Vicinissimo alle due cifre, in vista del compleanno del principino Kate Middleton ha ricordato il momento terrificante vissuto 10 anni fa.
Dieci anni fa, il 22 luglio 2013, tutto il Regno Unito, e non solo, attendeva con una certa ansia di conoscere il futuro re del Paese. Non è di certo una questione da poco. Per quanto la Gran Bretagna sia una monarchia costituzionale, motivo per cui è importante in egual misura la figura del Primo Ministro nonché dell’intero governo e del Parlamento, c’è sempre una certa apprensione attorno al futuro sovrano del Regno Unito.
Insomma, oggi come allora, la figura dell’erede resta emblematica ed è sicuramente una responsabilità non da poco. E in questa responsabilità si avverte tutto il peso di una famiglia il cui unico compito nella vita è generare un re o una regina per la propria Nazione. Ecco perché Harry ha denunciato nel suo libro “Spare – Il Minore” un’evidente disparità di trattamento tra lui e William.
Un episodio più di tutti, poi, ha permesso al principe di comprendere quale fosse il suo posto, ovvero sempre un passo indietro al fratello maggiore. Come ha raccontato Paul Burrell, l’ex maggiordomo personale di Lady Diana, il risentimento nei confronti del fratello sarebbe iniziato già in tenera età quando William riceveva più salsicce. Al reclamo di Harry, una delle tate avrebbe risposto come “William ha bisogno di mangiare più di te. Un giorno lui diventerà re“.
Tanti auguri George! Cosa è successo il 22 luglio di dieci anni fa? Parla Kate Middleton
E malgrado Kate e William stiano facendo di tutto per non far avvertire le differenze di ruolo tra George, Charlotte e Louis, dieci anni fa un episodio terrificante è accaduto solo dopo qualche ora dalla nascita del futuro erede al trono. Come dicevamo prima, infatti, la fibrillazione per il royal baby era tangibile e tutti sembravano aspettare l’arrivo di George.
E così il 22 luglio 2013 la nascita del primogenito di Kate e William è stata annunciata con grande clamore intorno alle 20:00. Ma non solo. A poche ore dal parto, Kate insieme al piccolo George e a William ha dovuto affrontare la sua prima apparizione pubblica fuori dall’ospedale Lindo Wing a Paddington, nel cuore di Londra.
In quell’occasione, i fotografi hanno immortalato William e Kate mentre cullavano il loro bambino sui gradini dell’ospedale. Non solo stati però i primi a sottoporsi a questo “rituale“. Anche quando Diana ha dato alla luce William, ha dovuto mostrare ai sudditi di tutto il mondo il bambino appena nato. Insomma, diciamo pure come sia diventata una tradizione ben consolidata che serve proprio a rafforzare l’immagine della Corona.
Se una volta, infatti, a stento si riconosceva o ancora conosceva il volto del proprio sovrano, specialmente se si abitava nelle zone più periferiche del Paese, col tempo è diventato essenziale dare sin da subito un viso e quindi un’identità al proprio re che rappresenta una Nazione e quindi un intero popolo.
“È stato terrificante”, la confessione della principessa del Galles a poche ore dal parto
Tuttavia, questo rituale pubblico ha messo in difficoltà Kate e William che hanno vissuto senza ombra di dubbio un momento a dir poco scoraggiante. Anche perché la principessa dopo il parto avrebbe voluto solo riposare e riprendersi del tutto, ma non le è stato possibile. E così, diversi anni dopo in un’intervista per il podcast “Happy Mum, Happy Baby” di Giovanna Fletcher, la Middleton ha confessato come l’incontro con la stampa e i fotografi sia stato “leggermente terrificante“.
Giovanna Fletcher ha poi chiesto a Kate: “Com’è stato sapere che così tante persone fuori ti stavano aspettando dopo aver partorito mentre stavi assaporando i primi momenti della tua nuova vita da mamma?“. La principessa ha risposto candidamente: “Non mentirò, è stato terrificante. Se potessi, vorrei separare questo momento da tutto il resto“.
In altre parole, Kate ha vissuto sentimenti contrastanti dettati anche dall’emozione di essere diventata mamma per la prima volta. Ma durante l’intervista, la Middleton ha anche spiegato perché ha deciso di seguire le orme di Diana posando sui gradini dell’ospedale con il piccolo George in braccio.
