Allarme sulle creme autoabbronzanti: cosa sapere assolutamente prima di sceglierle ed utilizzarle.
Quando arriva la bella stagione le creme o spray autoabbronzanti vengono acquistate da tanti Italiani. Queste creme danno l’effetto dell’abbronzatura ma i rischi potenziali non mancano. D’estate si vuole apparire tonici ed abbronzati e quindi ci si sottopone alla tintarella naturale sotto il sole oppure a quella dei lettini a raggi ultravioletti. Le creme o spray autoabbronzanti sono un’alternativa sicura per colorare la pelle senza incappare nei rischi di una esposizione al sole eccessiva.
Se andiamo a verificare l’effettiva composizione di creme o spray autoabbronzanti ci renderemo conto che contengono dei semplici coloranti. Dunque queste creme non vanno effettivamente ad abbronzare la pelle ma semplicemente a colorarla con una pigmentazione che andrà via con acqua. Altre creme contengono una specifica sostanza che interagisce con le proteine presenti nella pelle e crea il caratteristico colore dell’abbronzatura. Le creme autoabbronzanti non offrono un effetto perfetto perché applicare uniformemente il prodotto non è facile.
Come funzionano queste creme
Inoltre c’è anche da tener presente che la pelle ha caratteristiche di assorbimento diverse e quindi può venire fuori un effetto a macchie. Anche se non sono noti effetti collaterali a breve oppure a lungo termine, l’utilizzo delle creme autoabbronzanti impone una notevole attenzione. Infatti l’effetto abbronzato non è una vera e propria abbronzatura e non rende immuni dai danni del sole.
Vediamo che cosa raccomandano i medici. La prima cosa da tenere presente è che il sole fa bene alla salute, infatti la tintarella contrasta la depressione e ci rende più belli e più tonici. Per evitare le scottature e le ustioni bisogna utilizzare comunque il filtro solare. Quello che i medici non si stancano di ripetere è che il sole fa male alla nostra pelle. Non dobbiamo fare confusione perché se l’esposizione al sole fa bene all’umore e anche alle ossa, i danni che può arrecare alla pelle sono importanti.
L’abbronzatura è un rischio per la pelle
L’abbronzatura può avere conseguenze pericolose e che tendiamo sottovalutare. Il fatto è che noi associamo psicologicamente l’abbronzatura a qualcosa di sano: se vediamo dei ragazzi abbronzati ci offriranno un’impressione di salute e di vigore. Invece i medici spiegano che l’abbronzatura non è altro che un segno di danni alla pelle.
E’ proprio la prova che il DNA della tua pelle è stato danneggiato e che è stata costretta a rispondere con una produzione di melanina. L’abbronzatura non solo danneggia le cellule della pelle ma accelera anche i segni dell’invecchiamento. Più ci abbronziamo e più le rughe naturalmente presenti sul nostro corpo diventano incise ed evidenti.
Non esiste un’abbronzatura sicura o salutare. L’abbronzatura è semplicemente un aumentare il rischio di carcinoma basocellulare, carcinoma a cellule squamose e melanoma. Non si tratta di demonizzare una normale tintarella ma di rendersi conto del fatto che quando ci si espone al sole si stanno danneggiando le cellule della propria pelle sia ad un livello più superficiale ed estetico che ad un livello più profondo che riguarda la probabilità di poter sviluppare il melanoma.
Nei primi giorni di esposizione al sole bisogna stare più attenti
Tra l’altro ogni volta che ci abbronziamo il danno si accumula aumentando il numero di mutazioni genetiche. Ovviamente i lettini abbronzanti non sono un’alternativa sicura alla tintarella naturale, anzi. Quando ci esponiamo al sole dobbiamo sempre avere il filtro solare, vale a dire quella crema che protegge l’epidermide dei raggi ultravioletti.
Ma l’accortezza fondamentale è proprio nei primi giorni e nelle prime settimane dell’abbronzatura quando la nostra pelle è ancora bianca e candida e ha bisogno di una particolare protezione per evitare il rischio di melanoma. Il melanoma è un tumore della pelle che può essere particolarmente pericoloso. Dunque il rischio delle creme autoabbronzanti è un rischio psicologico.
Esporsi al sole perché magari si va in spiaggia con l’effetto abbronzato non significa che la pelle abbia già sviluppato un’abbronzatura reale che può in parte proteggerla dai raggi ultravioletti.
Il rischio “psicologico” di credersi già abbronzati
Quindi se vogliamo che la crema autoabbronzante inganni gli altri e ci faccia apparire abbronzati anche se non lo siamo, evitiamo però di ingannare noi stessi. I primi giorni del mare anche se abbiamo la crema autoabbronzante in realtà la nostra pelle è sprovvista di quelle difese naturali rappresentate dall’abbronzatura e pertanto il ricorso al filtro solare deve essere abbondante.
I medici invitano dunque a non fare confusione. Le creme autoabbronzanti non costituiscono un rischio per la salute tuttavia non si esimono da una particolare attenzione al filtro solare nei primissimi giorni di esposizione al sole. Infatti dobbiamo ricordare che l’esposizione ai raggi ultravioletti resta uno dei principali fattori di rischio per il melanoma e anche quando abbiamo l’abbronzatura vera e propria in filtro solare sarà sempre fondamentale.