Se non vuoi avere problemi ai piedi e vuoi goderti un’estate lunga, divertente e riposante ci sono alcuni modelli di scarpe che non devi assolutamente acquistare
Finalmente siamo ad agosto, il mese che per moltissimi italiani significa una sola cosa: vacanza! Gli uffici si chiudono, le città si svuotano e le mete balneari vengono assalite da migliaia di persone che desiderano riposarsi, rilassarsi e divertirsi. Ognuno ha il proprio stile di vacanza preferito: se c’è chi ama stare a mollo nell’acqua del mare, altri invece adorano passeggiare sui sentieri delle più ripide montagne, mettendo alla prova il proprio coraggio e i propri muscoli. Per una vacanza ben riuscita, però, c’è un ingrediente che non può mai mancare: la salute.
Sono moltissimi gli imprevisti che possono rendere una vacanza da sogno un vero incubo: influenze prese in treno o in aereo durante il viaggio, raffreddori e bronchiti causati dallo sbalzo termico e dall’aria condizionata, infortuni di qualsiasi tipo o problemi ai piedi rendono i giorni di ferie un patibolo decisamente da non augurare a nessuno. Soprattutto se prevedete una vacanza in cui camminerete molto, è importante che sappiate quali sono i modelli di scarpe da non acquistare e indossare mai durante l’estate: ecco di quali si tratta e perché.
Sandali bassi, infradito e ciabatte in generale
Per quanto appaiano comode e sembrino la scarpa ideale per i giorni più caldi poiché lasciano il piede libero, in realtà le scarpe piatte hanno più rischi che benefici. Innanzitutto, se usate per tutta l’estate impediscono al piede di avere il giusto supporto durante la camminata; inoltre, non hanno un retro e non c’è niente a proteggere il tallone, che quindi tende a fuoriuscire, esponendo quindi la sua delicata pelle a qualsiasi imprevisto.
Nel caso in cui ci si tagli, eventualità non così rara dato che il piede è praticamente del tutto scoperto, la scarpa aperta come il sandalo non protegge la ferita da eventuali batteri o virus, che quindi possono infettarla e peggiorarne la situazione.
Se quindi avete in programma un’estate all’insegna delle passeggiate all’aperto, non scegliete il sandalo basso o l’infradito come calzatura e preferitela invece per pranzi e cene di piacere, voli aerei o viaggi in macchina o in treno, quando si sta per la maggior parte del tempo seduti ed il piede è rilassato.
Per le giornate al mare e in piscina, invece, preferite l’infradito in gomma, facile da lavare e da far asciugare a differenza dei sandali in sughero, anch’essi ottimi se e solo se non si ha in programma di macinare chilometri e chilometri. Insomma, la regola è solo una: se prevedete di passeggiare a lungo, abbandonate l’idea delle scarpe aperte.
Zeppe, zoccoli e espadrillas: il pericolo è dietro l’angolo
Sempre per cercare di evitare che i piedi si scaldino eccessivamente e che quindi sudino, molte persone d’estate scelgono di indossare le zeppe, sandali con un po’ di rialzo sul tacco che molte donne acquistano come calzatura da abbinare a gonne e vestitini. Secondo gli esperti, sono ottime in ufficio poiché danno un tocco di eleganza pur senza la scomodità dei classici tacchi ma sono del tutto da evitare se si deve camminare velocemente, poiché non assorbono molto bene gli urti e il piede è comunque piuttosto instabile.
Stesso discorso per gli zoccoli, ottimi da tenere in casa o in giardino durante i lavori casalinghi ma da evitare se si vuole camminare o passeggiare a lungo. Questi, infatti, non offrono stabilità a sufficienza e, secondo uno studio di Arthiritis Care & Research, sono da evitare soprattutto se si soffre di osteoartrosi, poirché caricano le ginocchia di eccessivo peso.
Infine da non indossare anche le espadrillas, soprattutto se piatte: leggere e comode per un picnic o per un pranzo all’aperto dove si sta per lo più seduti, sono pericolosissime se indossate durante una passeggiata poiché non garantiscono alcun supporto al piede e favoriscono anche calli e borsiti dell’alluce.
Scarpe con plateau, tacchi a spillo, ballerine e similari
Una delle maggiori diatribe in tema di calzature è quella che contrappone le scarpe con il tacco a quelle piatte, le cosiddette ballerine. Se c’è chi sostiene che camminare con il piede completamente a terra sia pericoloso e quindi sia meglio scegliere i tacchi, altri invece credono che l’altezza esponga la caviglia a maggiore stress e aumenti il rischio di cadute, per cui le ballerine e le scarpe a terra sembrano essere l’alternativa migliore. In realtà, andrebbero evitate sia le une che le altre, soprattutto se si ha in programma una passeggiata all’aperto, una visita in un museo o comunque del tempo da trascorrere in movimento.
Le ballerine sono troppo piatte e favoriscono l’insorgenza di calli, borsite dell’alluce, male al tallone e dolore all’arcata plantare, poiché non ammortizzano il passo e non sostengono il piede durante la camminata. I tacchi, dall’altro lato, creano un’eccessiva pressione sulla parte anteriore del piede e questo favorisce un’infiammazione chiamata sesamoidite, nonché un disturbo denominato matatarsalgia: si tratta di condizioni patologiche del piede che, se non curate adeguatamente, possono rendere la camminata davvero dolorosa.