“Tutti sono stati di supporto e sia William che io eravamo estremamente consapevoli del fatto che tutti erano entusiasti all’idea dell’arrivo di George“, ha spiegato la principessa. Kate infatti non ha dimenticato, nemmeno in una circostanza del genere, l’affetto e il supporto dei sudditi che li adorano. “Siamo enormemente grati per il supporto che i sudditi ci hanno mostrato“, ha continuato Kate. “E in realtà per noi essere in grado di condividere quel momento di gioia era un modo per dimostrando tutto il nostro apprezzamento era davvero importante“.
Importante sì, ma non per questo meno terrificante. “Allo stesso tempo stavo stringendo il mio bambino. Eravamo genitori inesperti e c’era tanta paura e incertezza“, ha confessato Kate raccontando il flusso di emozioni discordanti esplose tutte insieme in quella calda notte d’estate. “Sono arrivata in ospedale la notte. Ricordo che è stato uno dei giorni e delle notti più caldi con enormi temporali, quindi non ho dormito molto“, ha raccontato la principessa. “Poi però George è arrivato ed è stato davvero fantastico. Non vedevo l’ora però di tornare a casa alla normalità“.
George rompe con la tradizione: potrebbe essere il primo erede al trono a non svolgere il servizio militare
E con il decimo compleanno di George, ci sono importanti novità in vista. William e Kate, infatti, avrebbero deciso di rompere con la tradizione delle forze armate. George, infatti, potrebbe non svolgere il servizio militare. Insomma, quella che è stata una tappa “obbligata” per tutti giovani Windsor, proprio perché ci si aspetta che la maggior parte degli eredi maschi serva il proprio Paese, pare non esserlo più.
E con George potrebbe iniziare una nuova era della monarchia inglese, sulla scia anche dei cambiamenti già apportati da re Carlo. Ecco perché, a meno che George non esprima il desiderio di unirsi alle forze armate, il principe potrebbe non svolgere il periodo di servizio militare prima degli impegni di corte. Come riportato dal quotidiano inglese ‘Mirror‘, secondo quanto riferito da un amico di William, sia il principe che la principessa del Galles non ostacoleranno il modo in cui George voglia trovare il suo posto nel mondo.
E così, col supporto dei genitori, il principe potrà scegliere cosa fare nella vita senza pressioni dal Palazzo. “In teoria, non c’è nulla che impedisca a George di intraprendere la carriera di astronauta, per esempio, se è quello che vuole, e poi diventare re in seguito“, ha raccontato l’amico di William al ‘Mail on Sunday‘.
Qual è il senso del servizio militare oggigiorno per la monarchia inglese?
“La tradizione dei reali che si uniscono alle forze armate, anche per brevi periodi, conferisce legittimità cruciale alla monarchia” ha sottolineato però lo storico Dominic Sandbroo al Daily Mail. Tant’è che William ha prestato servizio alla Royal Military Academy di Sandhurst per più di sette anni. E Harry ha combattuto in Afghanistan fra il 2007 e il 2008, svelando anche alcuni inquietanti retroscena sulla guerre che hanno fatto arrabbiare non poco l’esercito britannico.
Ma anche il nonno e la bisnonna di George hanno seguito quel percorso obbligato che coinvolge tutti i principi, e le principesse, vicini in linea di successione al trono. E così, tra il 1971 e il 1976 Carlo prestò servizio per la Royal Navy e per la RAF. La regina Elisabetta, invece, durante la seconda guerra mondiale, fu in prima fila con l’Auxiliary Territorial Service (ATS). All’epoca della guerra, quel reparto dell’esercito permise alla donne di dare il loro contributo mentre gli uomini combattevano al fronte.
I tempi però sono cambiati e la decisione di Kate e William lo dimostra eccome. “Sono per le persone che stanno al passo con i tempi”, ha sottolineato lo storico Hugo Vickers, “a condizione che non gettino la tradizione dalla finestra“. Anche perché per gli young royals, il servizio militare ha anche una funzione propedeutica prima di indossare la pesante, nonché ingombrante, corona inglese. “Il servizio militare consente ai membri della famiglia reale di avere un senso di vita normale“, ha aggiunto lo storico chiarendo come garantisca loro “una certa libertà e insegna loro tutta una serie di capacità che si rivelano importanti per i doveri reali“.
E anche se George sembra aver dimostrato un certo interesse e apprezzamento per le forze armate partecipando con i genitori al Royal International Air Tattoo presso la RAF Fairford nel Gloucestershire lo scorso venerdì, ancora a soli 10 dieci anni è difficile stabilire cosa voglia fare da grande il principino. Oltre il re del Regno Unito si intende.