Seguire una dieta sana ed equilibrata è fondamentale. Ma bisogna anche prendersi il tempo giusto per mangiare.
Quando abbiamo una giornata impegnativa – e alzi la mano a chi non succede! – a volte siamo tentati di mangiare troppo in fretta. Questa è una cattiva abitudine, da tutti i punti di vista. Qual è la durata ideale di un pasto per digerire bene? Scopriamolo insieme.
Avere una dieta sana ed equilibrata, si sa, è essenziale per essere sani. Ma dobbiamo anche prenderci il tempo giusto per mangiare. Così facendo potremo limitare il rischio di disturbi intestinali, e soprattutto agevolare la digestione. Vale soprattutto per il pranzo, tendenzialmente il pasto più sostanzioso della nostra giornata-tipo.
I minuti (contati) per un pasto ottimale
Si dice spesso che per un gustare un pasto nel modo giusto sono necessari 20 minuti, ma in realtà non è così. “Per garantire una digestione ottimale, ci vogliono tra i 35 e i 50 minuti“, afferma la naturopata Marie Turpin. Non solo: tale durata va suddivisa in tre fasi.
Prima di ingerire cibo, secondo l’esperta, “dobbiamo rilassarci”. Quando siamo in uno stato di stress, infatti, “il corpo si mette in modalità di sopravvivenza e le funzioni digestive rallentano”. Ciò può causare reflussi, gonfiori e crampi addominali. Quindi, all’inizio, “l’ideale è prendersi 5 o 10 minuti per ritrovare un po’ di calma e mettere il cervello in buone condizioni“. Il consiglio è di fare respiri profondi per rilassare i muscoli e facilitare le secrezioni salivari e gastriche.
Una volta a tavola, l’assunzione di cibo dovrebbe impegnarci per 25-30 minuti. Teniamo sempre presente che, dal punto di vista nutrizionale, il cervello ama la routine: “Ha bisogno di mangiare a orari fissi e, soprattutto, di avere una struttura”. L’ideale è sederci a un tavolo in un luogo dedicato e non troppo rumoroso.
Una cosa è certa: dobbiamo assolutamente evitare di mangiare davanti al pc. E per una buona ragione: se mangiamo mentre controlliamo le e-mail o navighiamo in Internet, non mangiamo consapevolmente. In altre parole, non siamo attenti a ciò che mangiamo, ai sapori e alle quantità, rimarca Marie Turpin.
Un’altra regola d’oro: prendiamoci tutto il tempo per masticare. “La digestione inizia in bocca. Meno mastichiamo, più lasciamo il lavoro allo stomaco, che allungherà il tempo di digestione e richiederà più energia. Tecnicamente si parla di affaticamento post-prandiale. Inoltre, dice la dottoressa Turpin, “una buona masticazione favorisce il senso di sazietà“. Infine, dopo il pasto, la naturopata consiglia di “concedersi un quarto d’ora per andare a fare una passeggiata per aumentare la circolazione sanguigna”.