L’acqua del rubinetto fa male ai reni? Proviamo a fare chiarezza una volta per tutte

Se l’acqua del rubinetto è potabile, non vuol dire necessariamente che non sia dannosa per il nostro corpo o che non possa far male ai reni.

Non esiste al mondo un bene più prezioso dell’acqua, elemento essenziale per la nostra salute e il funzionamento del nostro organismo. Alcuni tipi di acqua, però, come quella del rubinetto, sono solitamente “messe a processo” perché ritenute inadatte dai cittadini. È infatti molto diffusa l’ideologia secondo cui l’acqua del rubinetto possa avere effetti nocivi sui nostri reni. È giunta l’ora di fare chiarezza su questa questione una volta per tutte.

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L’acqua del rubinetto fa davvero male ai reni come si dice? La verità (grantennistoscana.it)

L’acqua è un bene prezioso, e spesso non ne riconosciamo l’importanza fino a quando non ne abbiamo bisogno. I reni, in particolare, dipendono in gran parte da una corretta idratazione per svolgere le loro funzioni vitali. Tuttavia, esistono preoccupazioni legate alla qualità dell’acqua del rubinetto, generando confusione tra le persone riguardo a come questa possa influenzare la salute renale.

L’acqua del rubinetto viene spesso accusata di essere responsabile dei calcoli renali. Tuttavia, è giusto svelare fin da subito che l’Istituto Superiore di Sanità smentisce questa affermazione. Gli studi scientifici hanno dimostrato che l’acqua potabile proveniente dalle forniture pubbliche è generalmente sicura e non è associata all’aumento del rischio di calcoli renali. Quindi, la risposta alla domanda iniziale è un chiaro No. Ma c’è un “ma”.

Calcoli renali e acqua del rubinetto: quando ci si deve preoccupare

La salute dei nostri reni è preziosa e con la giusta informazione possiamo prendere decisioni che favoriscano il loro benessere. Dunque, quali sono quei casi in cui l’acqua fa male ai reni?

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Bere acqua del rubinetto fa male? No, ecco perché – Grantennistoscana.it

Se l’acqua del rubinetto non è il colpevole, da cosa provengono allora i problemi renali? La risposta sta nella durezza dell’acqua. La durezza dell’acqua è una misura della concentrazione di minerali, in particolare calcio e magnesio, presenti al suo interno. Acque particolarmente dure possono contribuire alla formazione di calcoli renali, ma questo non significa che tutte le acque del rubinetto abbiano lo stesso problema.

Chi soffre di calcoli renali dovrebbe prestare attenzione alla durezza dell’acqua locale e, se necessario, prendere precauzioni. Tuttavia, è importante notare che la soluzione non è evitare l’acqua, ma piuttosto regolare l’apporto di calcio. I medici consigliano spesso a chi ha una storia di calcoli renali di consumare cibi ricchi di calcio e bere acqua oligominerale e con un basso residuo fisso.

Pochissime persone consumano l’acqua del rubinetto poiché ritengono che questa sia dannosa, ma non tutti sanno che – proprio come per l’acqua imbottigliata – anche quella della fontana è sottoposta a rigidi controlli per garantirne la sicurezza. Per avere informazioni sull’acqua che esce dai propri rubinetti, Il Ministero della Salute nel corso degli anni 2017, 2018 e 2019 aveva reso pubbliche le analisi microbiologiche, tutte informazioni che si possono rinvenire presso i portali delle Autorità Sanitarie Locali, ma anche Comuni e Regioni.

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