La lingua, sempre presente nelle nostre bocche, a volte la dimentichiamo: se ha quest’aspetto però, devi fare molta attenzione!
Non sono in tanti a saperlo, anche se per secoli questa parte del corpo è stata usata per la diagnosi della salute delle persone e come primo indicatore di possibili malattie. Una pratica che oggi è meno diffusa, ma che è in realtà di primaria importanza nel fornire, insieme alla diagnostica strumentale, informazioni preziose sullo stato di benessere e sul rischio che patologie più o meno gravi abbiano fatto la loro comparsa.
Stiamo parlando della lingua, un organo del quale spesso non ci curiamo, ma altamente complesso dal momento che sulla mucosa che riveste i muscoli che la compongono sono presenti le papille gustative. Ricoperto dai cosiddetti villi, che hanno l’aspetto di una sorta di manto erboso, e che come spiegano gli esperti, risulta essere molto innervato e vascolarizzato.
Le sostanze chimiche contenute nel cibo o nei liquidi vengono, appena ingerite, sciolte nella saliva per poi entrare in contatto con i recettori per il gusto della lingua, i quali andranno a decifrare le sostanze inviando al cervello determinati messaggi per la loro identificazione, dando quindi informazioni relative al fatto che siano acide, salate, dolci, amare o che siano il frutto della combinazione di due o più di questi quattro gusti. Le papille gustative analizzano un alimento in pochissimi istanti grazie al lavoro messo in atto dalle migliaia di recettori presenti.
Per quale motivo però la lingua può diventare un prezioso alleato nella diagnosi di numerosi tipi di patologie? Perché questo organo può mutare il suo aspetto sia in termini di colore che di consistenza, ma anche di facilità di movimento, fornendo in tal modo segnali di buona o cattiva salute. Oltretutto già il paziente può, osservandola, iniziare a capire se vi siano dei motivi per recarsi dal medico e sottoporsi ad un controllo più particolareggiato.
Il medico potrebbe infatti individuare veri e propri campanelli d’allarme e decidere di approfondire la questione con esami mirati. Una lingua in salute, spiegano gli esperti, deve essere di colore roseo ai bordi, al centro invece deve apparire leggermente più chiara, i margini devono apparire lisci e deve essere umida. Una condizione che esprime, oltre al fatto che possa estroflettersi e sollevarsi senza difficoltà sul palato, buona salute.
Vediamo invece quando la lingua indica che qualcosa non va per il verso giusto. Se la lingua appare secca occorre verificare che non si tratti di un sintomo di disidratazione, ancor peggio, di problemi renali o addirittura di diabete. Potrebbe invece, ad un esame visivo, risultare ruvida: in questo caso si tratta di un segnale di una possibile infiammazione o della carenza di alcune vitamine.
Occorre preoccuparsi in caso di lingua pallida, potrebbe essere in corso un’anemia, mentre se il suo colore è bianco ci troviamo dinnanzi ai segni di una malattia infettiva in corso, di gastrite, o peggio, di ulcera gastrica. Un colore che non passa inosservato è il marrone/nero: in questo caso si tratta del sintomo di uno sviluppo batterico sulla lingua oppure un segnale di una forte gastrite. Un altro colore rilevante è il mix verde/giallo, chiaro segnale di disturbi a livello del fegato, della cistifellea o della milza.
Quando è ingrossata potrebbe essere in corso un’amiloidosi, una malattia che deposita proteine, mentre quando è liscia e sembra aver perso i villi, associata ad uno stato di deperimento, potrebbe indicare o una patologia del fegato o una malattia tumorale. La scarlattina si riconosce solitamente da una lingua a fragola, mentre quando su di essa si vedono le impronte dei denti potrebbe essere a causa dell’ansia o di uno stato di tensione psichica.
Se dall’analisi visiva l’organo appare “a carta geografica” potrebbe essere segnale del raffreddore da fieno o di dermatite atopica mentre una lingua che brucia è un possibile indicatore di depressione psichica. Lichen orale, ovvero una patologia infiammatoria è in corso in caso di lingua erosa, mentre se su di essa compaiono chiazze bianche o punti rossi ci troviamo dinnanzi, rispettivamente, ad uno stato pretumorale della lingua stessa o a una malattia angiomatosa che interessa polmoni o fegato.
L’inizio di una patologia itterica del fegato è indicato dalla faccia inferiore dell’organo gialla; se notate delle pieghe potreste essere soggetti ad uno stato allergico. La lingua bucata è invece la conseguenza di un piercing e non è riparabile. L’orticaria si rileva grazie alla lingua gonfia mentre se presenta puntini bianchi siamo dinnanzi ad un sintomo di immunodepressione o di mughetto.
Infine una lingua che quando viene protrusa devia è un segnale di un possibile danno neurologico o di ictus. Premesso che occorra sempre affidarsi ad un esperto per avere le certezza di qualsiasi disturbo o patologia, guardare con attenzione la propria lingua potrebbe consentirvi di fermare sul nascere determinate malattie. Il consiglio dunque è quello di osservarla di frequente e periodicamente per imparare a conoscerla.
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