I motivi di licenziamento dal lavoro sono svariati ma in un caso specifico non può essere fatto anche se molti non lo sanno.
Conoscere i propri diritti è fondamentale, anche le circostante in cui è possibile ottenere una soluzione per il proprio lavoro. Ovviamente è fondamentale impegnarsi nella propria mansione e svolgere un lavoro corretto secondo le regole, come lo è sapere in quali casi è possibile essere licenziati e quando invece questo non è assolutamente possibile.
Non sempre i lavoratori conoscono diritti e doveri per la propria situazione quindi è utile fare chiarezza per avere maggiori tutele sul luogo di lavoro.
Lavoro: quando non è possibile licenziare
La questione dei lavoratori che fruiscono dei permessi relativi alla Legge 104 è molto complesso. Di base infatti la normativa in materia prevede che questi esoneri dal lavoro vengano utilizzati quando ci si prende cura di un proprio familiare ammalato in modo grave. Il permesso è regolato dall’articolo 33, comma 3, ed è ritenuto dallo Stato italiano una forma sociale di assistenza, un elemento della provvidenza indiretta che si può fare verso il proprio coniuge, un figlio, un genitore.
Il congedo retribuito viene quindi normato accuratamente dalla legge ed è uno strumento socioassistenziale fondamentale, come il concedo straordinario del decreto legge 151. Si riconosce la possibilità di curare una persona cara per assicurare una vita normale e appagante anche a coloro che sono affetti da disabilità gravi. Quando si parla di “vita normale” si fa riferimento non solo a quello che può essere un aiuto concreto nelle faccende di vita quotidiana o strettamente connesse alla salute, ma anche ad esempio una passeggiata.
Legge 104: limiti e modalità
Per godere di questo diritto la legge stabilisce al principio che la persona deve dedicarsi al soggetto interessato dalla Legge 104, quindi non è possibile richiederlo e quindi esentarsi dal lavoro ma poi fare altro. Oltre alla normativa ci sono appositi controlli e, in caso di prove sufficienti, il datore può eseguire un licenziamento per valido motivo. Ed è qui che bisogna fare chiarezza. Se è vero che la persona che ha utilizzato il permesso non può occuparsi delle faccende personali e non dell’ammalato, è anche vero che ritagliarsi un breve momento libero non vuol dire fare un abuso della legge.
Quindi, secondo la Cassazione, se la persona ad esempio viene rintracciata al parco a bere un caffè o leggere un libro in un attimo di pausa questo non basta per licenziarla. Si trova così un punto di incontro tra la legge e la realtà dei fatti. Nei casi in cui una persona utilizzi sempre i suoi permessi legati alla Legge 104 per fare altro, può essere licenziata. Nelle situazioni in cui invece un lavoratore fruisca del permesso retribuito, si occupi della persona e poi utilizzi un po’ di quel tempo per lo svago personale, non può essere richiesto alcun licenziamento.