Dalle app alla connessione internet, sono sempre di più i fattori che rendono difficile la vita delle batterie dei nostri smartphone.
Negli ultimi anni, uno dei problemi più comuni che affligge gli utenti di smartphone è la velocità con cui si scarica la batteria. A molte persone sarà capitato di voler scattare una foto all’improvviso o di dover cercare un’informazione su internet al volo e non poterlo fare a causa della batteria scarica.
La causa di questa situazione è l’elevato consumo energetico dei dispositivi moderni. Gli smartphone di oggi sono dotati di schermi sempre più grandi e luminosi, processori potenti e una vasta gamma di funzioni avanzate.
Fotocamere di alta qualità, connettività Wi-Fi e il gran numero di applicazioni sono tutti elementi che richiedono una considerevole quantità di energia. Adesso si aggiunge ancora un’altra minaccia per la batteria dei nostri telefoni: la connettività 5G.
Il 5G consuma ancora più batteria
Un tempo, il 5G era disponibile solo sui telefoni di fascia alta. Ora, invece, è ampiamente utilizzabile su dispositivi di tutte le fasce di prezzo. Tuttavia, molte persone hanno notato che la durata della batteria diminuisce più velocemente quando si è connessi a una rete 5G.
Le stesse aziende produttrici dei dispositivi, tra cui Samsung, Apple e Google, hanno ammesso che c’è un importante problema di consumo della batteria quando si usa questo tipo di connessione.
La situazione potrebbe sembrare un po’ strana, considerando che il 5G dovrebbe offrire trasferimenti dati più veloci e quindi ridurre l’attività di rete. E infatti ci sono delle ragioni ben precise dietro a questo problema.
In breve, gli operatori hanno due opzioni per aggiornare l’infrastruttura 4G esistente per supportare il 5G:
- Il primo tipo, chiamato Non-Standalone 5G (5G NSA), utilizza il 5G per il trasferimento dei dati, ma le chiamate e i messaggi vengono ancora instradati tramite le reti 4G o 3G. Non a caso, tra gli appassionati della materia il 5G NSA viene chiamato “5G impuro“.
- Il secondo tipo di implementazione si chiama invece 5G standalone (5G SA) e non soffre di questa limitazione perché non dipende dalle altre reti 4G o 3G.
Questo significa che quando uno smartphone è connesso a una rete 5G NSA è comunque obbligato ad utilizzare il 4G per le chiamate e i messaggi. Questo potrebbe aumentare il consumo della batteria perché obbliga il telefono a tenere attivi due diversi tipi di connessione nello stesso momento.
Il problema è molto comune, perché il 5G NSA è il tipo di connessione più utilizzato dagli operatori, dato che è l’opzione più economica da implementare. Purtroppo, questo è qualcosa che l’utente non può controllare, a meno che non scelga appunto di cambiare operatore. Prima di fare una scelta del genere, però, è importante tenere presente che ci sono anche altri fattori legati al 5G che influiscono sulla durata della batteria.
Quanto consuma la batteria il 5G rispetto al 4G e al Wi-Fi?
Nei primi smartphone 5G, il modem (dispositivo che consente la connessione alla rete) era separato e non integrato direttamente nel chip del telefono. Questo comportava un consumo di energia molto elevato.
Nel tempo, la situazione è migliorata leggermente e ora i modem integrati nel chip del telefono sono più comuni. Nonostante questi miglioramenti, al momento la connettività 5G continua ad essere leggermente meno efficiente rispetto al 4G LTE. Questo si traduce in un maggiore consumo di energia e una minore durata della batteria dello smartphone.
Un altro problema legato all’utilizzo del 5G è che se ci si trova lontani dalla torre di trasmissione più vicina, il modem del telefono dovrà lavorare di più per stabilire una connessione. Questo significa che se il segnale è debole, la durata della batteria dello smartphone può essere notevolmente compromessa.
Prima di attivare la connessione 5G, quindi, è consigliabile controllare la mappa di copertura dell’operatore per verificare la disponibilità del segnale. A seconda della zona in cui ci si trova, le torri 5G potrebbero essere poche e distanti tra loro, almeno rispetto alle torri 3G e 4G LTE.
Cosa aspettarsi per il futuro del 5G?
L’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) indica che non sarà possibile contenere i consumi del 5G finché non si avranno una distribuzione e un’infrastruttura di rete completamente adattate al 5G.
Attualmente, è inevitabile che la maggior parte dei nostri telefoni passi continuamente dalla rete 5G a quella 4G ogni pochi secondi per non perdere la copertura. Altrettanto inevitabile, quindi, è il maggiore consumo della batteria.
Molti smartphone, nel frattempo, stanno implementando diverse funzioni per limitare la portata del problema. L’iPhone 12, il primo della serie con supporto 5G, soffriva di questo problema. Per ovviare a questo problema, Apple offre ora una modalità “Smart Data” che disattiva automaticamente il 5G sull’iPhone quando non è necessario. Anche molti utenti di Google Pixel 6 hanno segnalato una migliore durata della batteria dopo aver attivato l’opzione “Connettività adattiva“.
Quando si tratta di dispositivi più recenti, come il Pixel 7 o uno qualsiasi dei migliori telefoni 5G, è probabile che i problemi siano di meno. Con il passare del tempo, infine, la differenza di consumo della batteria tra le varie generazioni di cellulari è destinata a scomparire del tutto.