Buone notizie per chi sta cercando un lavoro: conoscendo quali sono i profili più ricercati si apriranno molte porte.
La questione lavoro in Italia è da sempre complicata, soprattutto per i giovani e gli “over” che hanno difficoltà a reinserirsi dopo un licenziamento. La pandemia non ha certo aiutato il comparto e anzi, la crisi non è ancora superata del tutto. Dalle ultime analisi, però, arrivano buone nuove: entro la fine dell’anno ci saranno moltissime assunzioni.
L’economia italiana langue, ma secondo gli esperti i consumi sono tornati come quelli precedenti alla pandemia. E se i consumi ci sono, aumenta anche il lavoro per tutti. Desta molta preoccupazione lo stop al reddito di cittadinanza per centinaia di migliaia di persone, ma secondo le nuove Leggi gli interessati saranno accompagnati durante il loro percorso.
Chi è “occupabile” riceverà comunque un piccolo sussidio (circa 350 euro al mese) e l’accesso a corsi di formazione. A settembre verrà aperto un nuovo portale per la ricerca di lavoro, al quale tutti potranno fare riferimento.
Nel mentre, chiunque cerchi un lavoro troverà interessante sapere quali sono le professioni più richieste e soprattutto quante assunzioni sono previste e in quali Regioni. Tutto ciò ci viene svelato dai dati pubblicati nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, elaborato da Unioncamere e Anpal.
Stai cercando un lavoro? Ecco quali sono i profili più ricercati e le Regioni che assumono di più
Si placano, almeno per il momento, i timori legati alla perdita del lavoro a causa delle Intelligenze Artificiali. Sembra che le persone valgano ancora qualcosa e la tecnologia avanza ma non come temuto.
Durante questa estate, che ormai volge al termine, sono state assunte quasi 300 mila unità, con un incremento del 3% rispetto all’anno scorso. Tra Settembre e ottobre prossimo si prospettano addirittura 1,3 milioni di ulteriori assunzioni.
- 389 mila figure nell’industria;
- 56 mila lavoratori nel manifatturiero;
- 62 mila nel comparto meccatronica;
- 40 mila nei settori food and beverage e tabacco;
- 50 mila nell’industria metallurgica;
- 142 mila nell’edilizia;
- 800 mila persone si cercano nei settore dei servizi;
- 200 mila nel turismo;
- 162 mila nel commercio; 223 mila nel settore dei servizi alle persone;
Una nota a parte riguarda anche gli immigrati, che sono sempre più richiesti dalle aziende. Rispetto all’anno passato, in cui erano state assunte 55 mila unità, si è visto un incremento del 22% solamente nel mese di agosto appena passato.
Oltre alle previsioni sulle assunzioni c’è anche da sottolineare che mancano molte tipologie di lavoratori
Molte azienda faticano a trovare il personale, e ciò accade in diversi comparti. Recentemente abbiamo visto la crisi proprio nel settore turismo e servizi, come bar, ristoranti e alberghi. La motivazione è che le condizioni di lavoro offerte sono spesso inaccettabili, a fronte di paghe esigue e non in linea con le esigenze economiche del momento.
Ad un certo punto la mancanza di personale si è fatta sentire anche nel comparto autotrasporti; non si trovano più camionisti, tanto che lo Stato ha previsto Bonus per chi desidera prendere la patente speciale. Le difficoltà si riscontrano anche in altri settori, come ad esempio: installazione e manutenzione; progettazione e Ricerca e Sviluppo; sistemi informativi.
Più nello specifico, mancano:
- operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni
- fonditori
- saldatori
- lattonieri
- calderai
- montatori di carpenteria metallica
- fabbri ferrai costruttori di utensili
- tecnici in campo ingegneristico
- tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi
- ingegneri.
Quali sono le Regioni che assumono di più?
Come sempre, alcune realtà territoriali offrono maggiori possibilità ai lavoratori. Sempre dal report stilato da Unioncamere e Anpal, emerge quanto segue.
In testa troviamo la Lombardia, a seguire il Lazio; poi Liguria, Umbria, Marche. Cala l’offerta invece in Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Le nuove opportunità di lavoro che stanno crescendo, ottime per i giovani e le donne
Per chi sta cercando non solo un impiego ma anche una missione in cui rispecchiarsi, forniamo un altro dato molto interessante. Da un report redatto da Unioncamere e Centro studi Tagliacarne emerge che c’è un settore in crescita, ed è quello legato alla cultura.
Si tratta di aziende e imprese che si occupano delle varie sfaccettature in cui rientra la specifica “cultura” e sempre più donne e giovani puntano a queste opportunità. Ad oggi si contano quasi 300 mila imprese che si suddividono la torta in svariati ambiti.
Più nello specifico, è aumentata la presenza di aziende in architettura e design, con un più 5,8% rispetto a due anni fa; attività a tutela/valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e storico, con un 4,3% in più; imprese nel comparto intrattenimento, videogiochi e strumenti informatici, con un 2,5% in più; cala invece il comparto editoria, che accusa una crisi di lunga data, segnando un -2,7% rispetto agli anni passati.
Dunque ci sono ampie possibilità in tantissimi settori; cambiano i tempi e le esigenze, e ovviamente anche l’offerta. Basta solamente guardarsi intorno e sicuramente c’è un’occasione per tutti.
