Un posto di lavoro troppo distante da casa può influire negativamente sul tuo stato di salute: scopriamo qual è la distanza ideale.
Non sempre è possibile scegliere dove lavorare e quale mestiere svolgere. Qui in Italia sono tantissimi i giovani, anche dotati di titoli di studio e qualifiche, che si trovano a dover accettare il primo lavoro che gli capita. La mancanza endemica di lavoro è un problema contro cui si cerca di lottare da decenni e una delle principali problematiche contro cui ciascun governo avvicendatosi in questi anni ha avuto a che fare.
La causa principale di questa fase di stallo è la mancanza di occupazioni inerenti ai titoli di studio. Una carenza di offerta che ha spinto negli ultimi anni milioni di italiani a migrare all’estero per cercare non solo una stabilità lavorativa, ma persino una soddisfazione personale. Un fenomeno che ha contribuito ad acuire il problema sempre più pressante della natalità.
La situazione non è così drammatica per tutti e ci sono situazioni in cui il lavoratore ha la possibilità di scegliere la mansione e l’azienda che gli fa l’offerta migliore. Tuttavia quando si opera una scelta in ambito lavorativo, la remunerazione non è l’unico aspetto che va considerato. Uno degli aspetti che bisogna considerare è sicuramente la distanza tra l’ufficio in cui vi dovete recare quotidianamente e la vostra abitazione.
Se è vero che uno stipendio più alto ci consente di avere una maggiore possibilità di spesa e una maggiore sicurezza (è più facile pianificare investimenti e sopportare spese impreviste), scegliere un luogo di lavoro troppo distante dalla propria abitazione può avere effetti negativi sulla qualità della nostra vita. Che la distanza eccessiva possa essere fonte di stress è abbastanza logico, ma un recente studio svedese ha svelato che può essere un fattore negativo per la nostra salute.
I ricercatori hanno indagato sugli effetti del pendolarismo sullo stato di salute dei lavoratori. Per fare ciò hanno utilizzato i dati raccolti dalla Swedish Longitudinal Survey of Health tra il 2012 ed il 2018, quindi hanno esaminato le risposte di 13.000 tra uomini e donne di età compresa tra i 16 ed i 64 anni.
Nei questionari sottoposti alle persone sono state fatte diverse domande, alcune riguardanti il loro stile di vita: dunque se bevevano, fumavano, facevano attività fisica costante e se seguivano una dieta particolare. Altre di queste riguardavano il lavoro (che tipo di mansione svolgevano e quanto era logorante) ed infine gli hanno chiesto se soffrivano di malattie croniche.
Incrociando i dati ottenuti dalle risposte con quelli tratti dagli archivi della Swedish Longitudinal Survey of Health, i ricercatori sono giunti alla conclusione che chi copre giornalmente una distanza superiore ai 3 chilometri per andare a lavorare ha più possibilità di essere in sovrappeso di soffrire di stress e di dormire male. Dallo studio è emerso inoltre che ancora più a rischio sono coloro che lavorano dalle 40 ore a settimana in su e viaggiano per almeno 5 ore a settimana.
La risposta a questo quesito in realtà è abbastanza logica: queste persone hanno meno tempo per svolgere attività fisica regolare. Il tempo impiegato per gli spostamenti, infatti, gli sottrae la possibilità di dedicarsi alla cura del proprio corpo.
Una distanza minore avrebbe permesso loro di recarsi a lavoro a piedi o in bici, cosa che avrebbe di fatto sostituito l’attività fisica. Se avessero scelto l’auto o un motorino, invece, avrebbero avuto maggiore tempo a disposizione per andare in palestra o da dedicare ad una sessione di corsa mattutina prima di recarsi a lavoro.
Si potrebbe pensare dunque che un lavoro in smart working o da remoto possa essere migliore per la salute, ma questo non è necessariamente vero. Spesso i lavori che si possono svolgere da casa sono sedentari e richiedono di passare molte ore davanti ad un computer. Non è una novità, infatti, che la sedentarietà causi problemi alla salute, partendo dal semplice sovrappeso per arrivare ad un maggiore rischio di sviluppare malattie cardiache croniche, diabete e alcune tipologie di tumore.
Se dunque chi deve percorrere troppa strada per recarsi a lavoro ha una qualità di vita peggiore rispetto a chi si trova più vicino all’ufficio, anche chi lavora da casa corre il rischio di avere problematiche di salute importanti. In base a quanto consigliato dall’Oms, chi ha un lavoro sedentario dovrebbe dedicare dai 30 ai 40 minuti della giornata all’esercizio fisico, che si tratti di vero e proprio allenamento o semplicemente di una passeggiata con andatura veloce.
Qualora non riusciate a dedicare questo tempo in modo continuativo ogni giorno all’attività fisica, potreste seguire il metodo suggerito da un gruppo di ricercatori americani in un articolo scientifico pubblicato sulla rivista ‘Medicine & Science in sports & Exercise‘.
Secondo lo studio da loro effettuato, infatti, potreste evitare conseguenze gravi per la salute anche con una camminata leggera di 5 minuti ogni mezz’ora. Il vantaggio di questo metodo è che per seguire questa routine non dovrete nemmeno spostarvi da casa.
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