Attenzione massima a questa condizione: i medici spiegano come liberarsene subito per non avere problemi.
L’ansia da rientro è una condizione che accomuna tantissimi italiani. In questo articolo vedremo come fare per tornare a stare bene ed affrontare nel migliore dei modi il nuovo anno lavorativo. Innanzitutto bisogna sottolineare che viviamo in un periodo nel quale le ansie per gli italiani sono tante. Il Covid e l’inflazione hanno creato precarietà ed incertezza e la nuova ondata di tasse provenienti dall’Europa mette in agitazione la gente. Il problema è quello di cercare di affrontare le ansie che arrivano giorno per giorno, ma anche la più generale ansia economica per il futuro.
Proprio per questo ultimamente c’è un grande dibattito mondiale sul Reddito di Base Universale. Si tratta di una cifra minima da erogare per garantire proprio a tutti senza nessuna eccezione il necessario per andare avanti e per non essere costantemente in agitazione. Ma l’ansia che colpisce oggi in particolare gli italiani è quella del rientro al lavoro.
Dopo che si è passato un mese o magari anche di più a rilassarsi e con la testa sgombra dalle preoccupazioni è normale sperimentare queste sensazioni. Gli psicologi dicono che se si sperimenta l’ansia da rientro al lavoro non bisogna preoccuparsi perché è un problema comune. Semplicemente è terminato il periodo di relax ed è necessario riprendere a fare i salti mortali tra l’ufficio e la famiglia, tra i figli e i tanti impegni.
Stress, ansia e malinconia
Le responsabilità quando si lavora e soprattutto quando si hanno i figli sono tante ed oltre ai problemi che c’è anche l’ansia relativa a quelli che potrebbero venire fuori senza preavviso. Ma oltre a questo, quando si rientra dalle vacanze c’è anche la malinconia per il senso del tempo che passa e per la fine di un momento di gioia e di allegria che purtroppo è terminato.
Alcuni italiani, poi, provano anche una sorta di senso di colpa per lo stile di vita tenuto durante le vacanze. Se durante le vacanze avete speso un po’ di più di quanto potevate permettervi oppure se avete mangiato troppo rovinando la vostra linea anche questo piccolo senso di colpa potrà sommarsi alle varie ansie per il futuro. Questo insieme di sensazioni e di disagi legato ai tanti impegni pressanti che di colpo tornano a travolgervi può portare a sviluppare la condizione nota proprio come ansia da rientro al lavoro dopo le ferie.
Cosa consigliano gli psicologi
Innanzitutto gli psicologi sottolineano che non si tratta di una condizione prolungata e non si tratta di un vero e proprio disturbo psicologico. Questa sindrome presenta una serie di sintomi molto chiari. Abbiamo attacchi di ansia, tristezza, stanchezza, irritabilità, stress anche intenso e sbalzi d’umore. Come ricordavamo si tratta di norma di disturbi passeggeri e quindi non bisogna preoccuparsi più di tanto.
Tuttavia se dovessero durare particolarmente a lungo è consigliabile prendere appuntamento con uno psicoterapeuta. Nel giro di una manciata di giorni l’ansia da rientro al lavoro si dovrebbe risolvere da sola. Se si vive il ritorno al lavoro ed alle responsabilità della famiglia come un trauma è importante smettere di porsi troppe domande. Se cercate di lottare contro le vostre sensazioni, non farete altro che peggiorare le cose e rendervi questo passaggio inevitabile ancora più pesante.
Meditazione e respirazione diaframmatica
La via per uscire da questa condizione è invece quella di ritagliarvi un po’ di spazio per fare quello che più vi piace. Praticate un po’ di attività fisica così ridurrete naturalmente i livelli di stress. Per risolvere questa condizione è anche molto importante mangiare sano ed imparare la respirazione diaframmatica. La respirazione diaframmatica è un vero toccasana contro lo stress e l’ansia e se avete questo genere di problemi dovete assolutamente imparare a praticarla.
La respirazione diaframmatica può essere anche abbinata alla meditazione ed avrà effetti ancora più positivi. Ad ogni modo è anche importante cercare di relativizzare le nostre responsabilità. È vero che il lavoro ed i figli impongono tante cose da fare ma ricordiamoci sempre che al primo posto viene la nostra salute mentale ed il nostro benessere senza il quale non possiamo neppure essere d’aiuto agli altri.