Com’è la qualità dell’aria dentro la tua casa? Dovresti iniziare a preoccuparti, perché passare troppo tempo chiuso causa problemi alla salute
Ti sei mai chiesto com’è la qualità dell’aria che pullula l’atmosfera in casa tua? È una domanda che non ci si fa spesso, solitamente non tendiamo a preoccuparci dell’aria che respiriamo in casa nostra e, invece, dovremmo. Ciò che inaliamo dovrebbe importarci, proprio perché spesso riflettiamo sulla qualità dell’aria esterna, di cui siamo circondati, ma mai della stessa in cui viviamo e passiamo la maggior parte del nostro tempo.
L’aria interna alla nostra casa può comunque essere inquinata e contenere fumi, polvere, batteri, virus e, se si hanno in casa animali domestici, anche i peli di quest’ultimi. Questa miscela di particelle può provocare gravi problemi alla nostra salute. L’inquinamento atmosferico e quello domestico sono collegati ed entrambi sono cause di svariati danni che intaccano il nostro organismo.
La scarsa qualità dell’aria in casa può causare danni alla salute
Si parla spesso di inquinamento atmosferico, ma pochi sanno che esiste anche quello domestico, a cui siamo esposti la maggior parte del tempo. Comunemente siamo portati a pensare che l’inquinamento sia dato da grandi fumi grigi delle auto, spazzatura per terra, plastica nel mare e via discorrendo, tuttavia può presentarsi anche sotto forme più velate e invisibili, specialmente in luoghi inaspettati, come la propria casa.
L’inquinamento domestico può essere originato da agenti organici, inorganici, batteri e microrganismi, i quali derivano da attività fatte in casa o da una cattiva gestione di essa. L’aria della propria dimora può essere anche più inquinata rispetto a quella esterna, specialmente se ci sono poche finestre e l’ambiente non è dovutamente areato.
La qualità dell’aria presente in casa, viene messa in pericolo quando non si arieggiano gli ambienti, quando si fumano le sigarette in casa o si cucina, formando dei fumi che persistono nell’atmosfera interna e diffondono idrocarburi policiclici e naftalene. Anche l’umidità può essere un problema, la cui conseguenza è la muffa che si forma sui vari punti della casa. Inoltre, mobili, arredi e finiture fanno parte delle cause della contaminazione di un ambiente chiuso, poiché, insieme alle vernici, ai collanti e agli altri materiali di costruzione, sprigionano nell’aria emissioni nocive.
Secondo l’EPA (Agenzia per l’Ambiente) degli Stati Uniti d’America, ci sono sei componenti, definiti come principali responsabili dell’inquinamento domestico:
- monossido di carbonio: un gas tossico che proviene dai tubi di scarico delle auto, che dall’esterno possono introdursi dentro casa;
- formaldeide: un agente irritante e cancerogeno, presente in materiali da costruzione e anche nei prodotti che utilizziamo per le pulizie;
- diossido di azoto: un gas irritante e tossico, il quale si origina da esalazioni di fornelli a gas o stufe a kerosene;
- pesticidi: utilizzati per le piante o contro gli insetti, sono tossici e irritanti sia per la pelle che per gli occhi, inoltre, dopo esposizioni prolungate provocano malattie croniche;
- particolato: il processo di combustione dei caminetti, di stufe, di candele e tabacco, può causare l’avvento di queste sostanze, che rimangono sospese nell’aria;
- composti organici volatili (COV): componenti generati dalla combustione o presenti in derivati dal petrolio, materie plastiche o gomme sintetiche. Vengono rilasciati sotto forma di gas, da vernici, pitture, rivestimenti, colle, solventi, prodotti per il corpo e prodotti per la pulizia della casa.
Per rilevare la qualità dell’aria della vostra casa e scoprire se si sta vivendo in un ambiente contaminato o meno, bisogna utilizzare dei dispositivi specifici, adatti a questo tipo di lavoro. Si tratta di misuratori o rilevatori dell’aria, i quali controllano la qualità, e hanno dei sensori per misurare l’anidride carbonica e vedere le polveri sottili o pollini. Sono accessori abbastanza semplici da usare, tantoché si può fare tranquillamente da soli. Le indicazioni d’uso prevedono di premere un pulsante nell’area che si vuole misurare, con le finestre e le porte chiuse, dopodiché il rilevatore darà, in automatico, tutte le informazioni e i livelli necessari.
In ogni caso, ci sono diversi modi per rimediare o prevenire il problema della contaminazione di un ambiente chiuso, ovvero, l’inquinamento domestico. Innanzitutto, bisognerebbe limitare, o ancora meglio, eliminare, quei prodotti che contengono methylene chloride e benzene, solitamente in solventi e pitture spray. Inoltre, si possono controllare gli ingredienti di alcuni prodotti di igiene, sul sito ufficiale ECHA (European Chemicals Agency), in cui vengono offerte informazioni relative alla tossicità e ai problemi di salute che possono provocare.
Gli spray come la lacca o i deodoranti, andrebbero evitati, potendo sostituirli con cere per i capelli, gel solidi e deodoranti roll o stick. Preferibile, anche, orientarsi verso prodotti per la pulizia della casa biodegradabili, ottenuti da ingredienti naturali. Inoltre, evitare di fumare tabacchi, sigarette e qualsiasi altra cosa in casa e in altri luoghi chiusi. Arieggiare gli spazi interni per venti o trenta minuti al giorno è un piccolo accorgimento che farà uscire quei microrganismi che rischiano di danneggiare la salute e diminuirà drasticamente la creazione della muffa.
Se si vive vicino una strada trafficata, o in una zona sottoposta a parecchio smog e inquinamento esterno, comprare ed installare un filtro per l’aria è la scelta migliore che possiate prendere. Per ridurre le emissioni di COV, un buon metodo è quello di sostituire i fornelli a gas, con quelli elettrici. Quando si è fuori casa, si è a rischio per l’inquinamento esterno e, per evitare di trasportarlo, insieme a metalli pesanti, internamente alla propria dimora, è consigliabile togliersi le scarpe con cui si è camminato all’esterno. Infine, non bisogna mai gettare dei materiali inquinanti giù per il water, si intendono vernici, solventi e simili.
Se dovessimo inalare e respirare i vapori degli agenti chimici, rischieremmo di danneggiare la nostra salute. I primi sintomi si manifestano in bruciore, fastidio al naso e lacrimazione. Gli agenti chimici agiscono come sulle superfici, perciò irritando, bruciando e rendendo sia le mucose che le vie aeree più fragili e suscettibili alle infezioni. È come se bucassero le nostre vie respiratorie e la pelle, aprendo le porte e dando il benvenuto a infezioni da virus e batteri, i quali hanno trovato una via favorevole per entrare nel nostro organismo.