori di Kate hanno deciso di vendere la società tramite il “pre-pack administration deal“. Si tratta di una procedura grazie alla quale nel Regno Unito un’azienda insolvente può vendere i propri beni a un acquirente prima della nomina degli amministratori. L’imprenditore James Sinclair, quindi, ha acquistato la Party Pieces per 180mila sterline. E fin qui nulla di strano.
Le cose però dopo la compravendita si sono complicate per i contribuenti britannici. Stando, infatti, alle regole entrate in vigore durante l’emergenza Covid in Gran Bretagna, il debito dei Middleton potrebbe gravare direttamente sulle tasche dei contribuenti. Nello specifico, il popolo britannico sarebbe responsabile dell’80% della somma da restituire alla NatWest, con grande disappunto da parte dei sudditi. Da un paio di giorni, infatti, i tabloid britannici stanno denunciando come sarà proprio il popolo britannico a dover pagare i debiti della famiglia Middleton.
E dopo la recente incoronazione di Carlo e Camilla, a molti non è andato giù dover pagare ora anche i debiti dei royals. Trattandosi, infatti, di una funzione statale, la cerimonia all’Abbazia di Westminster tenutasi lo scorso 6 maggio è stata totalmente a carico dei contribuenti che avevano già manifestato il loro malcontento per una scelta simile mentre il popolo fatica ad arrivare a fine mese, tra inflazione e caro vita. Insomma, il tempismo non è proprio il massimo e i britannici, già infastiditi, potrebbero ribellarsi a una scelta simile.